COMUNICATO STAMPA
COMMERCIALISTI E CONSULENZA DEL LAVORO
LEGGE 12/1979 CHIARA, NO ALLE INTERPRETAZIONI STRUMENTALI
Roma, 29 settembre 2016
“Stravolgere volutamente il senso di una norma – sostiene il Presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti Marco Cuchel – con tesi interpretative a dir poco fantasiose, al solo fine di piegarla ai propri interessi, è tentazione, ahimè, molto diffusa, e non è propriamente prova di onestà intellettuale.”.
Ciò che afferma il Coordinatore della Commissione Abusivismo del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Franco Sette, in un suo intervento pubblicato oggi (Quotidiano del Lavoro – Sole24Ore) è sconcertante.
Non è ammissibile sostenere, sapendo bene che è completamente falso, che la legge 12/1979 “distingue tra chi è abilitato all’esercizio della professione di consulente del lavoro e chi è autorizzato solo ad alcune funzioni in materia di lavoro”.
E’ noto a tutti, infatti, che la legge 12/1979 riconosce pienamente alla categoria dei commercialisti, come pure agli avvocati, l’esercizio della consulenza del lavoro, senza alcun distinguo e/o limitazione rispetto agli iscritti all’ordine dei consulenti del lavoro.
“Su questo tema – prosegue Cuchel – vorremmo finalmente che si mettesse fine ad una battaglia sterile, sfiancante oltre che del tutto anacronistica. Il comparto delle professioni deve fare i conti con scenari mutevoli e con sfide complicate e forse sarebbe il caso, anche considerata la contiguità delle due professioni, che le energie fossero convogliate sull’affrontare le criticità comuni che investono i professionisti.”. “Ciò detto – conclude il Presidente – fino a quando il rispetto delle prerogative e delle competenze professionali della categoria dei commercialisti continuerà ad essere messo in discussione, l’ANC non verrà meno al suo impegno di denuncia.”.
Alla luce di una situazione che perdura oramai da tempo, l’ANC ha ritenuto di inviare oggi una lettera al Presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, Gerardo Longobardi, perché lo stesso decida di chiedere formalmente le dimissioni di Marina Calderone dalla presidenza del Comitato Unitario Permanente degli Ordini e Collegi Professionali (CUP), per evidenti ragioni di incompatibilità.
Relativamente al testo correttivo del decreto legislativo 151/2015, riguardante la procedura telematiche delle dimissioni, non può comunque ritenersi tranquillizzante la tesi interpretativa secondo la quale il riconoscimento che la norma conferisce ai consulenti del lavoro potrebbe intendersi esteso indirettamente anche ai commercialisti e agli avvocati poiché trattasi di professionisti che, in forza della legge 12/1979, possono esercitare la consulenza del lavoro. Conseguentemente, l’eventuale esclusione di queste figure professionali non avrebbe un fondamento giustificativo.
“Sebbene il principio di tale linea – sostiene Cuchel – sia in generale condivisibile poiché rispondente ad un evidente dato di fatto, è pur vero che un provvedimento normativo non può essere lasciato all’arbitrarietà interpretativa, ma è indispensabile che sia chiaro ed inequivocabile nei suoi contenuti.”
Per questa ragione, l’ANC ribadisce l’urgenza di un intervento del Governo che corregga il dispositivo normativo sul punto riguardante i soggetti autorizzati alla procedura delle dimissioni telematiche, la cui attuale impostazione è palesemente in contrasto con quanto sancisce la legge 12/1979.
ANC – Comunicazione
Comunicato-stampa-ANC-29-09-2016-Consulenza-Lavoro
La lettera indirizzata dall'ANC al Presidente del CNDCEC Longobardi LETTERA AL PRESIDENTE LONGOBARDI
RASSEGNA STAMPA – Alcuni articoli riguardanti il comunicato diffuso dall'ANC.
ilsole24ore-30-09-2016-consulenza-del-lavoro
fiscopiu-30-09-2016-consulenza-del-lavoro
fiscal-focus-30-09-2016-consulenza-del-lavoro