Comunicato Stampa ANC – Modifiche all’art. 2407 c.c.

COMUNICATO STAMPA

MODIFICHE ART. 2407 C.C.

 Roma, 3 giugno 2024

Lo scorso 29 maggio la Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità dei presenti il disegno di legge che modifica l’art. 2407 del codice civile, dettando alcuni parametri per la limitazione delle responsabilità degli organi di controllo.

“Esprimiamo la nostra soddisfazione” dichiara il Presidente ANC Marco Cuchel “per il risultato raggiunto, che mitiga una problematica che ha allontanato nel tempo molti colleghi dallo svolgimento del ruolo di sindaco, per le conseguenze imprevedibili e sproporzionate che un incidente di percorso poteva comportare.”

Il nostro plauso” prosegue Cuchel “va, in primis, all’On.le Marta Schifone, prima firmataria della proposta di legge, e a tutti i sostenitori del provvedimento, in particolare gli On.li Congedo, De Bertoldi, Matera, Testa e Varchi e al Consiglio Nazionale che in questa direzione ha lavorato in questi mesi.

Non ultimo, l’orgoglio di appartenere a una Categoria capace di mettere da parte i contrasti interni per raggiungere un obiettivo comune e l’unanimità del voto alla Camera ne è la dimostrazione. Non uno dei 120.000 Colleghi ha sollevato il minimo dissenso sulla norma, rischiando di pregiudicarne il percorso.

La stessa ANC, che da anni segue il tema, ha rilevato alcuni punti di fragilità che confidiamo, in sede di approvazione al Senato, possano essere affrontati e sanati, per mettere al riparo il provvedimento dal controllo di costituzionalità.

Mi riferisco, in particolare, alla parametrazione degli scaglioni di compenso: si potrebbe verificare l’ipotesi di un professionista con compensi minori sanzionato più del collega con compenso maggiore, in forza del meccanismo dei tre scaglioni introdotto dal provvedimento.

Rimangono ancora da risolvere la spinosa questione della limitazione degli incarichi e della rotazione degli stessi, della terzietà del ruolo in merito alla nomina e al pagamento delle competenze, oltre alla proporzionalità tra l’atto addebitato e il tempo per il quale il professionista ha ricoperto l’incarico, aspetti su cui ANC intende intervenire mettendo in atto tutti gli strumenti di interlocuzione necessari.

Confidiamo anche che Consiglio Nazionale, che oggi si è impegnato per la responsabilità civile (ad onor del vero già ricompresa dalle nostre assicurazioni obbligatorie), intervenga sulla responsabilità penale, dalla quale nessuna assicurazione ci protegge”.

 

ANC Comunicazione

CS 03.06.2024 resp sindaci revisori

Riforma Ordinamento della Categoria – Comunicato stampa congiunto ANC – ANDOC – UNICO

Comunicato stampa

Riforma Ordinamento CNDCEC

 Roma, 30 maggio 2024

 

Le Associazioni ANC – ANDOC e UNICO hanno trasmesso oggi le osservazioni alla proposta di riforma del nostro ordinamento – D. Lgs. 139/2005, così come richiesto con nota del Presidente de Nuccio del 10 maggio u.s.

“Le nostre associazioni” dichiarano congiuntamente i rispettivi President Cuchel, Michelino e Posca “sostengono da sempre che ogni processo di riforma non possa realizzarsi pienamente se non con un confronto e un dialogo aperti. Ancora di più, se si tratta della nostra “carta costituzionale”, è fondamentale che in questa costruzione siano invitati a partecipare tutti i 124.000 Colleghi che fanno parte della nostra Categoria. Ciò non potrà realizzarsi se non con il coinvolgimento degli Ordini territoriali ai quali, spiace di doverlo segnalare, ancora una volta non è stato concesso un termine congruo per convocare le assemblee finalizzate ad avviare il dibattito sul tema, così come è stata ignorata la specifica richiesta da parte delle Associazioni di avere maggior tempo a disposizione per inviare le rispettive osservazioni”

 

Le tre Associazioni auspicano che la fase in atto possa ritenersi come iniziale dell’intero percorso, ma non possiamo non segnalare che sussiste il rischio che i colleghi, oggi alle prese con bilanci e dichiarativi fiscali, rimangano nell’inconsapevolezza e che siano compiuti dei passi che la categoria potrebbe non ritenere condivisibili. Un segnale preoccupante è certamente l’assenza, all’interno del sito del CNDCEC, della bozza di proposta di riforma dell’ordinamento, mancanza che riteniamo essere grave e conferma tutti i nostri timori.

 ANC – ANDOC – UNICO

CS 30.05.2024 – Riforma Ordinamento

Errori sui Modelli precompilati 730/2024 – Comunicato stampa ANC

COMUNICATO STAMPA

Tre milioni di Dichiarazioni 730 precompilate errate: cosa dobbiamo ancora attendere per chiamarlo fallimento?

 

Roma, 27 maggio 2024

Da tutto il territorio nazionale giungono numerose segnalazioni di dichiarazioni precompilate trasmesse, di cui l’Agenzia delle Entrate chiede la rettifica. Fonti CISL confermano che più di 3 milioni di modelli 730 precompilati messi a disposizione dei contribuenti risultano errati. L’Agenzia delle entrate sta notificando la cosa ai contribuenti interessati, tramite comunicazione nell’area riservata del cittadino.

Ancora una volta assistiamo alla smentita fattuale dei proclami che attribuiscono pieno successo all’operazione Precompilate, che sembrava essere il punto di svolta della semplificazione fiscale, nonché il primo passo per l’automatizzazione totale del sistema dei dichiarativi (cittadini, imprese, professionisti)” dichiara il Presidente ANC Marco Cuchel “Ci chiediamo cosa ne sarà di quei contribuenti che già hanno provveduto alla trasmissione: dovranno naturalmente farsi carico di provvedere a trasmettere una dichiarazione integrativa, con conseguente disagio e aggravio di costi. Da tempo ANC chiede che all’assunzione di responsabilità in caso di errore, l’Amministrazione prenda su di sé il maggior costo pagato dal cittadino”

“E poi” conclude Cuchel “oltre a manifestare l’esigenza di un sereno esame su costi e benefici di diverse stagioni di precompilate, anche questo da noi sempre richiesto, riteniamo che, da parte dell’Agenzia, non procedere con una comunicazione pubblica di questa nuova  défaillance, ma scegliere la sottotraccia delle notifiche ai singoli interessati, quando gli interessati sono più di 3 milioni, sia un segnale della consapevolezza di un sistema strutturalmente e colpevolmente fragile

 

CS 27.05.2024 Precompilate errate

ANC Comunicazione

Blocco cessione crediti edilizi – Conferenza Stampa in Senato

Domani 28 maggio, alle ore 12:00, conferenza stampa presso la Sala Caduti di Nassirya organizzata dal Sen. Luigi Nave (Commissione industria, commercio, turismo e agricoltura)  sul tema del blocco della cessione dei crediti edilizi. Interverranno, oltre al Sen Nave, il Sost. Procuratore Fulvio Baldi, Marco Cuchel Presidente ANC, Francesco Cacciola Presidente Osservatorio sul debito con banche e  finanziarie e l’Avv. Marco Greggio giurista d’impresa.

Modera: Paolo Corsini – Direttore Approfondimento RAI

Diretta dell’evento su webtv.senato.it

 

Scarica qui il programma della Conferenza Stampa

 

Riforma Ordinamento della Professione – La bozza del CNDCEC e le proposte dei Colleghi

Care Colleghe, Cari Colleghi,

il Consiglio Nazionale ha elaborato di recente una bozza per l’aggiornamento e la revisione del D.lgs 139/2005 .

L’ANC, come sempre, ritiene fondamentale il coinvolgimento dei Colleghi e l’utilizzo degli strumenti di democrazia partecipativa. Vi invitiamo pertanto a prendere visione di tale documento e a far pervenire le vostre osservazioni all’indirizzo segreteria@ancnazionale.it entro il 27 maggio 2024.  ANC, in ossequio al proprio mandato statutario, procederà ad una sintesi dei contributi pervenuti e provvederà a veicolarla ai nostri vertici istituzionali.

Pur nella consapevolezza delle difficoltà legate ai ritmi della nostra vita professionale, siamo certi che non mancherete di dedicare del tempo a quella che a tutti gli effetti, è la nostra “carta costituzionale”.

Attendiamo quindi le vostre osservazioni, con l’impegno da parte nostra che ogni contributo sarà preso in considerazione.

Un cordiale saluto.

Marco Cuchel – Presidente ANC

MODIFICHE ORDINAMENTO PROFESSIONALE_CN

 

 

Comunicato Stampa ANC – DL 39/2024 – Urgente riconsiderare la remissione in bonis

Comunicato stampa

DL 39/2024 – Urgente riconsiderare la remissione in bonis

Roma, 13 maggio 2024. Tra gli emendamenti presentati dal Governo al Decreto-legge n. 39, entrato in vigore lo scorso 30 marzo 2024, non sembra esserci spazio per la remissione in bonis relativa alle comunicazioni dell’opzione ex art 121 dl 34/2020.

L’auspicio” dichiara il Presidente ANC Marco Cuchel “era che in questa fase fossero introdotte delle modifiche al citato decreto che consentissero di reintrodurre la remissione in bonis per gli interventi per i quali la comunicazione è stata trasmessa all’Agenzia delle Entrate con errori od omissioni”

“A tal proposito, ricordiamo” continua Cuchel “che il DL 39/2024 aveva definitivamente bloccato tale facoltà: è scaduto infatti il 4 aprile 2024 il termine per l’invio delle comunicazioni inerenti sconto in fattura e cessione del credito relative alle spese sostenute nell’anno d’imposta 2023”.

Fermo restando che in considerazione dell’aggravio generato sui conti pubblici, non può essere posto in contestazione lo stop imposto al superbonus, risulta incomprensibile la presa di posizione del Ministro sulla remissione in bonis in relazione alle comunicazioni di cessione e, nello specifico, l’attuale impossibilità per i contribuenti che hanno commesso errori nelle comunicazioni di cessione trasmesse a marzo e aprile 2024 di rimediare a detti errori tramite questo strumento.

In particolare, si potrebbe ipotizzare la riapertura dei termini per la remissione in bonis per  consentire a coloro che hanno già inviato le comunicazioni di cessione al fine di consentire la correzione di errori quali, ad esempio, il codice identificativo della tipologia di intervento, i codici fiscali di cedente e cessionario ecc, senza modificare    “l’importo della spesa” e “l’importo della detrazione”. Ciò, peraltro, non genererebbe conseguenze sui conti pubblici.

Auspichiamo un cambiamento di rotta in tal senso” conclude Cuchel “che permetterebbe ai colleghi di tutta Italia, che a pochi giorni dalla scadenza hanno subito l’ennesima modifica normativa in materia, di rettificare eventuali comunicazioni non corrette, ponendo rimedio a  errori sostanziali ma che non impattano sul bilancio dello stato, oggi rettificabili solo con l’invio di una nuova comunicazione, non essendo percorribile la strada della correzione degli errori formali prevista dalla circolare dell’Agenzia delle entrate n. 33/E del 2022”.

ANC Comunicazione

 

CS 13.05.2024_Remissione in bonis

CS 29.04.2024 | Nuovo Codice Deontologico dei Commercialisti e degli Esperti Contabili, ANC deposita il suo ricorso al TAR

Comunicato stampa

 Nuovo Codice Deontologico dei Commercialisti e degli Esperti Contabili

ANC deposita il suo ricorso al TAR

Roma, 29 aprile 2024

“Lo consideriamo un atto dovuto nei confronti della categoria, anche in ossequio a quanto previsto dal nostro Statuto” dichiara Marco Cuchel, presidente dell’ANC, all’indomani del deposito del ricorso presso il TAR del Lazio contro il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili per l’annullamento della delibera di approvazione del nuovo Codice deontologico, criticandone il metodo oltre che il merito.

Dopo aver esperito tutti i tentativi possibili per modificare il testo della bozza, messa in consultazione dal Consiglio Nazionale per un tempo troppo esiguo, insufficiente a rendere i colleghi consapevoli dei contenuti del documento e a stimolare il necessario dibattito all’interno della categoria” prosegue Cuchel “e dopo aver inoltrato i nostri rilievi, il testo è stato approvato con alcune modifiche, non sostanziali. Permane, quindi, una serie di criticità che a nostro avviso non possono essere ignorate, poiché rischiano di compromettere seriamente l’attività di tutti noi iscritti, oltre a minare i principi fondativi della nostra professione”.

L’Associazione ha ritenuto necessario ricorrere al TAR, denunciando varie criticità; in particolare le forti limitazioni che il nuovo codice impone in termini di comunicazione con la potenziale clientela, già disciplinata da norme di natura superiore.

Un altro punto oggetto di rilievo è la riduzione della libertà di critica e l’eccessivo arbitrio consegnato ai Consigli di disciplina, nel ravvisare comportamenti lesivi e ricondurli alla violazione delle norme.

Si contesta, inoltre, l’illegittima ingerenza del Consiglio Nazionale nella libertà degli iscritti di determinare i compensi per la propria clientela non soggetta all’equo compenso, in assenza di limiti stabiliti dalla legge.

“Ci auguriamo” conclude Cuchel “che questa vicenda possa concludersi a breve e che vi sia una redde rationem da parte di chi, forse, ha sottovalutato la nostra attenzione e la nostra determinazione”.

 ANC Comunicazione

CS 29.04.2024 – Ricorso TAR di ANC