CS ANC 16.02.2024 – IL SITO DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE NON FUNZIONA, RALLENTAMENTI E BLOCCHI, TANTE LE DIFFICOLTÀ PER CONTRIBUENTI E INTERMEDIARI

COMUNICATO STAMPA

IL SITO DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE NON FUNZIONA

RALLENTAMENTI E BLOCCHI, TANTE LE DIFFICOLTÀ PER CONTRIBUENTI E INTERMEDIARI

Roma, 16 febbraio 2024

È almeno da mercoledì 14 febbraio che si registrano problemi nel funzionamento del portale dell’Agenzia delle Entrate, le tante segnalazioni che arrivano all’Associazione Nazionale Commercialisti da parte di professionisti lamentano difficoltà nell’accesso a molti dei servizi online, pesanti rallentamenti e continui blocchi, che di fatto rendono estremamente complicato riuscire a portare a termine le operazioni da parte degli utenti.

“Questi disservizi – sottolinea Marco Cuchel Presidente dell’ANC – si verificano, come se non bastasse, proprio in prossimità sia delle scadenze ordinarie di pagamento, sia della presentazione della dichiarazione iva a cui sono tenuti i contribuenti entro fine mese (eliminando così l’invio   della liquidazione periodica del IV trimestre), per loro gli intermediari sono impossibilitati ad accedere ai cassetti fiscali e se riescono a farlo è solo dopo svariati ed estenuanti tentativi sul portale”.

Su questo ennesimo disservizio nessuna nota da parte dell’Agenzia delle Entrate e neppure da parte della società Sogei “è come se” spiega il Presidente Cuchel “il problema per loro non esistesse così come le segnalazioni che da ogni parte d’Italia la nostra Associazione continua a ricevere”.

“Purtroppo” prosegue Cuchel “quello che accade in questi giorni è solo l’ultimo episodio di una lunga serie e non vogliamo credere che Agenzia delle Entrate e Sogei possano ritenere normale, e quindi tollerabile, una situazione che evidentemente normale non può essere se è fonte di disagi per contribuenti e professionisti.

Se digitalizzazione, intelligenza artificiale, interconnessione telematica di banche dati devono rappresentare veramente il futuro e non essere solo parole vuote, allora i disservizi di questi giorni non possono essere ignorati e neppure minimizzati, pertanto ANC ritiene doveroso che Agenzia delle Entrate e Sogei si attivino rapidamente per ripristinare la piena operatività del sistema.   

 ANC Comunicazione

CS 16.02.2024_Sito Agenzia Entrate

 

CS ANC 08.02.2024 – Nuova sentenza in favore delle riserve. Bene, ma ora è urgente l’intervento del Legislatore

Comunicato stampa

 Nuova sentenza in favore delle riserve. Bene, ma ora è urgente l’intervento del Legislatore

Roma, 8 febbraio 2024

Nella sentenza della Corte di Cassazione di ieri 7 febbraio 2024 n. 3495, il Giudice di legittimità ribadisce che le attività di tenuta della contabilità, di elaborazione delle dichiarazioni fiscali e delle buste paga sono esercizi riservati alle professioni ordinistiche.

“Questa nuova sentenza” dichiara il Presidente ANC Marco Cuchel “si va ad aggiungere ad una già folta giurisprudenza, civile e penale, che arriva anche a pronunciamenti della Cassazione a Sezioni Unite, che in questi anni ha dato ragione a quanto l’ANC va ribadendo in tutte le sedi istituzionali interessate, e cioè che le attività elencate nel Decreto 139/2005 sono attività, sebbene non esclusive, riservate agli iscritti all’Albo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili. Questa riserva senza esclusiva ha generato una sovrapposizione di attività svolte da soggetti non appartenenti all’ordine, i quali operano in un perimetro di carenza normativa che puntualmente viene evidenziato nei vari giudizi.

La Legge 4/2013 non ha aiutato a fare chiarezza, poiché, nata con l’intento di fare ordine tra alcune attività del lavoro autonomo emergenti e non disciplinate in ordini, è stata da taluni travisata e strumentalmente interpretata come legge che potesse regolare anche attività  sovrapponibili con quelle esercitate dagli iscritti agli ordini. L’Associazione Nazionale Commercialisti, oramai da almeno quindici anni, porta avanti interlocuzioni a tutti i livelli istituzionali, Parlamento e i diversi Governi che si sono succeduti, finalizzate ad accendere un faro su quello che rischia di essere il più grande malinteso sulle attività professionali ordinistiche e non ordinistiche”.

Un intervento del Legislatore, a questo punto” prosegue Cuchel, “si delinea come estremamente urgente. In mancanza di norme chiare e definitive sul chi può fare cosa, lo scenario che si prospetta è quello di un proliferare di cause civili e penali per esercizio abusivo della professione e il conseguente ingolfamento delle sedi giudiziarie. È giunto il momento, nell’interesse dei soggetti coinvolti, come della collettività, che la politica, una volta per tutte, prenda coscienza e si faccia carico del problema della regolamentazione e della definizione di coloro che possono svolgere attività delicate come quelle connesse alla materia fiscale, materia strategica per il Paese, che richiede competenze e tutele che solo l’appartenenza ad un ordine professionale può garantire”.

 ANC Comunicazione

CS 08.02.2024_Sentenza Cassazione

 

CS CONGIUNTO 06.02.2024 | CONSIGLIO DI STATO SUL VISTO DI CONFORMITÀ AI TRIBUTARISTI, SVILITO IL RUOLO DI TUTELA DELLA FEDE PUBBLICA DELLE PROFESSIONI ORDINISTICHE 

COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO

CONSIGLIO DI STATO SUL VISTO DI CONFORMITÀ AI TRIBUTARISTI

SVILITO IL RUOLO DI TUTELA DELLA FEDE PUBBLICA DELLE PROFESSIONI ORDINISTICHE 

Roma, 6 febbraio 2024

Nel giudizio di appello relativo al ricorso proposto da una associazione di tributaristi, con cui la stessa ha contestato il rifiuto, da parte dell’Agenzia delle Entrate, di concedere l’abilitazione al rilascio del visto di conformità ad un tributarista, il Consiglio di Stato, con ordinanza 995 del 31 gennaio 2024,  ha dichiarato “rilevanti e non manifestatamente infondate in relazione agli artt. 3, 41 e 117 comma 1 della Costituzione, le questioni di legittimità costituzione dell’art 35 comma 3 decreto legislativo 9 luglio 1997 n. 241 nei sensi di cui in motivazione. Sospende il giudizio in corso e ordina l’immediata trasmissione degli atti alla Corte Costituzionale”.

Secondo il Consiglio di Stato, in relazione alla disposizione prevista dal comma 3 dell’articolo 35 del dlgs 241/1997, che dispone che il visto di conformità è rilasciato dai «soggetti indicati dalle lettere a) e b) del comma 3 dell’articolo 3 del dpr 322/1998» – tra cui, come noto, non sono ricompresi i tributaristi – si porrebbe una violazione dei principi costituzionali di non discriminazione, ragionevolezza e libertà di iniziativa economica, e costituirebbe una restrizione non giustificabile alla luce della L. 4/2013.

Le associazioni nazionali di categoria non possono condividere un simile orientamento e ritengono non sia giustificabile una previsione normativa che regolamenta un adempimento così delicato quale l’apposizione del visto di conformità, adempimento riservato ai soli soggetti professionali, tra i quali i commercialisti e gli esperti contabili, i cui requisiti costituiscono garanzia per la collettività.

La garanzia è assicurata dal superamento dell’esame di abilitazione, peraltro indispensabile per accedere alla professione secondo quanto previsto dall’art. 33 della Costituzione, dall’assolvimento degli obblighi di formazione continua, dall’assoggettamento al codice deontologico, dal rispetto della normativa antiriciclaggio e dei  connessi obblighi di segnalazione delle operazioni sospette, dalla vigilanza che l’ordine esercita sui propri iscritti e da quella che, a sua volta, il Ministero della Giustizia esercita sugli ordini territoriali oltre che sul Consiglio Nazionale.

È discutibile che, in un contesto che impone crescenti e spesso ingiustificati obblighi di specializzazione alla professione del commercialista, ci siano pronunce che sviliscono la funzione di garanzia della fede pubblica, che è propria delle professioni ordinistiche.

Non è solo per una garanzia del cittadino-contribuente ma è anche per la suprema certezza dello Stato al quale dovrebbe interessare che ad apporre il visto sia un commercialista. Questo proprio perché è lo stesso Stato che impone al professionista ordinistico una serie di obblighi, la cui origine sta proprio nella sua funzione di garanzia, medesimo ragionamento per cui si ritiene naturale che solo un farmacista possa dispensare farmaci.

Le associazioni auspicano, pertanto, che sia riservata una maggiore attenzione all’argomento e che la Corte Costituzionale possa valutare di pronunciarsi sull’importanza della fede pubblica e del ruolo di tutela della stessa che appartiene ai professionisti ordinistici.

 ADC – AIDC – ANC – ANDOC – FIDDOC – UNAGRACO – SIC – UNGDCEC – UNICO Comunicazione

CS congiunto 06.02.2024 Visto conformità

 

 

CS 23.01.2024 – CONVEGNO NAZIONALE ROMA 24.01.2024

 

COMUNICATO STAMPA

 CONVEGNO NAZIONALE ANC IL 24 GENNAIO A ROMA

FISCO 2024 novità, aspettative e zone d’ombra

 Roma, 23 gennaio 2024

Prima tappa del nuovo calendario degli appuntamenti dell’Associazione Nazionale Commercialisti è il convegno organizzato insieme all’ANC Roma che si svolge domani, mercoledì 24 gennaio, presso il Centro Congressi Roma Eventi Fontana di Trevi in Piazza della Pilotta 4 dal titolo FISCO 2024 novità, aspettative e zone d’ombra. 

 Particolarmente fitto il programma dei lavori, articolato in due tavole rotonde rispettivamente sul nuovo fisco e sul ruolo della categoria, e da tre relazioni tecniche.

Come sempre, protagoniste del dibattito la politica, le professioni e le istituzioni, con la partecipazione di autorevoli rappresentanti.

All’evento, tra gli altri, interverrà anche il Viceministro MEF Maurizio Leo, che insieme al Presidente ANC Marco Cuchel, sarà protagonista di un confronto moderato dal giornalista Giuseppe De Filippi.

“Al centro di questo primo appuntamento del nuovo anno” afferma Marco Cuchel Presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti “non poteva certamente mancare la riforma del fisco, i cui contenuti sono destinati evidentemente ad incidere sul lavoro dei commercialisti e ci auguriamo” conclude Cuchel, “che il nostro convegno sia l’occasione per approfondire e confrontarsi sui tanti aspetti di questa riforma”.

Il Convegno, la cui partecipazione è gratuita, è valido per la formazione professionale continua per gli iscritti all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Sarà possibile seguire la diretta streaming dell’evento collegandosi al link

https://youtube.com/live/n-4Cc9UgQxI?feature=share (la modalità streaming NON è valida ai fini del conseguimento dei crediti formativi).

 ANC Comunicazione

CS 23.01.2024_Convegno Nazionale Roma

Roma 24.01.2024_Programma

 

 

Comunicato Stampa ANC 11.01.2024 – Cuchel (commercialisti) Modifiche migliorative al calendario fiscale “Sono state recepite le proposte e le istanze evidenziate da Anc”

Comunicato stampa

Cuchel (commercialisti) Modifiche migliorative al calendario fiscale

“Sono state recepite le proposte e le istanze evidenziate da Anc”

 

ROMA – “Se oggi quello che si profila è un calendario fiscale che determina una migliore armonizzazione e semplificazione degli adempimenti ciò si deve essenzialmente al Mef, nella persona del Vice Ministro Maurizio Leo, e alle Commissioni Finanze di Camera e Senato che hanno dimostrato un atteggiamento di apertura e disponibilità nei confronti di Anc, le cui proposte di modifica agli atti del Governo n. 93 e n. 105, attraverso delle proficue interlocuzioni, sono state recepite”.

Lo afferma Marco Cuchel, presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti.

“È singolare che solo adesso che si può concretizzare la possibilità di avere finalmente un calendario fiscale sostenibile – aggiunge Cuchel -, anche il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, che in precedenza aveva pienamente condiviso lo schema previsto inizialmente dal Governo, si ritrovi sulla posizione da sempre sostenuta da Anc”.

“Prendiamo atto di questo cambiamento del nostro Consiglio Nazionale, che ci sorprende favorevolmente, ci auguriamo solo che sulle altre questioni aperte che coinvolgono la categoria – rimarca il numero uno di Anc – ci sia la volontà di costruire prima una reale comunanza di intenti e di priorità”.

“Da subito l’Associazione Nazionale Commercialisti aveva sollevato il problema dell’insostenibilità del calendario fiscale e si era attivata per mettere in campo azioni volte a sensibilizzare il Ministero dell’Economia e delle Finanze e le Commissioni parlamentari di Montecitorio e Palazzo Madama sulla necessità di apportare interventi migliorativi e sull’opportunità di prendere in considerazione le proposte dalla stessa presentate. Dopo un iter parlamentare che dovrebbe essere positivamente in dirittura d’arrivo – conclude Cuchel – sembra delinearsi un calendario fiscale che vede superate le principali criticità che lo rendevano di fatto, così come inizialmente formulato dal Governo, del tutto insostenibile e inattuabile per contribuenti e professionisti”.

Roma, 11 gennaio 2024

 ANC Comunicazione

CS 11.01.2024 – Calendario Fiscale

CS Congiunto 21.12.2023 – PROCEDIMENTO ACCERTATIVO E CONCORDATO PREVENTIVO BIENNALE, ACCOLTE ALCUNE PROPOSTE DELLE ASSOCIAZIONI PER MIGLIORARE IL PROVVEDIMENTO E LA SUA ATTUAZIONE

 COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO

 

PROCEDIMENTO ACCERTATIVO E CONCORDATO PREVENTIVO BIENNALE

ACCOLTE ALCUNE PROPOSTE DELLE ASSOCIAZIONI PER MIGLIORARE IL PROVVEDIMENTO E LA SUA ATTUAZIONE

Roma, 21 dicembre 2023

Sull’atto del Governo n. 105 in materia di procedimento accertativo e concordato preventivo biennale, le Associazioni di categoria ADC – ANC – ANDOC –  FIDDOC – UNICO hanno cercato in più occasioni, l’ultima attraverso la conferenza stampa del 19 dicembre scorso, di porre all’attenzione del legislatore le criticità del nuovo concordato preventivo biennale, il cui meccanismo così come delineato dallo schema di decreto del Governo rischia concretamente di vanificarne gli obiettivi.

La Commissione Finanze della Camera ha ritenuto di prendere maggior tempo per esprimersi sul provvedimento e il suo parere, arrivato oggi, accoglie alcune delle proposte che le Associazioni di categoria hanno inteso rappresentare al legislatore, il quale evidentemente ne ha riconosciuto la fondatezza. Tra le proposte che sono state recepite la possibilità di consentire l’accesso al concordato preventivo biennale anche ai soggetti che siano sotto la soglia del punteggio 8, la conferma dell’invio dei modelli ISA al 30 settembre insieme alle dichiarazioni e non più al 20 luglio, la possibilità per i soggetti forfettari di prevedere il biennio 2024/2025 come periodo di sperimentazione del nuovo strumento del concordato.

Un tempo maggiore per approfondire aspetti del provvedimento è stato chiesto anche dalla Commissione Finanze del Senato, il cui parere si auspica che possa tenere conto delle altre proposte che le Associazioni hanno presentato, e permettere così di migliorare ulteriormente il provvedimento e la sua attuazione.

ADC – ANC – ANDOC – FIDDOC – UNICO Comunicazione

COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO 21.12.2023