COMUNICATO STAMPA

COMMERCIALISTI – IL RISPETTO DELLA COMPETENZA IN MATERIA LAVORO NON PUO’ ESSERE UN OPTIONAL

Roma, 26 febbraio 2014

L’Associazione Nazionale Commercialisti ha inviato oggi una lettera aperta al Ministero del Lavoro, alla Direzione Generale dell’INPS e dell’INAIL e ai Presidenti della Commissione Lavoro di Camera e Senato, per denunciare l’immotivata disparità di trattamento che gli iscritti all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili continuano ingiustamente a subire nell’ambito dell’esercizio dell’attività di consulenza del lavoro.

“Essere costretti – scrive il Presidente Marco Cuchel – a ricordare alle Istituzioni, alle Amministrazioni ed anche al Legislatore le competenze e le funzioni che sono proprie di coloro che esercitano una determinata professione potrebbe apparire paradossale, purtroppo non lo è a causa di comportamenti che continuano a ripetersi a danno di una categoria e rispetto ai quali l’Associazione Nazionale Commercialisti da tempo è impegnata in una attività di sensibilizzazione perché possano essere superati e definitivamente messi da parte.”

“I commercialisti – puntualizza Cuchel nella missiva – da sempre svolgono l’attività di consulenza del lavoro, ben prima dell’introduzione della specifica normativa, la legge n. 12/79, in forza della quale gli stessi, al pari di consulenti del lavoro e di avvocati, possono assumere tutti gli adempimenti in materia di lavoro, previdenza ed assistenza sociale dei lavoratori dipendenti. Eppure, nonostante questa realtà incontrovertibile e di assoluta chiarezza sotto il profilo normativo, non si comprendono le ragioni per le quali gli iscritti all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili debbano subire, relativamente alla materia della consulenza del lavoro, disparità di trattamento infondate ed ingiuste e per questo francamente insopportabili”.

Incomprensibile per l’ANC la grave esclusione degli iscritti all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili dalla possibilità di seguire la videoconferenza, convocata dalla Direzione Centrale dell’INPS e tenutasi lo scorso 19 febbraio, per illustrare le linee della nuova gestione della domanda di servizio dei soggetti contribuenti; conferenza per la quale è stata prevista invece la partecipazione degli iscritti all’Ordine dei Consulenti del Lavoro.

“Impresa altrettanto difficile – evidenzia Cuchel – è riuscire a comprendere le ragioni che escludono gli iscritti all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili dal novero dei soggetti qualificati all’assistenza nel procedimento di conciliazione relativamente alla procedura obbligatoria di conciliazione per i licenziamenti per giustificato motivo oggettivo, che è stata introdotta dalla Riforma Fornero (L. 92/2012). E’ un’esclusione messa nero su bianco nella circolare n. 3/2013 del Ministero del Lavoro e che penalizza la categoria, determinando una ingiusta retrocessione rispetto alle competenze riconosciute ad avvocati e consulenti del lavoro.”

Anche il fatto che la nuova funzione di asseverazione della regolarità delle imprese in materia contrattuale, di contribuzione e di retribuzione sia riservata ai soli consulenti, a seguito del protocollo d’intesa siglato dal Ministero del Lavoro con il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, non trova ragione. Per l’ANC, infatti, la responsabilità di certificare la correttezza di una impresa, che la funzione di rilascio di asseverazione di conformità dei rapporti di lavoro comporta, dovrebbe poter essere assunta anche dai commercialisti, i quali, per il lavoro che svolgono, già rivestono un ruolo sociale e di tutela della fede pubblica.

Non è dunque possibile pensare – conclude il Presidente Cuchel – che la consulenza in materia di lavoro non sia elemento costitutivo del DNA della categoria dei commercialisti e un’attenzione particolare a questo aspetto, tutt’altro che secondario della professione, è riservata dal gruppo “area lavoro”, che spontaneamente si sta costituendo all’interno di un numero crescente di Ordini Territoriali. Si tratta di una realtà, quest’ultima, con la quale l’Associazione Nazionale Commercialisti condivide l’impegno nel rivendicare il doveroso riconoscimento della competenza del commercialista in materia di lavoro, il cui rispetto, come i fatti purtroppo dimostrano, non è affatto scontato.”

Di seguito è disponibile anche il testo della lettera aperta trasmessa dall’ANC (Leggi la Lettera aperta ANC 26.02.2014).

RASSEGNA STAMPA – Alcuni articoli di stampa riguardanti la lettera aperta dell’ANC sul tema della competenza dei commercialisti in materia lavoro.

Ragionieri&Previdenza numero 01-02 2014 – Lettera aperta ANC

Italia Oggi 27.02.2014- Lettera aperta ANC

Eutekne.info 27.02.2014 – Lettera aperta ANC

Fiscal Focus.info 27.04.2014 – Lettera aperta ANC

 

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