LETTERA APERTA DEL PRESIDENTE ANC ALLA CATEGORIA 19.10.2021

LETTERA APERTA ALLA CATEGORIA

Stallo sul rinnovo dei vertici: necessario il richiamo alle rispettive responsabilità

Colleghe e Colleghi,

Presidenti e Consiglieri ODCEC,

Presidente e Consiglieri CNDCEC,

l’Associazione Nazionale Commercialisti ha, fino ad oggi, evitato di esprimere giudizi o posizioni sul rinnovo dei Consigli degli Ordini, per il dovuto rispetto nei confronti dei procedimenti giudiziari in corso e delle parti in causa.

Ma non solo: come da molti è stato compreso (non da tutti, ma ce ne faremo una ragione), la decisione di rimanere silenti non è certamente derivata da una mancanza opinioni, è stata piuttosto un scelta di tutela verso la nostra Professione, ritenendo noi che questo tipo di controversie non debbano essere disputate attraverso interventi pubblici, gettando ulteriore discredito sull’intera Categoria.

Abbiamo preferito, anche questa volta, concentrare la nostra azione sui problemi vissuti quotidianamente nei propri studi dalle Colleghe e dai Colleghi.

Oggi, che i giudici del TAR del Lazio hanno accolto l’istanza cautelare, riteniamo però sia utile chiarire alcuni aspetti.

Questa ordinanza evidenzia chiaramente l’inerzia del Ministero della Giustizia, Organo preposto alla vigilanza della nostra Categoria, il quale ha lasciato che fossero i Tribunali amministrativi e ordinari a decidere su questioni che avrebbero dovuto essere di sua competenza. Basta ricordare che l’ordine più grande d’Italia, quello di Roma, è stato commissariato conseguentemente al parere ministeriale sui due mandati, poi disconosciuto dal tribunale. Lo stesso Ministero ha respinto il regolamento elettorale con le quote di genere proposto dal Consiglio Nazionale, quando il Giudice ha invece accolto il relativo noto ricorso.

Da ultimo, il Ministero ha avallato l’avvio delle elezioni, scelta stigmatizzata dall’ultima ordinanza del TAR del 16 u.s.

Se è vero che qualcuno all’interno della nostra categoria ha ecceduto in litigiosità, è anche vero che non è stato fatto nulla per disinnescare potenziali rischi di blocchi procedurali da parte di chi è preposto proprio a quel ruolo.

In questo clima esasperato ANC non ha mai chiesto ai nostri vertici di rassegnare le dimissioni, nonostante fosse la via più facile e garanzia di grande rilevanza mediatica, ritenendoli in grado di agire autonomamente per il bene superiore della Categoria.

Per noi la priorità è una sola: arrivare il prima possibile alle elezioni per consegnare il futuro del lavoro dei nostri Colleghi ad una rinnovata governance in grado di operare nel pieno della sua legittimazione.

Ne abbiamo davvero bisogno, tutti.

Roma, 19 ottobre 2021

Marco Cuchel

Presidente ANC

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EVENTO NAZIONALE FIRENZE | RASSEGNA AUDIO VIDEO

RAI TG2 12-10-2021

Cuchel (Commercialisti): “Riforma fiscale risponda alle esigenze di contribuenti e professionisti”

 

RADIO 105 12-10-2022

Cuchel (Commercialisti): “Riforma fiscale risponda alle esigenze di contribuenti e professionisti”

 

GRNEWS 24 11-10-2021

 

RADIO KISS KISS 11-10-2021

Comunicato Stampa – Contributo perequativo – Scadenza 10 settembre irragionevole

COMUNICATO STAMPA

 

PER L’ACCESSO AL CONTRIBUTO PEREQUATIVO LA SCADENZA DEL 10 SETTEMBRE

È IMMOTIVATA E IRRAGIONEVOLE

Roma, 01 settembre 2021

Il termine del 10 settembre, fissato per l’invio delle dichiarazioni dei contribuenti che intendono accedere al fondo perduto perequativo, è oramai alle porte, e da parte dell’amministrazione finanziaria si protrae il più assoluto silenzio in risposta alla richiesta che da più parti si è levata (anche da ANC), di posticipare tale termine drammaticamente infelice, rispetto alla scadenza ordinaria del 30 novembre.

“I commercialisti guardano con apprensione al calendario fiscale del prossimo periodo” commenta il Presidente Anc Marco Cuchel “soprattutto in ragione del fatto che certamente la stragrande maggioranza dei propri clienti si trova nel novero degli aventi diritto, ma in assenza di indicazioni sui parametri economici che saranno poi applicati ai beneficiari, saranno di fatto costretti ad inviare entro il 10 settembre praticamente tutte le dichiarazioni predisposte. Ancora una volta paghiamo noi il prezzo delle incertezze del Governo, il quale, non avendo il polso della situazione rispetto alla gestione del lavoro quotidiano di studio, preferisce attendere i numeri prima di comunicare ai contribuenti se e quanto verrà loro riconosciuto, mettendo in evidenza la totale diffidenza dello Stato nei confronti dell’intero sistema economico del Paese.”

Uno spostamento del termine dal 10 settembre al 31 ottobre permetterebbe infatti di assistere con maggiore tranquillità tutti i clienti nell’invio delle dichiarazioni con i requisiti per il contributo e avrebbe forse come unica conseguenza uno slittamento temporale dell’erogazione, con un qualche certezza in più rispetto a possibili errori.

“Ciò che maggiormente viene giudicato come intollerabile” conclude Cuchel “è il deserto comunicativo di fronte al quale ci troviamo: a nulla sono valse le sollecitazioni della stampa specializzata e gli appelli dei vertici di categoria, nonché i nostri, sin dalla prima versione del Decreto Sostegni Bis.  La mancanza di ragionevolezza alla quale assistiamo ci fornisce ancora una volta la misura della considerazione nella quale è tenuta una categoria che ha contribuito a non far sprofondare definitivamente il Paese in questo anno e mezzo di emergenza sanitaria”

ANC Comunicazione

CS 01.09.2021 ScadenzaFondoPerd

Comunicato Stampa ANC – Scadenza al 15 settembre

 

SCADENZA VERSAMENTI AL 15 SETTEMBRE

PIU’ COMPLICAZIONI E MENO TEMPO A DISPOSIZIONE:  E’ ORA DI DIRE BASTA

Roma, 9 luglio 2021

È stata approvata in commissione l’ultima stesura dell’emendamento al Decreto Sostegni-bis che dispone la proroga della scadenza di versamenti per i soggetti Isa al 15 settembre 2021, senza la previsione di alcuna maggiorazione.

A conclusione di un vortice di date presunte trapelate dalla stampa, al centro del quale, come di consueto, ci siamo trovati noi commercialisti, lasciati nella più totale incertezza a ridosso della scadenza, alle prese con modelli sempre più complicati e in vista delle ulteriori incombenze relative alle richieste del nuovo contributo a fondo perduto.

“Va dato sicuramente atto al primo firmatario dell’emendamento  Gusmeroli e al relatore Bitonci, ma anche agli altri sostenitori tra i quali Trano, Fragomeli e Fassina, di aver tentato  di portare la proroga al 30 settembre, così come previsto nella stesura originaria” dichiara il presidente ANC Marco Cuchel “e di avere in ogni caso anche ottenuto la previsione di eliminazione della maggiorazione, portando un seppur piccolo beneficio al contribuente; ma quello che non si riesce a comprendere è il motivo per il quale abbia prevalso il parere negativo della Ragioneria, inspiegabile in quanto tale scadenza è stata prevista anche per altre annualità. Non c’erano infatti motivi oggettivi per non arrivare alla fine del mese, né di natura tecnica e tantomeno erariale, c’erano solo buone ragioni per farlo. Quelle settimane in più avrebbero dato a noi commercialisti un po’ di respiro, visto il caos che ci attende tra modelli rompicapo, circolari da 539 pagine e invio delle nuove domande per i contributi a fondo perduto”

L’ANC rivendica con fermezza il diritto affinché sia riconosciuto lo sforzo che la categoria ha fatto in questo anno e mezzo pandemico, nel corso del quale è stato grazie ai commercialisti se le imprese e i contribuenti sono riusciti ad avere accesso ai benefici che le norme hanno previsto, avendo pertanto anche un ruolo attivo nella decompressione della tensione sociale e nella tenuta del sistema.

“L’Anc ha monitorato l’attività legata all’approvazione del decreto, seguendo ora per ora i lavori parlamentari” conclude Cuchel “ e ora siamo amareggiati, ma anche indignati del fatto che non si tenga conto che gli studi di commercialisti per il 90% si occupano di materia fiscale e a cui, di fatto, viene vietato di chiudere per un necessario quanto meritato periodo di riposo per loro e per i collaboratori. Se non ci sarà un cambio di passo il sistema che ci vuole sostanzialmente impiegati della pubblica amministrazione imploderà, crollerà su se stesso come un cavallo da corsa sfinito e, a quel punto, chi lavorerà per sostenere il sistema delle entrate in questo Paese?”

 

 

ANC Comunicazione

CS 09.07.2021 ScadenzaSettembre

Contributo Alternativo a fondo perduto – Comunicato stampa ANC

 

 

COMUNICATO STAMPA

 

CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO ALTERNATIVO:

POCHI GIORNI A DISPOSIZIONE E UNA MIRIADE DI DATI INUTILI DA INDICARE

 

 

Roma, 5 luglio 2021

 

È partita oggi, sotto i peggiori auspici, la campagna di invio delle richieste di contributo a fondo perduto “alternativo”, previsto dal DL Sostegni bis.

Innanzi tutto è palese la totale inadeguatezza del tempo messo a disposizione. Agendo come se non fosse noto che incombenze come questa sono solo e sempre in capo al professionista consulente, l’Agenzia ha posto come scadenza il 2 settembre, andando quindi a sommare al carico di lavoro dei commercialisti derivante dalle dichiarazioni (per le quali si è ancora in attesa di un pronunciamento ufficiale di ulteriore proroga), anche quello dell’invio della richiesta di contributo.

Non solo si vuole ignorare il fatto che siamo noi commercialisti a mettere in condizioni lo Stato di incassare il dovuto, affrontando, nella totale incertezza, circolari ciclopiche di 500 pagine” afferma Marco Cuchel, presidente ANC “ma si pretende anche che in pochissimi giorni si inviino le domande, la cui compilazione risulta complicata e ridondante. Se si pensa infatti alle scadenze dei dichiarativi e ad una seppur minima finestra di riposo, che anche per noi dovrebbe essere consentito prevedere, il tempo concesso si riduce a poche settimane lavorative. E a proposito di settimane lavorative” prosegue Cuchel “risulta quanto mai bizzarra questa abitudine dell’Agenzia delle Entrate di rilasciare comunicazioni, circolari e provvedimenti (spesso i più nefasti), solitamente il venerdì sera, forse nella speranza che, lasciando passare il fine settimana, le reazioni del lunedì siano meno decise”

Perdura inoltre, anche in questo caso, la cattiva abitudine di richiedere al contribuente informazioni già in possesso dell’Amministrazione, come gli Aiuti di Stato ricevuti, il cui controllo relativo all’eventuale superamento dei limiti può essere svolto dal back-office, sulla base dei dati reali e attendibili che la fonte degli stessi detiene.

“Ci si chiede perché” conclude il Presidente Cuchel, “in un momento in cui ci sarebbe bisogno di un’alleanza tra l’Amministrazione finanziaria, i contribuenti e i loro commercialisti, la prima trovi sempre il modo per rendere impossibile l’esercizio di un diritto, e soprattutto ci si chiede  a cosa si debba arrivare perché ci si renda conto della necessità di tornare ad essere un Paese normale, nel quale non ci sia bisogno di vigilare e segnalare continuamente disequilibri e asimmetrie sempre a scapito del cittadino”

 

ANC Comunicazione

CS 05.07.2021 ContrAlternativo

COMUNICATO STAMPA – ESONERI INPS ANCORA AL PALO

 

 

ANCORA UNA VOLTA LE INADEMPIENZE DELL’AMMINISTRAZIONE GETTANO I CONTRIBUENTI NEL CAOS

 

Roma, 24 giugno 2021

La Legge di bilancio per il 2021 aveva disposto che, entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della stessa, avrebbero dovuto essere definiti i criteri e le modalità per la concessione dell’esonero contributivo previsto ai commi 20-22. A norma di legge, quindi, già a marzo i contribuenti e i professionisti che li assistono, dovevano essere in grado conoscere ciascuno la propria posizione e i propri obblighi.

“Dei decreti attuativi invece, neanche l’ombra” lamenta il Presidente ANC Marco Cuchel “già a maggio la situazione di incertezza regnava, e la proroga al 20 agosto, decisa pochi giorni a ridosso della scadenza del 17 e con le deleghe pronte, ha causato non pochi disagi e ora, con l’arrivo del 30 giugno, tutti coloro che sanno di aver diritto all’esonero non dispongono della necessaria tutela normativa”

Da parte dello Stato, ancora una volta, assistiamo al disattendere agli obblighi che lo stesso si assume, nella totale indifferenza verso quei cittadini che attendono di poter legittimamente usufruire di misure che siano di parziale sollievo dalla vera e propria sofferenza di questo momento attraversano.

Ci aspettiamo” dichiara il Presidente Cuchel “un’assunzione di responsabilità rispetto a questo pasticcio e la conseguente decisione di una proroga di tutti i versamenti inerenti ai dichiarativi, in attesa della promulgazione di una norma chiara e definitiva”

 

 

ANC Comunicazione

 

CS 24.06.2021_versamenti_Inps

Iniziativa presso il Garante del Contribuente

ANC ha trasmesso oggi una lettera a tutti i Garanti del Contribuente, a sostegno dell’iniziativa avviata da parte del Gruppo Facebook riservato agli iscritti Odcec, che prevede l’inoltro da parte dei colleghi al Garante di riferimento territoriale di una richiesta di intervento sul tema della compilazione nei dichiarativi dei quadri relativi agli aiuti covid.

Come è noto, ANC su questa problematica è uscita più volte pubblicamente, sui media e presso le istituzioni, riuscendo anche a far emergere la questione in sede di audizione parlamentare.

La missiva trasmessa dall’Associazione 61_Garante_Contribuente

Per dare il proprio sostegno all’iniziativa, è a disposizione il modello di lettera da indirizzare al Garante di riferimento territoriale e il link con l’elenco dei Garanti con le relative email.

Garante-Contribuente-AiutiStato.2021.v.DEF

https://www.finanze.gov.it/it/il-dipartimento/fisco-e-contribuenti/garante-del-contribuente/elenco-dei-garanti-del-contribuente/

MODELLI 2021 – UNA MONTAGNA DA SCALARE

DICHIARAZIONI 2021 – NELL’ANNO FISCALE DEL COVID IL MODELLO È UNA MONTAGNA DA SCALARE

 

Roma, 27 aprile 2021

 

“Se il primo esempio delle promesse semplificazioni del nuovo corso della pubblica amministrazione, in particolare dell’amministrazione finanziaria, è rappresentato dai modelli dichiarativi 2021, saremmo tentati di invocare il ritorno al passato”.  È questo il commento a caldo del presidente ANC Marco Cuchel, di fronte alla mole di pagine, istruzioni e codici di cui si compongono le dichiarazioni “pandemiche”.  Le pagine sono aumentate e ora sono ben 366, il solo quadro RU conta 64 pagine di istruzioni e oltre 100 codici tributo da verificare e selezionare. “Non vi è alcun motivo” prosegue Cuchel “di dover richiedere l’inserimento in dichiarazione dei redditi delle informazioni relative ai crediti d’imposta o bonus previsti in tempo Covid, in quanto comunque risultano tracciati dai modelli F24”.

Inoltre, a fronte dell’assurdità della richiesta ai contribuenti di inserire in dichiarazione i contributi a fondo perduto ottenuti, in primo luogo perché non vanno ad influire sull’imponibile e poi questi dati sono tutti già in possesso dell’amministrazione finanziaria, ANC chiede un tempestivo intervento di opportuna modifica dei modelli. È bene ricordare che, al contribuente non possono, in ogni caso, essere richiesti documenti e informazioni già in possesso della Pubblica Amministrazione “c. 2, art. 18, L. 241/1990 Legge Bassanini, successivamente ripreso anche nel c. 4, art. 6, L. 212/2000, Statuto del Contribuente, pertanto è legittimo aspettarsi che, in mancanza della tempestiva rettifica della modulistica, il contribuente possa legittimamente omettere l’indicazione di tali dati. Ma il vizio di richiedere inutili adempimenti e informazioni non si ferma qui: nonostante le quattro nuove cause di esclusione dagli Isa per altrettante tipologie di contribuenti, l’amministrazione finanziaria anche a questi soggetti richiede comunque la compilazione e l’invio del modello. “ANC” ricorda il Presidente “ha chiesto già, lo scorso gennaio, una tregua dagli Isa per gli anni 2020-2021 che riguardi tutti i contribuenti di questo biennio tragico, nel quale gli attori economici hanno bisogno di tutto, tranne che di ulteriori complicazioni. Si potrebbe prevedere, eventualmente, l’adempimento come facoltativo per poter usufruire, da chi lo ritiene opportuno, del sistema premiale”.

 

ANC – Comunicazione

CS_ANC_27.04.21_Dichiarativi