CA 05.11.2024 | CPB, PREVEDIBILE IL DATO SULLA SCARSA ADESIONE | NECESSARIA LA PROROGA, PERO’ PER L’INVIO DELLE DICHIARAZIONI

COMUNICATO STAMPA

 

CONCORDATO PREVENTIVO BIENNALE, PREVEDIBILE IL DATO SULLA SCARSA ADESIONE

NECESSARIA LA PROROGA, PERO’ PER L’INVIO DELLE DICHIARAZIONI

 Roma, 5 novembre 2024

A pochi giorni dal termine per l’invio delle dichiarazioni dei redditi, i dati riportati dalla stampa specializzata di una adesione al Concordato Preventivo Biennale sotto la soglia del 15% non sono certo una sorpresa, bensì confermano in pieno ciò che l’Associazione Nazionale Commercialisti aveva previsto e dichiarato da tempo.

I risultati, ad oggi, in termini di gettito fiscale corrispondono di fatto solo alla metà delle entrate che complessivamente il Governo aveva prospettato di ottenere tramite il nuovo strumento di “compliance”, entrate che sembrano meno di 1,3 miliardi, quindi ampiamente sotto le attese.

“C’è da dire” spiega il Presidente ANC Marco Cuchel “che di quel 15% di partite iva che hanno aderito al CPB, nella maggior parte dei casi si tratta di contribuenti affidabili ossia con voto ISA da 8 a 10, le cui previsioni di reddito sono già oggi superiori rispetto alla proposta di concordato che hanno ricevuto dall’Agenzia delle Entrate, determinando un minor gettito complessivo rispetto all’ordinario, circostanza anche questa prevedibile e denunciata più volte dall’ANC in questi mesi.

Infatti per rendersi conto effettivamente se questa nuova misura abbia giovato o meno alle finanze pubbliche sarebbe interessante poter verificare l’entità del gettito che si sarebbe ottenuto sottoponendo i redditi delle circa 500mila partite iva aderenti al CPB alla tassazione ordinaria. “Con molta probabilità” sottolinea Cuchel “si sarebbero registrate entrate fiscali ben superiori agli 1,3 miliardi”.

Se tra quanti hanno aderito al nuovo concordato ci sono anche soggetti che possono ritenersi evasori, questo non è certamente il caso delle 160mila partite iva con voto ISA inferiore a 8, è bene ricordare infatti che gli indici ISA sono sostanzialmente degli alert, non intercettano assolutamente i redditi effettivi e di per sé non attestano certo una condizione di evasione.

Siamo rammaricati che non sia stata disposta una proroga dei termini per il CPB e siamo dell’idea che prevederla adesso non solo non sarebbe di alcun vantaggio in termini di una maggiore adesione ma risulterebbe incomprensibile ai Commercialisti per tutti gli sforzi a cui sono stati costretti, tuttavia, è per gli stessi Commercialisti che hanno pagato le inefficienze dell’Amministrazione Finanziaria, con le difficoltà dovute alle continue modifiche normative del CPB, e ai quali è stata limitata la possibilità di adempiere nei termini alla trasmissione delle dichiarazioni, che la proroga si prospetta come un atto dovuto.

“Per tale ragione” conclude CuchelANC rivolge al Governo la richiesta di una proroga che però riapra i termini per l’invio delle dichiarazioni dei redditi, riconoscendo un tempo congruo ai Commercialisti che non hanno potuto effettuare l’invio delle dichiarazioni nel rispetto della scadenza prevista”.

 ANC Comunicazione

CS 05.11.2024_Dati adesione CPB

 

Le regole per aderire all’astensione collettiva dei commercialisti e degli esperti contabili | Intervento Presidente ANC

Presidente ANC Marco Cuchel – “Le regole per aderire all’astensione collettiva degli iscritti all’ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili”

Se hai problemi a visualizzare il video clicca quì

Iniziativa per testimoniare il disagio della categoria | Lettera da trasmettere al MEF

Care Colleghe e cari Colleghi,

attraverso l’iniziativa di astensione collettiva promossa sarà possibile testimoniare fattivamente il profondo disagio della nostra categoria rispetto a provvedimenti che, evidentemente, non tengono nella dovuta considerazione il lavoro di noi professionisti.

Poiché riteniamo fondamentale continuare comunque a dare risalto alle motivazioni che sono alla base delle reiterate richieste di proroga formulate dalla categoria in merito all’adempimento sul Concordato Preventivo Biennale ex art. 6 del D. Lgs. 13/2024, Vi invitiamo tutti a voler trasmettere al Ministero dell’Economia e delle Finanze la lettera, di seguito allegata, nella quale sono poste all’attenzione del Ministro e del Viceministro le molteplici ragioni che fanno sì che la scadenza del prossimo 31 ottobre sia oggettivamente del tutto inadeguata.

Nel rinnovare il nostro invito ad aderire all’astensione collettiva, confidiamo di poter avere il vostro sostegno a questa ulteriore iniziativa.

Con i migliori saluti

Marco Cuchel Presidente ANC  

 

Lettera da trasmettere al MEF

 

CS ANC | 26-28 SETTEMBRE 2024 | IL CONGRESSO ELETTIVO E IL CONVEGNO DELL’ANC A POZZUOLI

COMUNICATO STAMPA

 26-28 SETTEMBRE 2024

IL CONGRESSO ELETTIVO E IL CONVEGNO DELL’ANC A POZZUOLI

Roma, 25 settembre 2024

Si terrà a Pozzuoli presso l’Hotel Gli Dei la tre giorni del congresso elettivo dell’Associazione Nazionale Commercialisti per il rinnovo delle cariche per il quadriennio 2024-2028, in programma dal 26 al 28 settembre 2024.

A questo appuntamento importante per la vita dell’associazione prenderanno parte delegati provenienti da tutta Italia, che si troveranno a confrontarsi sul programma futuro che guiderà l’azione di ANC per i prossimi quattro anni.

“Sicuramente” spiega il Presidente ANC Marco Cuchel “il congresso rappresenta il momento non solo per confrontarsi e insieme delineare la strada che ANC percorrerà nel corso del prossimo mandato, ma costituisce anche l’occasione, non certo meno importante, per fare il punto sul lavoro svolto in questi ultimi anni, sulle esperienze vissute, sui traguardi raggiunti e sulle sfide che l’associazione si troverà ad affrontare, sempre con grande tenacia, determinazione e soprattutto coesione”.

Nell’ambito del congresso è organizzato un convegno dal titolo “UNA VERA RIFORMA FISCALE E L’AI PER IL RILANCIO DELLA PROFESSIONE: SOGNO O REALTÀ?” i cui lavori si svolgeranno la mattina del giorno 27 settembre.

Due le tavole rotonde del programma del convegno, dedicate rispettivamente al ruolo dell’intelligenza artificiale negli studi professionali e alla riforma del fisco, che vedono la partecipazione di autorevoli rappresentanti del mondo della politica, delle professioni e delle istituzioni.

“Come sempre” spiega il Presidente Cuchel “abbiamo voluto mettere al centro del confronto temi di forte attualità la cui portata è tale da incidere sensibilmente sul lavoro dei professionisti economici e sulla vita dei cittadini contribuenti”.

Il Presidente si sofferma infine sulla location che ANC ha voluto per il suo evento: “è stata una scelta ben precisa quella di svolgere l’appuntamento congressuale nazionale a Pozzuoli, conosciamo le difficoltà del territorio in questo momento e abbiamo cercato di dare un segnale tangibile del nostro sostegno, ci auguriamo così di poter in qualche modo contribuire anche noi alla visibilità e all’economia di questa realtà”.

 ANC Comunicazione

CS 25.09.2024_Congresso e Convegno ANC Pozzuoli

Riforma Ordinamento della Professione – Comunicato stampa ANC

COMUNICATO STAMPA

DIFFUSA LA NUOVA BOZZA DI RIFORMA DEL D. LGS. 139/2005

Roma, 25 luglio 2024

Con comunicazione del pomeriggio del 23.07 u.s., il Consiglio Nazionale ha diffuso la nuova bozza della proposta di riforma del D.Lgs 139/05 con destinatari i Presidenti degli ODCEC.

In premessa, si osserva che la “nuova” bozza è priva della riformulazione dell’art. 25 sul quale è presente l’annotazione “le osservazioni pervenute sono in corso di approfondimento”.

Ciò apre ad almeno un paio di considerazioni: la tempistica assegnata al cronoprogramma (15.07) non è stata rispettata da chi la imponeva; la nuova bozza contiene già le osservazioni (tutte dunque con esclusione di quanto afferente l’art. 25) puntualmente approfondite.

Sono considerazioni amare che non possono essere sottaciute dal momento che siamo Commercialisti o Esperti Contabili e che sul tempo riservato all’esecuzione degli adempimenti nonché sulla mancanza di chiarezza normativa manifestiamo, quando opportuno, disappunto e non omettiamo di riservarvi critiche.

In ordine al tempo, ricordiamo che il cronoprogramma presentato ai Presidenti l’11 e 12.06 u.s. ed alle associazioni sindacali il 19.06 u.s. indicava il 15.07 la data di diffusione delle nuove bozze pervenute nel pomeriggio del 23 luglio, ergo inevitabilmente ci si domanda oggi se i nove giorni di ritardo saranno resi utili in aggiunta alle successive date previste dal cronoprogramma.

Ma, a voler essere fiscali giacché siamo Commercialisti o Esperti Contabili, vi è anche di più!

Lo stesso cronoprogramma, infatti, a pag. 21 “Gli step della riforma” indicava alla data 11.07 “CNDCEC approva il testo di proposta riformulata a seguito di confronto con Ordini Territoriali”.

Orbene, non si può facilmente ritenere che la nuova bozza, incompleta dell’art. 25 e priva di disposizioni transitorie, di coordinamento e finali (per le quali si fa riferimento alla nota 2 e 3 e si indica che dovranno essere formulate a seconda dell’atto normativo con cui sarà realizzata la riforma dell’Ordinamento professionale, così come rispettivamente rilevabili alle pagg. 6 e 8 con riferimento agli artt. 2 ter e 4), possa essere stata nella sua interezza approvata nel corso di seduta dell’11/7.

Sarebbe come dover ipotizzare che la riforma del D. Lgs. 139/2005 stia avanzando a tentoni, se non a macchia di leopardo e nel quale la riforma del sistema elettorale, malgrado le smentite, evidentemente è il cuore o almeno una questione centrale al punto di riservarvi una specifica seduta di Consiglio Nazionale, imponendo un ritmo che lo stesso imponente non riesce a mantenere, che procede per step senza una concreta visione d’insieme.

 

 

Ci si chiede, pertanto, se ai nove giorni di ritardo già indicati supra non debbano ricomprendersi anche tutti i giorni intercorrenti dalla definitiva approvazione del testo riformato alle date precedentemente assegnate.

Ergo, non essendo ancora stato approvato il nuovo testo di riforma completo in ogni sua parte, dalla data che di detta approvazione avremo contezza (per mezzo della diffusione che interverrà nei successivi giorni, verosimilmente 4 al pari di quelli che intercorrevano fra l’11.07 e il 15.07 – gli step della riforma) si ritiene doversi ripartire con un nuovo cronoprogramma.

E se ciò, pur in premessa, non fosse bastevole per comprendere che sulla nostra Carta Costituzionale occorrerà lavorare con la dovuta condivisione e con una tempistica tale da consentire l’opportuna valutazione delle proposte, si aggiunga pure che la bozza incompleta, pervenuta ai Presidenti degli Ordini dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili nel pomeriggio del 23 luglio, non evidenzia le modifiche effettuate in seguito alle eventuali osservazioni recepite.

Una tabella di raccordo o almeno una nuova evidenza con caratteristiche di colore e/o carattere diversi agevolerebbe sicuramente i Presidenti ed i tanti, siamo certi, volenterosi colleghi nell’eseguire la opportuna ricognizione delle variazioni.

In ultimo, parrebbe anche, da segnalazioni pervenute, che il file allegato contenente le osservazioni dalle varie fonti inviate, non sia completo.

È verosimile dunque che talune osservazioni siano ancora… in osservazione.

E se così dovesse essere, ci si vuol consentire di chiedere: perché non fermarsi a riorganizzare l’intero impianto, nonché le comunicazioni trasmesse ai Presidenti onde evitare di dover inoltrare ulteriori documenti, file, bozze che produrranno ulteriori pagine da leggere in un periodo di intenso lavoro o di ferie estive?

Siamo Commercialisti o Esperti Contabili e già lottiamo con i termini e le assurdità normative quando le Pubbliche Amministrazioni ne danno motivo.

Il mese di agosto crediamo debba rimanere riservato alle legittime ferie estive e siamo convinti che nessuno desideri trascorrerlo alla ricerca e/o verifica delle nuove bozze di D. Lgs. 139/05 prive di un semplice aiuto nella lettura di cui espressamente chiediamo consegna.

È una legittima richiesta e su questo non crediamo di sbagliare!

In fondo, il nostro CN dovrebbe essere il primo a rispettare i colleghi, offrendo loro tutti gli strumenti e i tempi necessari per operare agevolmente.

E su questo siamo certi di non sbagliare!

 ANC Comunicazione

CS 25.07.2024 Riforma 139.docx

Riforma Ordinamento della Professione – Comunicato stampa ANC

COMUNICATO STAMPA

SULLA RIFORMA DEL 139 È NECESSARIA UNA RIFLESSIONE CONDIVISA

 

Roma, 6 giugno 2024

Lo scorso 30 maggio, l’ANC ha trasmesso al Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili le proprie osservazioni sulla bozza di riforma del 139/2005, licenziata dal Consiglio Stesso.

Riteniamo imprescindibile il coinvolgimento dei Colleghi su un processo di riforma così importante, anzi, storico per la Categoria” sostiene il Presidente ANC Marco Cuchel “È necessario tenere conto di tutti i soggetti interessati, altrimenti la conseguenza sarà un ulteriore allontanamento delle realtà più periferiche della nostra professione, per questo deve essere dato più tempo per organizzare assemblee territoriali per un approfondito confronto con i Colleghi.

Così come è stata concepita, la proposta di del D. Lgs. n. 139/05 non sembra avere una visione di ampio respiro e rimane concentrata su questioni attinenti alle modalità di elezione del Consiglio Nazionale e sulle specializzazioni.

Gli altri articoli oggetto di riforma non contengono particolari novità, anche se alcuni presentano criticità che, forse, se fosse stato adottato un approccio maggiormente condivisivo, avrebbero potuto essere evitate.

Circa le modalità di espletamento delle procedure elettorali, il testo, oltre ad essere carente in alcune informazioni relative al computo dei voti, presenta diversi punti critici, come l’introduzione e le modalità della sottoscrizione delle liste elettorali da parte degli Ordini territoriali che, oltre a limitare lo spazio per il necessario dibattito interno, mal si conciliano con la previsione dell’attribuzione della funzione di elettorato attivo alla totalità degli iscritti.

Inoltre, la sottoscrizione delle liste, da depositarsi nei 60 giorni prima della data fissata per le elezioni, inevitabilmente comporterà una corsa alle alleanze tra soggetti consolidati dal punto di vista della riconoscibilità e notorietà istituzionale, che inevitabilmente penalizzerà liste alternative che vorranno costituirsi dal basso, formate da colleghi che non ricoprono cariche negli Ordini.

Pertanto, la modifica dell’art. 25 “Composizione ed elezione del Consiglio nazionale” non può non prevedere la preventiva espressione della Categoria in tutte le sue componenti, pena l’ulteriore aumento della distanza tra gli iscritti e il Consiglio Nazionale.

Per quanto riguarda le specializzazioni, atteso che determinante è conoscere il regolamento, in assenza di riserve o esclusive, si rischia di mettere i Colleghi in una situazione ancora peggiore rispetto all’attuale, dove quelle competenze su cui si vorrebbe normare in modo così stringente, fuori dal nostro Albo sono tranquillamente svolte da altri soggetti.

Vale anche la pena di ricordare che gli Esperti Contabili rimangono fuori da qualsiasi previsione sulle specializzazioni, subendo così una ingiustificata e iniqua penalizzazione.

Altri punti critici di questa proposta di riforma sono: la riduzione delle quote di genere, l’eccessiva discrezionalità attribuita ai Consigli degli Ordini nella valutazione di eventuali condotte che violano l’ordinamento, la nomina diretta e la revoca delle cariche di vicepresidente, segretario e tesoriere, l’esclusione dei Revisori dalle sedute di Consiglio.

Anche le incompatibilità con l’esercizio della professione andrebbero riviste, così come le disposizioni sui compensi, che risultano confliggenti rispetto a quanto prevede il nuovo Codice Deontologico sulle prestazioni gratuite.

Da ultimo, sono sicuramente da rivedere le modalità di approvazione del rendiconto nazionale che necessariamente devono essere armonizzate con quelle degli ordini territoriali e le ipotesi di trasferimento dell’iscritto in caso di procedimenti penali oltre che disciplinari da essi derivanti.

L’auspicio è pertanto che possa di fatto realizzarsi l’auspicato preventivo confronto fra il Consiglio Nazionale e le Associazioni sindacali; pertanto l’invito pervenuto ieri ad un incontro che si terrà il 19 giugno p.v., ci vede propositivi nei confronti dell’avvio di un progetto di riforma del nostro Ordinamento, che sia innovativo e condiviso e che veda il pieno coinvolgimento degli iscritti.

ANC Comunicazione

 

CS 06.06.2024 rif ord

Comunicato Stampa ANC – Modifiche all’art. 2407 c.c.

COMUNICATO STAMPA

MODIFICHE ART. 2407 C.C.

 Roma, 3 giugno 2024

Lo scorso 29 maggio la Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità dei presenti il disegno di legge che modifica l’art. 2407 del codice civile, dettando alcuni parametri per la limitazione delle responsabilità degli organi di controllo.

“Esprimiamo la nostra soddisfazione” dichiara il Presidente ANC Marco Cuchel “per il risultato raggiunto, che mitiga una problematica che ha allontanato nel tempo molti colleghi dallo svolgimento del ruolo di sindaco, per le conseguenze imprevedibili e sproporzionate che un incidente di percorso poteva comportare.”

Il nostro plauso” prosegue Cuchel “va, in primis, all’On.le Marta Schifone, prima firmataria della proposta di legge, e a tutti i sostenitori del provvedimento, in particolare gli On.li Congedo, De Bertoldi, Matera, Testa e Varchi e al Consiglio Nazionale che in questa direzione ha lavorato in questi mesi.

Non ultimo, l’orgoglio di appartenere a una Categoria capace di mettere da parte i contrasti interni per raggiungere un obiettivo comune e l’unanimità del voto alla Camera ne è la dimostrazione. Non uno dei 120.000 Colleghi ha sollevato il minimo dissenso sulla norma, rischiando di pregiudicarne il percorso.

La stessa ANC, che da anni segue il tema, ha rilevato alcuni punti di fragilità che confidiamo, in sede di approvazione al Senato, possano essere affrontati e sanati, per mettere al riparo il provvedimento dal controllo di costituzionalità.

Mi riferisco, in particolare, alla parametrazione degli scaglioni di compenso: si potrebbe verificare l’ipotesi di un professionista con compensi minori sanzionato più del collega con compenso maggiore, in forza del meccanismo dei tre scaglioni introdotto dal provvedimento.

Rimangono ancora da risolvere la spinosa questione della limitazione degli incarichi e della rotazione degli stessi, della terzietà del ruolo in merito alla nomina e al pagamento delle competenze, oltre alla proporzionalità tra l’atto addebitato e il tempo per il quale il professionista ha ricoperto l’incarico, aspetti su cui ANC intende intervenire mettendo in atto tutti gli strumenti di interlocuzione necessari.

Confidiamo anche che Consiglio Nazionale, che oggi si è impegnato per la responsabilità civile (ad onor del vero già ricompresa dalle nostre assicurazioni obbligatorie), intervenga sulla responsabilità penale, dalla quale nessuna assicurazione ci protegge”.

 

ANC Comunicazione

CS 03.06.2024 resp sindaci revisori

Riforma Ordinamento della Categoria – Comunicato stampa congiunto ANC – ANDOC – UNICO

Comunicato stampa

Riforma Ordinamento CNDCEC

 Roma, 30 maggio 2024

 

Le Associazioni ANC – ANDOC e UNICO hanno trasmesso oggi le osservazioni alla proposta di riforma del nostro ordinamento – D. Lgs. 139/2005, così come richiesto con nota del Presidente de Nuccio del 10 maggio u.s.

“Le nostre associazioni” dichiarano congiuntamente i rispettivi President Cuchel, Michelino e Posca “sostengono da sempre che ogni processo di riforma non possa realizzarsi pienamente se non con un confronto e un dialogo aperti. Ancora di più, se si tratta della nostra “carta costituzionale”, è fondamentale che in questa costruzione siano invitati a partecipare tutti i 124.000 Colleghi che fanno parte della nostra Categoria. Ciò non potrà realizzarsi se non con il coinvolgimento degli Ordini territoriali ai quali, spiace di doverlo segnalare, ancora una volta non è stato concesso un termine congruo per convocare le assemblee finalizzate ad avviare il dibattito sul tema, così come è stata ignorata la specifica richiesta da parte delle Associazioni di avere maggior tempo a disposizione per inviare le rispettive osservazioni”

 

Le tre Associazioni auspicano che la fase in atto possa ritenersi come iniziale dell’intero percorso, ma non possiamo non segnalare che sussiste il rischio che i colleghi, oggi alle prese con bilanci e dichiarativi fiscali, rimangano nell’inconsapevolezza e che siano compiuti dei passi che la categoria potrebbe non ritenere condivisibili. Un segnale preoccupante è certamente l’assenza, all’interno del sito del CNDCEC, della bozza di proposta di riforma dell’ordinamento, mancanza che riteniamo essere grave e conferma tutti i nostri timori.

 ANC – ANDOC – UNICO

CS 30.05.2024 – Riforma Ordinamento