Riforma Ordinamento della Professione – Comunicato stampa ANC

COMUNICATO STAMPA

DIFFUSA LA NUOVA BOZZA DI RIFORMA DEL D. LGS. 139/2005

Roma, 25 luglio 2024

Con comunicazione del pomeriggio del 23.07 u.s., il Consiglio Nazionale ha diffuso la nuova bozza della proposta di riforma del D.Lgs 139/05 con destinatari i Presidenti degli ODCEC.

In premessa, si osserva che la “nuova” bozza è priva della riformulazione dell’art. 25 sul quale è presente l’annotazione “le osservazioni pervenute sono in corso di approfondimento”.

Ciò apre ad almeno un paio di considerazioni: la tempistica assegnata al cronoprogramma (15.07) non è stata rispettata da chi la imponeva; la nuova bozza contiene già le osservazioni (tutte dunque con esclusione di quanto afferente l’art. 25) puntualmente approfondite.

Sono considerazioni amare che non possono essere sottaciute dal momento che siamo Commercialisti o Esperti Contabili e che sul tempo riservato all’esecuzione degli adempimenti nonché sulla mancanza di chiarezza normativa manifestiamo, quando opportuno, disappunto e non omettiamo di riservarvi critiche.

In ordine al tempo, ricordiamo che il cronoprogramma presentato ai Presidenti l’11 e 12.06 u.s. ed alle associazioni sindacali il 19.06 u.s. indicava il 15.07 la data di diffusione delle nuove bozze pervenute nel pomeriggio del 23 luglio, ergo inevitabilmente ci si domanda oggi se i nove giorni di ritardo saranno resi utili in aggiunta alle successive date previste dal cronoprogramma.

Ma, a voler essere fiscali giacché siamo Commercialisti o Esperti Contabili, vi è anche di più!

Lo stesso cronoprogramma, infatti, a pag. 21 “Gli step della riforma” indicava alla data 11.07 “CNDCEC approva il testo di proposta riformulata a seguito di confronto con Ordini Territoriali”.

Orbene, non si può facilmente ritenere che la nuova bozza, incompleta dell’art. 25 e priva di disposizioni transitorie, di coordinamento e finali (per le quali si fa riferimento alla nota 2 e 3 e si indica che dovranno essere formulate a seconda dell’atto normativo con cui sarà realizzata la riforma dell’Ordinamento professionale, così come rispettivamente rilevabili alle pagg. 6 e 8 con riferimento agli artt. 2 ter e 4), possa essere stata nella sua interezza approvata nel corso di seduta dell’11/7.

Sarebbe come dover ipotizzare che la riforma del D. Lgs. 139/2005 stia avanzando a tentoni, se non a macchia di leopardo e nel quale la riforma del sistema elettorale, malgrado le smentite, evidentemente è il cuore o almeno una questione centrale al punto di riservarvi una specifica seduta di Consiglio Nazionale, imponendo un ritmo che lo stesso imponente non riesce a mantenere, che procede per step senza una concreta visione d’insieme.

 

 

Ci si chiede, pertanto, se ai nove giorni di ritardo già indicati supra non debbano ricomprendersi anche tutti i giorni intercorrenti dalla definitiva approvazione del testo riformato alle date precedentemente assegnate.

Ergo, non essendo ancora stato approvato il nuovo testo di riforma completo in ogni sua parte, dalla data che di detta approvazione avremo contezza (per mezzo della diffusione che interverrà nei successivi giorni, verosimilmente 4 al pari di quelli che intercorrevano fra l’11.07 e il 15.07 – gli step della riforma) si ritiene doversi ripartire con un nuovo cronoprogramma.

E se ciò, pur in premessa, non fosse bastevole per comprendere che sulla nostra Carta Costituzionale occorrerà lavorare con la dovuta condivisione e con una tempistica tale da consentire l’opportuna valutazione delle proposte, si aggiunga pure che la bozza incompleta, pervenuta ai Presidenti degli Ordini dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili nel pomeriggio del 23 luglio, non evidenzia le modifiche effettuate in seguito alle eventuali osservazioni recepite.

Una tabella di raccordo o almeno una nuova evidenza con caratteristiche di colore e/o carattere diversi agevolerebbe sicuramente i Presidenti ed i tanti, siamo certi, volenterosi colleghi nell’eseguire la opportuna ricognizione delle variazioni.

In ultimo, parrebbe anche, da segnalazioni pervenute, che il file allegato contenente le osservazioni dalle varie fonti inviate, non sia completo.

È verosimile dunque che talune osservazioni siano ancora… in osservazione.

E se così dovesse essere, ci si vuol consentire di chiedere: perché non fermarsi a riorganizzare l’intero impianto, nonché le comunicazioni trasmesse ai Presidenti onde evitare di dover inoltrare ulteriori documenti, file, bozze che produrranno ulteriori pagine da leggere in un periodo di intenso lavoro o di ferie estive?

Siamo Commercialisti o Esperti Contabili e già lottiamo con i termini e le assurdità normative quando le Pubbliche Amministrazioni ne danno motivo.

Il mese di agosto crediamo debba rimanere riservato alle legittime ferie estive e siamo convinti che nessuno desideri trascorrerlo alla ricerca e/o verifica delle nuove bozze di D. Lgs. 139/05 prive di un semplice aiuto nella lettura di cui espressamente chiediamo consegna.

È una legittima richiesta e su questo non crediamo di sbagliare!

In fondo, il nostro CN dovrebbe essere il primo a rispettare i colleghi, offrendo loro tutti gli strumenti e i tempi necessari per operare agevolmente.

E su questo siamo certi di non sbagliare!

 ANC Comunicazione

CS 25.07.2024 Riforma 139.docx

Riforma Ordinamento della Professione – Comunicato stampa ANC

COMUNICATO STAMPA

SULLA RIFORMA DEL 139 È NECESSARIA UNA RIFLESSIONE CONDIVISA

 

Roma, 6 giugno 2024

Lo scorso 30 maggio, l’ANC ha trasmesso al Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili le proprie osservazioni sulla bozza di riforma del 139/2005, licenziata dal Consiglio Stesso.

Riteniamo imprescindibile il coinvolgimento dei Colleghi su un processo di riforma così importante, anzi, storico per la Categoria” sostiene il Presidente ANC Marco Cuchel “È necessario tenere conto di tutti i soggetti interessati, altrimenti la conseguenza sarà un ulteriore allontanamento delle realtà più periferiche della nostra professione, per questo deve essere dato più tempo per organizzare assemblee territoriali per un approfondito confronto con i Colleghi.

Così come è stata concepita, la proposta di del D. Lgs. n. 139/05 non sembra avere una visione di ampio respiro e rimane concentrata su questioni attinenti alle modalità di elezione del Consiglio Nazionale e sulle specializzazioni.

Gli altri articoli oggetto di riforma non contengono particolari novità, anche se alcuni presentano criticità che, forse, se fosse stato adottato un approccio maggiormente condivisivo, avrebbero potuto essere evitate.

Circa le modalità di espletamento delle procedure elettorali, il testo, oltre ad essere carente in alcune informazioni relative al computo dei voti, presenta diversi punti critici, come l’introduzione e le modalità della sottoscrizione delle liste elettorali da parte degli Ordini territoriali che, oltre a limitare lo spazio per il necessario dibattito interno, mal si conciliano con la previsione dell’attribuzione della funzione di elettorato attivo alla totalità degli iscritti.

Inoltre, la sottoscrizione delle liste, da depositarsi nei 60 giorni prima della data fissata per le elezioni, inevitabilmente comporterà una corsa alle alleanze tra soggetti consolidati dal punto di vista della riconoscibilità e notorietà istituzionale, che inevitabilmente penalizzerà liste alternative che vorranno costituirsi dal basso, formate da colleghi che non ricoprono cariche negli Ordini.

Pertanto, la modifica dell’art. 25 “Composizione ed elezione del Consiglio nazionale” non può non prevedere la preventiva espressione della Categoria in tutte le sue componenti, pena l’ulteriore aumento della distanza tra gli iscritti e il Consiglio Nazionale.

Per quanto riguarda le specializzazioni, atteso che determinante è conoscere il regolamento, in assenza di riserve o esclusive, si rischia di mettere i Colleghi in una situazione ancora peggiore rispetto all’attuale, dove quelle competenze su cui si vorrebbe normare in modo così stringente, fuori dal nostro Albo sono tranquillamente svolte da altri soggetti.

Vale anche la pena di ricordare che gli Esperti Contabili rimangono fuori da qualsiasi previsione sulle specializzazioni, subendo così una ingiustificata e iniqua penalizzazione.

Altri punti critici di questa proposta di riforma sono: la riduzione delle quote di genere, l’eccessiva discrezionalità attribuita ai Consigli degli Ordini nella valutazione di eventuali condotte che violano l’ordinamento, la nomina diretta e la revoca delle cariche di vicepresidente, segretario e tesoriere, l’esclusione dei Revisori dalle sedute di Consiglio.

Anche le incompatibilità con l’esercizio della professione andrebbero riviste, così come le disposizioni sui compensi, che risultano confliggenti rispetto a quanto prevede il nuovo Codice Deontologico sulle prestazioni gratuite.

Da ultimo, sono sicuramente da rivedere le modalità di approvazione del rendiconto nazionale che necessariamente devono essere armonizzate con quelle degli ordini territoriali e le ipotesi di trasferimento dell’iscritto in caso di procedimenti penali oltre che disciplinari da essi derivanti.

L’auspicio è pertanto che possa di fatto realizzarsi l’auspicato preventivo confronto fra il Consiglio Nazionale e le Associazioni sindacali; pertanto l’invito pervenuto ieri ad un incontro che si terrà il 19 giugno p.v., ci vede propositivi nei confronti dell’avvio di un progetto di riforma del nostro Ordinamento, che sia innovativo e condiviso e che veda il pieno coinvolgimento degli iscritti.

ANC Comunicazione

 

CS 06.06.2024 rif ord

Comunicato Stampa ANC – Modifiche all’art. 2407 c.c.

COMUNICATO STAMPA

MODIFICHE ART. 2407 C.C.

 Roma, 3 giugno 2024

Lo scorso 29 maggio la Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità dei presenti il disegno di legge che modifica l’art. 2407 del codice civile, dettando alcuni parametri per la limitazione delle responsabilità degli organi di controllo.

“Esprimiamo la nostra soddisfazione” dichiara il Presidente ANC Marco Cuchel “per il risultato raggiunto, che mitiga una problematica che ha allontanato nel tempo molti colleghi dallo svolgimento del ruolo di sindaco, per le conseguenze imprevedibili e sproporzionate che un incidente di percorso poteva comportare.”

Il nostro plauso” prosegue Cuchel “va, in primis, all’On.le Marta Schifone, prima firmataria della proposta di legge, e a tutti i sostenitori del provvedimento, in particolare gli On.li Congedo, De Bertoldi, Matera, Testa e Varchi e al Consiglio Nazionale che in questa direzione ha lavorato in questi mesi.

Non ultimo, l’orgoglio di appartenere a una Categoria capace di mettere da parte i contrasti interni per raggiungere un obiettivo comune e l’unanimità del voto alla Camera ne è la dimostrazione. Non uno dei 120.000 Colleghi ha sollevato il minimo dissenso sulla norma, rischiando di pregiudicarne il percorso.

La stessa ANC, che da anni segue il tema, ha rilevato alcuni punti di fragilità che confidiamo, in sede di approvazione al Senato, possano essere affrontati e sanati, per mettere al riparo il provvedimento dal controllo di costituzionalità.

Mi riferisco, in particolare, alla parametrazione degli scaglioni di compenso: si potrebbe verificare l’ipotesi di un professionista con compensi minori sanzionato più del collega con compenso maggiore, in forza del meccanismo dei tre scaglioni introdotto dal provvedimento.

Rimangono ancora da risolvere la spinosa questione della limitazione degli incarichi e della rotazione degli stessi, della terzietà del ruolo in merito alla nomina e al pagamento delle competenze, oltre alla proporzionalità tra l’atto addebitato e il tempo per il quale il professionista ha ricoperto l’incarico, aspetti su cui ANC intende intervenire mettendo in atto tutti gli strumenti di interlocuzione necessari.

Confidiamo anche che Consiglio Nazionale, che oggi si è impegnato per la responsabilità civile (ad onor del vero già ricompresa dalle nostre assicurazioni obbligatorie), intervenga sulla responsabilità penale, dalla quale nessuna assicurazione ci protegge”.

 

ANC Comunicazione

CS 03.06.2024 resp sindaci revisori

Riforma Ordinamento della Categoria – Comunicato stampa congiunto ANC – ANDOC – UNICO

Comunicato stampa

Riforma Ordinamento CNDCEC

 Roma, 30 maggio 2024

 

Le Associazioni ANC – ANDOC e UNICO hanno trasmesso oggi le osservazioni alla proposta di riforma del nostro ordinamento – D. Lgs. 139/2005, così come richiesto con nota del Presidente de Nuccio del 10 maggio u.s.

“Le nostre associazioni” dichiarano congiuntamente i rispettivi President Cuchel, Michelino e Posca “sostengono da sempre che ogni processo di riforma non possa realizzarsi pienamente se non con un confronto e un dialogo aperti. Ancora di più, se si tratta della nostra “carta costituzionale”, è fondamentale che in questa costruzione siano invitati a partecipare tutti i 124.000 Colleghi che fanno parte della nostra Categoria. Ciò non potrà realizzarsi se non con il coinvolgimento degli Ordini territoriali ai quali, spiace di doverlo segnalare, ancora una volta non è stato concesso un termine congruo per convocare le assemblee finalizzate ad avviare il dibattito sul tema, così come è stata ignorata la specifica richiesta da parte delle Associazioni di avere maggior tempo a disposizione per inviare le rispettive osservazioni”

 

Le tre Associazioni auspicano che la fase in atto possa ritenersi come iniziale dell’intero percorso, ma non possiamo non segnalare che sussiste il rischio che i colleghi, oggi alle prese con bilanci e dichiarativi fiscali, rimangano nell’inconsapevolezza e che siano compiuti dei passi che la categoria potrebbe non ritenere condivisibili. Un segnale preoccupante è certamente l’assenza, all’interno del sito del CNDCEC, della bozza di proposta di riforma dell’ordinamento, mancanza che riteniamo essere grave e conferma tutti i nostri timori.

 ANC – ANDOC – UNICO

CS 30.05.2024 – Riforma Ordinamento

Errori sui Modelli precompilati 730/2024 – Comunicato stampa ANC

COMUNICATO STAMPA

Tre milioni di Dichiarazioni 730 precompilate errate: cosa dobbiamo ancora attendere per chiamarlo fallimento?

 

Roma, 27 maggio 2024

Da tutto il territorio nazionale giungono numerose segnalazioni di dichiarazioni precompilate trasmesse, di cui l’Agenzia delle Entrate chiede la rettifica. Fonti CISL confermano che più di 3 milioni di modelli 730 precompilati messi a disposizione dei contribuenti risultano errati. L’Agenzia delle entrate sta notificando la cosa ai contribuenti interessati, tramite comunicazione nell’area riservata del cittadino.

Ancora una volta assistiamo alla smentita fattuale dei proclami che attribuiscono pieno successo all’operazione Precompilate, che sembrava essere il punto di svolta della semplificazione fiscale, nonché il primo passo per l’automatizzazione totale del sistema dei dichiarativi (cittadini, imprese, professionisti)” dichiara il Presidente ANC Marco Cuchel “Ci chiediamo cosa ne sarà di quei contribuenti che già hanno provveduto alla trasmissione: dovranno naturalmente farsi carico di provvedere a trasmettere una dichiarazione integrativa, con conseguente disagio e aggravio di costi. Da tempo ANC chiede che all’assunzione di responsabilità in caso di errore, l’Amministrazione prenda su di sé il maggior costo pagato dal cittadino”

“E poi” conclude Cuchel “oltre a manifestare l’esigenza di un sereno esame su costi e benefici di diverse stagioni di precompilate, anche questo da noi sempre richiesto, riteniamo che, da parte dell’Agenzia, non procedere con una comunicazione pubblica di questa nuova  défaillance, ma scegliere la sottotraccia delle notifiche ai singoli interessati, quando gli interessati sono più di 3 milioni, sia un segnale della consapevolezza di un sistema strutturalmente e colpevolmente fragile

 

CS 27.05.2024 Precompilate errate

ANC Comunicazione

Blocco cessione crediti edilizi – Conferenza Stampa in Senato

Domani 28 maggio, alle ore 12:00, conferenza stampa presso la Sala Caduti di Nassirya organizzata dal Sen. Luigi Nave (Commissione industria, commercio, turismo e agricoltura)  sul tema del blocco della cessione dei crediti edilizi. Interverranno, oltre al Sen Nave, il Sost. Procuratore Fulvio Baldi, Marco Cuchel Presidente ANC, Francesco Cacciola Presidente Osservatorio sul debito con banche e  finanziarie e l’Avv. Marco Greggio giurista d’impresa.

Modera: Paolo Corsini – Direttore Approfondimento RAI

Diretta dell’evento su webtv.senato.it

 

Scarica qui il programma della Conferenza Stampa

 

Riforma Ordinamento della Professione – La bozza del CNDCEC e le proposte dei Colleghi

Care Colleghe, Cari Colleghi,

il Consiglio Nazionale ha elaborato di recente una bozza per l’aggiornamento e la revisione del D.lgs 139/2005 .

L’ANC, come sempre, ritiene fondamentale il coinvolgimento dei Colleghi e l’utilizzo degli strumenti di democrazia partecipativa. Vi invitiamo pertanto a prendere visione di tale documento e a far pervenire le vostre osservazioni all’indirizzo segreteria@ancnazionale.it entro il 27 maggio 2024.  ANC, in ossequio al proprio mandato statutario, procederà ad una sintesi dei contributi pervenuti e provvederà a veicolarla ai nostri vertici istituzionali.

Pur nella consapevolezza delle difficoltà legate ai ritmi della nostra vita professionale, siamo certi che non mancherete di dedicare del tempo a quella che a tutti gli effetti, è la nostra “carta costituzionale”.

Attendiamo quindi le vostre osservazioni, con l’impegno da parte nostra che ogni contributo sarà preso in considerazione.

Un cordiale saluto.

Marco Cuchel – Presidente ANC

MODIFICHE ORDINAMENTO PROFESSIONALE_CN

 

 

Comunicato Stampa ANC – DL 39/2024 – Urgente riconsiderare la remissione in bonis

Comunicato stampa

DL 39/2024 – Urgente riconsiderare la remissione in bonis

Roma, 13 maggio 2024. Tra gli emendamenti presentati dal Governo al Decreto-legge n. 39, entrato in vigore lo scorso 30 marzo 2024, non sembra esserci spazio per la remissione in bonis relativa alle comunicazioni dell’opzione ex art 121 dl 34/2020.

L’auspicio” dichiara il Presidente ANC Marco Cuchel “era che in questa fase fossero introdotte delle modifiche al citato decreto che consentissero di reintrodurre la remissione in bonis per gli interventi per i quali la comunicazione è stata trasmessa all’Agenzia delle Entrate con errori od omissioni”

“A tal proposito, ricordiamo” continua Cuchel “che il DL 39/2024 aveva definitivamente bloccato tale facoltà: è scaduto infatti il 4 aprile 2024 il termine per l’invio delle comunicazioni inerenti sconto in fattura e cessione del credito relative alle spese sostenute nell’anno d’imposta 2023”.

Fermo restando che in considerazione dell’aggravio generato sui conti pubblici, non può essere posto in contestazione lo stop imposto al superbonus, risulta incomprensibile la presa di posizione del Ministro sulla remissione in bonis in relazione alle comunicazioni di cessione e, nello specifico, l’attuale impossibilità per i contribuenti che hanno commesso errori nelle comunicazioni di cessione trasmesse a marzo e aprile 2024 di rimediare a detti errori tramite questo strumento.

In particolare, si potrebbe ipotizzare la riapertura dei termini per la remissione in bonis per  consentire a coloro che hanno già inviato le comunicazioni di cessione al fine di consentire la correzione di errori quali, ad esempio, il codice identificativo della tipologia di intervento, i codici fiscali di cedente e cessionario ecc, senza modificare    “l’importo della spesa” e “l’importo della detrazione”. Ciò, peraltro, non genererebbe conseguenze sui conti pubblici.

Auspichiamo un cambiamento di rotta in tal senso” conclude Cuchel “che permetterebbe ai colleghi di tutta Italia, che a pochi giorni dalla scadenza hanno subito l’ennesima modifica normativa in materia, di rettificare eventuali comunicazioni non corrette, ponendo rimedio a  errori sostanziali ma che non impattano sul bilancio dello stato, oggi rettificabili solo con l’invio di una nuova comunicazione, non essendo percorribile la strada della correzione degli errori formali prevista dalla circolare dell’Agenzia delle entrate n. 33/E del 2022”.

ANC Comunicazione

 

CS 13.05.2024_Remissione in bonis