ADC –ANC –UNGDCEC

 

COMUNICATO STAMPA

 LEGGE DI BILANCIO 2018

 IGNORATO LO STATUTO DEL CONTRIBUENTE

ASSENTI MISURE IMPORTANTI PER GLI OPERATORI ECONOMICI

Roma, 4 gennaio 2018

Ci risiamo, ancora una volta nel nostro Paese è totalmente ignorato lo Statuto del Contribuente e, purtroppo, questa prassi ricorre con il peggiore degli strumenti possibili: la legge di stabilità 2018 (L. 205/2017).

Approvare una legge formata – per ciò che riguarda la Parte I (Misure quantitative per la realizzazione degli obiettivi programmatici) – da un solo articolo con 1181 commi contenente variazioni normative su molteplici argomenti, a scapito di un’uniformità legislativa, non è propriamente rispettoso dei principi di chiarezza e di trasparenza disposti dallo Statuto del Contribuente in materia tributaria. Così come la retroattività di alcune delle disposizioni contenute nella nuova legge di stabilità costituisce un’ulteriore e palese violazione dei più basilari diritti del Contribuente.

In ragione di questo, come già sostenuto in altre numerose occasioni, si ribadisce l’opportunità che lo Statuto del Contribuente venga elevato a legge di rango Costituzionale.

Sul piano dei contenuti la nuova legge di stabilità contempla diverse criticità. La più evidente è rappresentata dall’obbligo della fatturazione elettronica a partire dal 1° gennaio 2019, misura che, in considerazione dei costi che graveranno principalmente sulle imprese più piccole e meno strutturate, andrebbe introdotta con gradualità e coniugata con la previsione di istituti premiali per i soggetti che decidono di adottarla sin da subito.  

 Altra indubbia criticità è l’assenza di alcune misure, più volte richieste, che sarebbe stato importante introdurre per incoraggiare gli operatori economici. Sorprende siano ignorati, in particolare, tre temi profondamente dibattuti e anche oggetto di emendamenti, ma poi “dimenticati” nella fase finale del provvedimento:

Introduzione di nuove regole sulle detrazioni Iva;

Introduzione di disposizione sulla gestione delle perdite relativamente alle contabilità semplificate con nuovi criteri di cassa;

Assegnazione dei beni ai soci ed estromissione dei beni immobili da parte dell’imprenditore individuale.

Ritenendole misure di notevole importanza, auspichiamo ci sia la volontà, da parte di  tutte le forze politiche che si candidano al governo del Paese, di introdurle con successivi provvedimenti.

Per le Associazioni di categoria, che da sempre insistono sull’esigenza di una riformulazione del calendario fiscale, le nuove scadenze fissate dalla legge di stabilità per alcuni adempimenti (modello 730 al 23 luglio – modello 770 al 31 ottobre – spesometro al 30 settembre) sono positive soltanto se considerate come un primo importante passo verso un percorso sistemico di riforma.

Le Associazioni, infatti, ribadiscono l’urgenza di una riforma generale e complessiva delle politiche fiscali con particolare attenzione al calendario delle scadenze, tale da non causare sovrapposizioni che creino insostenibili danni ai contribuenti, professionisti e alla stessa Amministrazione.

Vincenzo De Maggio

Presidente ADC – Associazione Dottori Commercialisti

 Marco Cuchel

Presidente ANC – Associazione Nazionale Commercialisti

 Daniele Virgillito

Presidente UNGDCEC – Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili

Comunicato Stampa 04.01.2018 – Legge di Bilancio

RASSEGNA STAMPA – Alcuni articoli riguardanti la nota congiunta diffusa dalle Associazioni.

Ansa Professioni 04.01.2018 – Legge Bilancio 2018

Italia Oggi 05.01.2018 – Legge di Bilancio

FiscoPiù 05.01.2018 – Legge di Bilancio

Eutekne.info 05.0.2018 – Legge di Bilancio

Fiscal Focus 05.01.2018 – Legge di Bilancio

 

 

 

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