CS ANC 10.02.2025 –  PROPOSTA LEGGE PER NUOVA ROTTAMAZIONE CARTELLE, UNA MISURA CONCRETA PER TUTTI I CONTRIBUENTI IN DIFFICOLTÀ

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 PROPOSTA LEGGE PER NUOVA ROTTAMAZIONE CARTELLE

UNA MISURA CONCRETA PER TUTTI I CONTRIBUENTI IN DIFFICOLTÀ

Roma, 10 febbraio 2025

Se, come sembra, l’apertura del Governo nei confronti di una remissione in bonis per i contribuenti decaduti dai benefici della rottamazione quater troverà conferma, potrà finalmente trovare attuazione una misura che l’Associazione Nazionale Commercialisti da tempo sollecita come necessaria.

“Sarebbe sicuramente positiva” sostiene Marco Cuchel Presidente dell’ANC “questa misura che si va prospettando, tuttavia ciò che riteniamo necessaria ed urgente è l’introduzione di una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali”.  

La proposta di legge riguardante la rottamazione quinquies, che è stata presentata dalla Lega alla Camera e al Senato, sarebbe una misura in grado di dare una risposta concreta a tutti i contribuenti che, a causa di difficoltà economiche contingenti, non riescono ad onorare i debiti con il fisco.

“L’ANC” spiega il Presidente Cuchel “valuta con grande favore la misura che è stata proposta e i cui contenuti sono stati illustrati dall’On. Alberto Luigi Gusmeroli, Presidente della Commissione Attività Produttive della Camera e responsabile unità fisco della Lega, in sede di conferenza stampa”.

La misura prevede la possibilità di pagare le somme pregresse dovute nell’arco di 10 anni con 120 rate mensili, di uguale importo, senza anticipi, sanzioni e interessi, e senza che il beneficio decada con il solo ritardo di un pagamento (sono 8 le rate non saldate che comporterebbero la cessazione dell’agevolazione).

Una rottamazione così strutturata permetterebbe davvero ai contribuenti in difficoltà di affrontare il pagamento delle imposte e allo Stato di conseguire un recupero integrale delle risorse, obiettivi questi che le diverse rottamazioni, che fino ad oggi ci sono state, non hanno permesso di conseguire stante le non poche criticità dei singoli provvedimenti.

“In questi casi la tempestività del legislatore è fondamentale e quindi ci auguriamo” conclude il Presidente Cuchel “che sulla proposta per una nuova rottamazione si realizzi una condivisione in grado di determinare l’approvazione della legge in tempi rapidi”.

ANC Comunicazione

CS 10.02.2025_Proposta nuova rottamazione

CS ANC 04.02.2025 |  LIMITAZIONE DELLA RESPONSABILITÀ DEI SINDACI: ORA SIAMO A UN PASSO DALL’APPROVAZIONE

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 LIMITAZIONE DELLA RESPONSABILITÀ DEI SINDACI: ORA SIAMO A UN PASSO DALL’APPROVAZIONE

 

Roma, 4 febbraio 2025

Con l’approvazione da parte della Commissione Giustizia del Senato, il disegno di legge 1155, che limita la responsabilità dei componenti dei collegi sindacali, si avvicina al traguardo finale. Ora manca solo il voto dell’Aula per renderlo definitivo.

“Ci aspettiamo” dichiara Marco Cuchel, Presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti “che il Senato confermi rapidamente questo importante passo avanti. È un risultato che abbiamo costruito con determinazione e che oggi vediamo concretizzarsi.”

Questa riforma non è il frutto del caso, ma della capacità delle professioni di fare fronte comune.  “L’unità del comparto, e in particolare della categoria dei commercialisti, ha fatto la differenza” prosegue Cuchel “e questo deve essere un messaggio chiaro: quando si rema tutti nella stessa direzione, si possono ottenere cambiamenti reali.”

Naturalmente, ci sono ancora aspetti che dovranno essere migliorati, come il calcolo del limite massimo del risarcimento danni, la retroattività della norma e l’estensione ai revisori legali. Ma ogni cosa ha il suo tempo.

“Oggi il nostro obiettivo” conclude Cuchel “è arrivare al risultato e far sì che la nuova disciplina sia legge. Le modifiche verranno dopo, perché ora la priorità è assicurare ai sindaci una tutela che aspettano da troppo tempo”.

 ANC Comunicazione

CS 04.02.2025_Responsabilità Sindaci

CS ANC 31.01.20255 | SANZIONI AMMINISTRATIVE, URGENTE LA REVISIONE DEL SISTEMA SANZIONATORIO DEI PROFESSIONISTI

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SANZIONI AMMINISTRATIVE

URGENTE LA REVISIONE DEL SISTEMA SANZIONATORIO DEI PROFESSIONISTI

Roma, 31 gennaio 2025

In materia di sanzioni amministrative, l’art. 9 del d.lgs. 472 del 1997 riguardo al concorso di persone prevede:

  1. Quando più persone concorrono in una violazione, ciascuna di esse soggiace alla sanzione  per  questa disposta. Tuttavia, quando la violazione consiste nell’omissione di un comportamento cui sono obbligati in solido più soggetti, è irrogata una sola sanzione e il pagamento eseguito da uno dei responsabili libera tutti gli altri, salvo il diritto di regresso.

Tale disposizione, mai stata modificata dalla sua entrata in vigore, viene riproposta nel nuovo Testo Unico delle sanzioni – d.lgs. 5 novembre 2024 n. 173, all’articolo 101.

Il Decreto Legge 269/2003 ha a suo tempo modificato il criterio della responsabilità tributaria di manager, amministratori e dipendenti, reintroducendo, di fatto, con l’art. 7, il principio secondo il quale le sanzioni amministrative di carattere fiscale, per società o enti con personalità giuridica, restano esclusivamente a carico della persona giuridica ovvero del soggetto che ha tratto effettivo beneficio dalla violazione.

L’amministratore dunque non risponde in proprio sulla base di tale disposizione, ma se non risponde chi commette la violazione, come può allora rispondere in concorso il professionista che assiste la società?

La Corte di Cassazione, in passato, aveva avallato tale impostazione; tuttavia recenti sentenze (n. 20697/2024 ed altre successive) sostengono che, a dispetto dell’assenza di una responsabilità in proprio dell’amministratore, sussiste comunque la responsabilità in concorso del professionista.

Costituisce sicuramente una criticità, per la cui risoluzione l’Associazione Nazionale Commercialisti da anni fa appello al legislatore, il fatto che l’art. 7 della norma in vigore si riferisca esclusivamente ai soggetti che rappresentano le società, mentre a questo punto è assai concreto il rischio che i professionisti possano rispondere per le sanzioni.

“Sosteniamo da tempo” spiega Marco Cuchel Presidente dell’ANC “l’opportunità che al professionista sia concessa la possibilità di andare esente da sanzioni tributarie, estendendo il quadro legislativo introdotto con il D.L. 269/2003. La responsabilità per le violazioni o le irregolarità, commesse nello svolgimento dell’incarico professionale, deve gravare sul solo contribuente nell’interesse del quale viene svolta l’attività professionale di consulenza ed assistenza fiscale e tributaria.

Naturalmente, resta fermo che, qualora ne ricorrano i presupposti, il contribuente ben potrà agire nei confronti del professionista sulla base degli incarichi affidati.

Al MEF, che sappiamo essere attualmente impegnato sul tema di riforma del sistema sanzionatorio, ANC intende rappresentare l’opportunità non solo di un intervento di interpretazione autentica dell’art. 9 del Decreto Lgs. 472/97, ma anche di un provvedimento che estenda le disposizioni di cui all’art. 7 del Decreto Legge 269/2003 ai soggetti diversi dalle persone giuridiche e quindi anche ai professionisti.

ANC Comunicazione

CS_31.01.2025_Responsabilità professionisti

CS ANC 09.01.2025 – ESTENSIONE TUTELE PROFESSIONISTI, POSITIVA L’APERTURA DEL MINISTRO DEL LAVORO

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ESTENSIONE TUTELE PROFESSIONISTI

POSITIVA L’APERTURA DEL MINISTRO DEL LAVORO

 

Roma, 9 gennaio 2025

Il tema dell’estensione del differimento dei termini per malattia e infortunio del professionista è stato affrontato in occasione del Questione Time di ieri alla Camera a seguito dell’iniziativa dell’On.le Andrea De Bertoldi, il cui emendamento alla Legge di Bilancio 2025 ha purtroppo ricevuto parere contrario.

È assolutamente positiva la posizione di apertura espressa ieri dal Ministro del Lavoro, Marina Calderone, che pur avendo evidenziato le criticità della misura proposta sul piano della possibilità concreta di una sua attuazione, ha riconosciuto l’importanza della materia, ritenendola meritevole di un approfondimento al fine di poter individuare modalità di gestione della sospensione degli adempimenti previdenziali che permettano di conseguire i benefici attesi dalla platea dei professionisti”.

Con queste parole il Presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti Marco Cuchel commenta l’intervento del Ministro del Lavoro al Question Time e intende ribadire l’importanza del riconoscimento del diritto alla salute avvenuto nel 2021, grazie proprio ad un emendamento con primo firmatario l’On.le De Bertoldi, al quale l’Associazione rivolge il suo ringraziamento per l’impegno profuso, assicurando altresì il proprio sostegno a tutte le iniziative che si prefiggono il miglioramento dell’attuale normativa con l’ampliamento delle tutele a beneficio dei professionisti.

Dopo due decenni di battaglie che sul tema sono state portate avanti dall’ANC con ferma determinazione, è stato possibile conseguire il risultato storico che l’attuale legge sulla malattia e infortuni del professionista rappresenta, nonostante questo, fin da subito, dall’Associazione è stata sostenuta, con altrettanta determinazione, la necessità di migliorare la normativa sia sul piano dei contenuti, sia per quanto riguarda la sua applicazione.

Le criticità che sono state evidenziate dal Ministro Calderone sono oggettive e devono quindi poter essere affrontate adeguatamente, ma evidentemente queste non possono mettere in discussione l’opportunità del riconoscimento di un diritto costituzionalmente sancito qual è quello alla salute.

“Per questo motivo” conclude Cuchel “ci aspettiamo dal Governo un impegno volto all’individuazione di procedure che rendano praticabile l’ampliamento delle misure di tutela dei professionisti, auspicando che ciò possa avere luogo attraverso un processo di confronto in grado di interessare i diversi soggetti coinvolti e al quale l’ANC sarebbe ben lieta di poter contribuire”.

ANC Comunicazione

CS 09.01.2025 Estensione tutele professionisti

 

 

CS 23.12.2024 – ESTENSIONE TUTELE PROFESSIONISTI, LO STOP DEL GOVERNO UN GRAVE PASSO INDIETRO

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ESTENSIONE TUTELE PROFESSIONISTI

LO STOP DEL GOVERNO UN GRAVE PASSO INDIETRO

 Roma, 23 dicembre 2024

Ha ricevuto parere contrario l’ordine del giorno alla Legge di Bilancio 2025, presentato dal Senatore Andrea De Bertoldi, per estendere il differimento dei termini per malattia e infortunio del professionista anche agli adempimenti di natura previdenziale.

Nel dicembre 2021, grazie proprio ad un emendamento con primo firmatario il Sen. De Bertoldi, è stato finalmente riconosciuto anche ai professionisti il diritto alla salute con una legge di assoluto buon senso.

“L’Associazione Nazionale Commercialisti” spiega il Presidente Marco Cuchel “sin dalla sua introduzione ha espresso la necessità di migliorare il provvedimento affinché potesse trovare una piena attuazione in forza di una sospensione dei termini riguardante tutti gli adempimenti civilistici, amministrativi, fiscali e previdenziali, ragione per la quale lo stop del Governo rappresenta una battuta d’arresto incomprensibile, che desta profonda amarezza e delusione”.

“Fermo restando che ANC continuerà ad essere impegnata su questo fronte e a tenere alta l’attenzione del legislatore su un tema evidentemente cruciale per la categoria, il nostro auspicio” conclude il Presidente Cuchelè che il Governo torni sui suoi passi e decida di aprire alla possibilità di migliorare la legge attuale, ampliando le tutele a beneficio di tutti i  professionisti.”

ANC Comunicazione

CS 23.12.2024 Stop estensione tutele professionisti

CS 20.12.2024 – CHIUSURA ANTICIPATA DELLA “DECONTRIBUZIONE SUD”. UN COLPO DURISSIMO PER LE AREE SVANTAGGIATE DEL PAESE, ATTENUATO DAL RECENTE EMENDAMENTO CHE APRE ALLA NUOVA DECONTRIBUZIONE

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CHIUSURA ANTICIPATA DELLA “DECONTRIBUZIONE SUD”. UN COLPO DURISSIMO PER LE AREE SVANTAGGIATE DEL PAESE, ATTENUATO DAL RECENTE EMENDAMENTO CHE APRE ALLA NUOVA DECONTRIBUZIONE

Roma, 20 dicembre 2024

L’Associazione Nazionale Commercialisti esprime preoccupazione per lo stop della riduzione contributiva, istituita dalla Legge 30 dicembre 2020, n. 178, art. 161-167, nota come “Decontribuzione Sud” che, con riferimento ai contratti di lavoro subordinato stipulati entro il 30 giugno 2024, sarà vigente fino al 31 dicembre 2024 (art.72 della Legge di Bilancio 2025).

La norma aveva concesso una boccata d’ossigeno alle imprese, già gravate da alti costi del lavoro e impegnate a fronteggiare le note difficoltà economiche del Mezzogiorno, ulteriormente aggravate dagli effetti della pandemia da Covid-19.

“Gli effetti negativi dell’interruzione della decontribuzione sud non sono difficili da ipotizzare” dichiara il Presidente ANC Marco Cuchel “a partire da un impatto potenzialmente devastante sulle imprese e sull’occupazione. Con l’aumento dei costi contributivi, infatti, molte aziende saranno costrette a rivedere i propri piani economici, con il concreto rischio di perdita occupazionale in aree del Paese già caratterizzate da alti tassi di disoccupazione. La decontribuzione sud aveva contribuito a ridurre, seppur in parte, il gap competitivo tra le imprese delle aree svantaggiate e quelle del resto del Paese. La sua interruzione rischia di acuire le disparità territoriali”.

L’ANC accoglie dunque con favore l’emendamento del governo all’art. 72 che apre ad una nuova decontribuzione, seppur ridotta di cinque punti percentuali e con un valore massimo di utilizzo.

Rimane al contempo il fondato timore che la nuova misura non si riveli sufficiente a colmare l’impatto della perdita di una parte dei benefici per i datori di lavoro delle aree svantaggiate del Paese.

Il cauto ottimismo se, come sembrerebbe, sarà confermato il provvedimento, potrebbe essere vanificato se la concreta attuazione tarderà a realizzarsi. In attesa, infatti, che l’INPS provveda ad emanare la circolare volta a chiarire le modalità necessarie alla fruizione della nuova misura, i datori di lavoro interessati dovranno mettere in conto maggiori oneri contributivi per i primi mesi del nuovo anno.

Quanto invece alla decontribuzione prevista dal novellato comma 3-nonies e seguenti, afferente i datori di lavoro privati che non rientrano nella nozione di micro, piccola e media impresa ai sensi dell’Allegato I del Regolamento (UE) 2014/651, meno confortante è la previsione del comma 3-sexiesdecies che subordina la concessione dello sgravio all’autorizzazione della Commissione europea.

Per i datori di lavoro del mezzogiorno d’Italia, che avevano effettuato una programmazione sul lungo termine di piani di crescita occupazionale connessi allo sviluppo aziendale, si prospetta un inizio d’anno non ancora chiaramente delineato.

L’ANC rivolge pertanto un appello al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali affinché provveda con interventi tempestivi a scongiurare i gravi effetti generati dalla intempestiva fruizione della nuova decontribuzione.

È fondamentale individuare soluzioni strutturali a lungo termine, volte a ridurre il costo del lavoro nelle aree svantaggiate e rafforzare con tempestività gli strumenti di supporto al lavoro e alle imprese per favorire investimenti e garantire la crescita economica del Sud nonché evitare un’ulteriore marginalizzazione del Mezzogiorno e al contempo proteggere migliaia di posti di lavoro, promuovendo una crescita sostenibile ed equa su tutto il territorio nazionale.

ANC Comunicazione

CS 20.12.2024 Decontribuzione Sud

 

 

 

CS 18.12.2024 –  Stop ai Revisori del MEF nelle società, Non è una vittoria, ma l’ennesima prova della sfiducia nei confronti dei professionisti

Comunicato stampa

 Stop ai Revisori del MEF nelle società

Non è una vittoria, ma l’ennesima prova della sfiducia nei confronti dei professionisti

Roma, 18 dicembre 2024

È di questi giorni la notizia dello stop definitivo all’invio dei revisori del MEF nei collegi sindacali delle società che ricevono contributi pubblici, notizia che, stando a quanto espresso dal nostro Consiglio Nazionale, dovrebbe ritenersi un successo della categoria.

La notizia dovrebbe lasciar tirare un sospiro di sollievo circa la riguadagnata fiducia nei professionisti componenti di organi di controllo, in realtà l’introduzione di un nuovo adempimento desta perplessità ed anche amarezza.

In sostituzione della presenza dei revisori ministeriali, si prevede, infatti, la compilazione di un apposito prospetto volto alla rendicontazione dell’utilizzo dei contributi pubblici. Si tratta di una innovazione che delinea ben altro che un risultato concreto e che conferma la sconfortante sfiducia riposta nei professionisti dediti alle verifiche sindacali, tra i quali i commercialisti, un atteggiamento che dovrebbe indignare e non essere ricondotto a misure di successo.

Non c’è da gioire se i valori di professionalità e correttezza vengono messi in discussione, fino al punto di dover introdurre una norma per controllare l’attività di un organo di controllo, la cui attività, tra le altre, è proprio quella di accertare che l’utilizzo dei contributi avvenga nel rispetto delle finalità per i quali gli stessi sono concessi.

A nostro avviso, quando le competenze e la professionalità dei commercialisti sono messe in discussione, si renderebbe necessario intervenire con fermezza a difesa delle prerogative della categoria.

ANC Comunicazione

CS 18.12.2024 – Revisori Mef

 

CS ANC 04.12.2024 |  IL 6 DICEMBRE A PISA LA 20^ EDIZIONE DEL CONVEGNO ANC “OBIETTIVO FUTURO”

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 IL 6 DICEMBRE A PISA LA 20^ EDIZIONE DEL CONVEGNO ANC “OBIETTIVO FUTURO”

Roma, 4 dicembre 2024

Giunge alla sua 20^ edizione il convegno Obiettivo Futuro organizzato ogni anno dall’Associazione Nazionale Commercialisti a Pisa, che si terrà il prossimo 6 dicembre.

Il programma, sempre particolarmente fitto, è articolato in tre tavole rotonde che affronteranno molti temi: l’evoluzione della professione negli ultimi vent’anni, le novità della legge di bilancio 2025, le novità del codice della crisi d’impresa introdotte dal D. Lgs 136/2024. Ci sarà anche una relazione tecnica incentrata sulla riforma delle sanzioni penali tributarie.

Nutrito e autorevole, come sempre, il parterre dei relatori, che vede rappresentanti della politica, delle istituzioni e delle professioni.

“Una ricorrenza, quella della ventesima edizione, spiega il Presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti, Marco Cuchel, che non potevamo non celebrare e abbiamo deciso di farlo insieme ad alcuni dei protagonisti della prima edizione che l’Associazione intende ringraziare, e lo farà attribuendo loro un riconoscimento per aver creduto sin dall’inizio in questa iniziativa e per averla sostenuta nel corso degli anni.”

La partecipazione è gratuita e anche quest’anno il convegno ha ottenuto il patrocinio della Regione Toscana, delle Province di Pisa e di Livorno, del Comune di Pisa, della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, dell’Anci, dell’Università degli Studi di Pisa, del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, degli Ordini territoriali di Pisa e di Livorno, della Confprofessioni e della Cassa Previdenza Ragionieri.

“Il mio ringraziamento anche quest’anno – conclude il Presidente Cuchel – è per i numerosi colleghi che hanno deciso di essere presenti a Pisa e, naturalmente, anche per tutti i partner nazionali che accompagnano la nostra ANC in questa esperienza.”

ANC Comunicazione

CS_04.12.2024_Convegno Obiettivo Futuro

CS ANC 25.11.2024 |  CREDITI FISCALI: PROCEDURA BLOCCATA

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 CREDITI FISCALI: PROCEDURA BLOCCATA

Roma, 25 novembre 2024

Sono di questi giorni numerose segnalazioni da parte di Colleghi i cui contribuenti assistiti, con punteggio ISA superiore a 8, non riescono ad utilizzare i crediti fiscali maggiori di 5.000 euro maturati, poiché il modello ISA, regolarmente trasmesso con la dichiarazione dei redditi (certificazione di invio presente), non risulta nel cassetto fiscale.

Fino allo scorso anno tale problema non si è mai verificato, infatti come previsto dal dettato normativo, trascorsi 10 giorni dalla trasmissione della dichiarazione, le compensazioni erano pienamente operative, mentre ora risultano scartate.

Ci risulta che le segnalazioni dell’anomalia, inviate dai Colleghi al servizio assistenza di Sogei, abbiano ricevuto una risposta di conferma del problema e la precisazione che la risoluzione dovrebbe essere effettuata entro la fine di novembre, mentre quelle trasmesse all’Agenzia delle Entrate sono rimaste al momento inevase.

“Questo ulteriore disservizio da parte del sistema informatico fiscale” dichiara il Presidente ANC Marco Cuchel “determina un grave danno ai contribuenti che si sono visti negare la legittima possibilità di compensare i propri crediti fiscali, oltre a ingenerare imbarazzo e disagio tra i Commercialisti che si trovano a dover giustificare il motivo dello scarto ai propri clienti. È quanto mai opportuno conoscere le cause di questa disfunzione e quale comportamento l’Amministrazione finanziaria intenda assumere nei confronti di quei contribuenti che si sono visti scartare il modello F24 contenente la compensazione effettuata nel rispetto della norma”.

ANC Comunicazione

CS 25.11.2024 Compensazioni

CS ANC 20.11.2024 – APPROVAZIONE RIFORMA D.LGS 139/2005, DAL CNDCEC SIA APERTO UN VERO CONFRONTO INTERNO ALLA CATEGORIA

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APPROVAZIONE RIFORMA D.LGS 139/2005

DAL CNDCEC SIA APERTO UN VERO CONFRONTO INTERNO ALLA CATEGORIA

Roma, 20 novembre 2024

Nei riguardi della riforma del Decreto 139/2005, che è stata approvata ieri dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, le Associazioni di categoria ANC – ANDOC – UNICO non possono che esprimere il loro profondo dissenso per un processo di revisione che ha avuto luogo in modo non trasparente, senza un adeguato coinvolgimento degli ordini territoriali, delle rappresentanze sindacali e dei singoli Colleghi, come invece meriterebbe la modifica della carta costituzionale della Categoria qual è il decreto 139/2005.

Si ritiene infatti particolarmente grave che la proposta di riforma approvata non sia stata prima condivisa con gli interlocutori istituzionali della categoria, facendo così venire meno il confronto e la partecipazione, indispensabili per garantire una rappresentanza autentica e consapevole.

Ad oggi sembra che il nuovo testo integrale, comprensivo delle relative osservazioni, non sia stato messo a disposizione neppure degli Ordini, ed è solo dalla stampa specializzata che si è appresa la soluzione prescelta in merito alle modiche all’art. 25 del decreto riguardante la composizione ed elezione del Consiglio Nazionale e di altri aspetti quali ad esempio le specializzazioni e i compensi.

“Abbiamo formulato e trasmesso al Consiglio Nazionale “spiegano i Presidenti delle tre sigle sindacali nazionali” le nostre osservazioni e, sulla base di quanto riscontriamo sempre dalle informazioni di stampa, le criticità rappresentate non sembrano aver ricevuto adeguata considerazione, criticità che, se non affrontate, rischiano di compromettere la coerenza normativa e la stessa applicabilità delle disposizioni.”.

Ancor prima del contenuto della proposta di modifica della legge fondamentale per la professione, seppur discutibile dal punto di vista degli effetti per la categoria, si ritiene che la stessa proposta sia irricevibile innanzitutto per il metodo e le tempistiche adottate, che di fatto hanno reso il processo impermeabile a qualsiasi tentativo di confronto.

I Presidenti ANC – ANDOC – UNICO intendono riaffermare l’urgenza di adottare un approccio partecipativo nella gestione di provvedimenti che incidono in modo significativo sull’esercizio della professione e sulla tutela dei suoi interessi. La condivisione delle scelte normative, precedute da una opportuna relazione illustrativa delle questioni che sono alla base del progetto di riforma, attraverso il coinvolgimento attivo di tutti gli interlocutori, è imprescindibile per costruire una riforma realmente equilibrata e democraticamente condivisa.

Al Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili le scriventi Associazioni rivolgono la richiesta di aprire sul testo di modifica del decreto 139/2005, prima che lo stesso sia inviato al legislatore, un vero confronto democratico e costruttivo per un processo di revisione che tenga nella dovuta considerazione le osservazioni e le istanze provenienti dalla base.

ANC – ANDOC – UNICO Comunicazione

CS 20.11.2024_Riforma 139