COMUNICATO STAMPA
COMUNICAZIONI OPZIONI BONUS EDILIZI
PROROGA AGENZIA DELLE ENTRATE, ESEMPIO DI UN RAPPORTO FISCO–CONTRIBUENTI DA RIFONDARE
Roma, 4 febbraio 2022
L’ultimo esempio, in ordine di tempo, di come il rapporto Fisco–Contribuente nel Paese sia logorato e compromesso da un agire dell’Amministrazione finanziaria che evidentemente è necessario porre al centro di una profonda azione di cambiamento e rinnovamento, è dato dall’adempimento relativo alle comunicazioni delle opzioni di cessione o sconto in fattura per i bonus edilizi.
Per tale adempimento, a seguito delle modifiche introdotte dalla legge di Bilancio 2022 e del decreto Sostegni Ter, l’aggiornamento del software ha reso possibile l’apertura del canale telematico solamente a partire da oggi, sebbene all’ANC siano giunte segnalazioni di un sistema rimasto bloccato almeno fino al tardo pomeriggio.
In virtù della scadenza stabilita dal Legislatore, è legittimo domandarsi – evidenzia Marco Cuchel Presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti – il motivo per il quale questo adeguamento tecnico, sicuramente opportuno ma, con altrettanta certezza, prevedibile da tempo, non sia stato garantito prima, e comunque, se l’Agenzia, con una adeguata e preventiva valutazione, avesse rappresentato nelle opportune sedi la portata dell’intervento tecnico sull’operatività stessa dell’adempimento, probabilmente non si sarebbe arrivati ad avere disponibile il sistema per le comunicazioni solamente a pochi giorni dal termine previsto.
“Certo è che apprendere – afferma il Presidente Cuchel – lo spostamento della scadenza dal 7 al 16 febbraio per le comunicazioni delle opzioni del periodo transitorio previsto dal Decreto Sostegni ter da un comunicato stampa pubblicato ieri dall’Agenzia delle Entrate e sapere che tale proroga addirittura deve essere ancora oggetto di un provvedimento del Direttore, è a dir poco sconcertante”.
Ciò lo è ancora di più se si considera che il principio che sta alla base del nostro ordinamento giuridico è la gerarchia delle fonti, e quando un dettato normativo è stravolto da norme successive provenienti da fonti di rango inferiore inevitabilmente si viene a determinare una situazione destabilizzante per il sistema e di incertezza per i cittadini.
“Ma in questo caso – sottolinea Cuchel – siamo andati ben oltre, con una norma che stabilisce un termine per un adempimento fiscale, alla quale però segue un comunicato, che a sua volta preannuncia un provvedimento in materia, con il quale il termine inizialmente posto viene modificato.”.
“Senza contare – prosegue Cuchel – che sarebbe interessante sapere su quali basi è stato ritenuto adeguato uno slittamento di soli 10 giorni, quando invece sarebbe stata opportuna una proroga più ampia, anche in ragione del ritardo con il quale è stata resa disponibile la procedura telematica, un ritardo che ha di fatto bloccato l’utilizzo dell’agevolazione fiscale dei bonus, generando pesanti conseguenze economiche per imprese e contribuenti”.
La situazione che si è creata è l’ennesima prova dell’urgenza di una riforma del fisco che metta ordine e faccia chiarezza anche sul piano dei ruoli e delle responsabilità, che sia in grado sì di semplificare le procedure ma anche di gettare le basi di un nuovo rapporto tra cittadini e Amministrazione finanziaria, in funzione di un sistema che sia realmente equo ed efficiente.
Al Legislatore ANC chiede un impegno in tal senso e rivolge altresì la richiesta di intervenire affinché il limite di una sola cessione del credito d’imposta sia eliminato almeno nei confronti degli operatori bancari e degli intermediari finanziari dell’elenco ex art. 106 TUB, in quanto soggetti sottoposti a vigilanza.
“Lo stop alla possibilità di cessioni multiple – conclude Cuchel – vanifica completamente gli effetti della misura, gli acquisti dei crediti si esauriscono e il sistema è destinato alla saturazione. Se l’obiettivo vuole essere quello favorire la ripresa economica, così com’è, la misura segnerà definitivamente la crisi di molte imprese.”.
ANC Comunicazione