COMUNICATO STAMPA
EMENDAMENTO SU MALATTIA E INFORTUNIO DEL PROFESSIONISTA
DALLA RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO STIME FALSATE SUGLI EFFETTI FINANZIARI
Roma, 20 dicembre 2021
L’Associazione Nazionale Commercialisti ha indirizzato oggi al Viceministro MEF, ai presidenti dei gruppi parlamentari alla Camera e al Senato, al Presidente e ai componenti della Commissione Bilancio al Senato e ai leader delle formazioni politiche una lettera per evidenziare come, in merito all’emendamento 102.0.64 alla Legge di Bilancio 2022 per l’introduzione delle disposizioni per la sospensione della decorrenza di termini relativi agli adempimenti a carico del libero professionista in caso di malattia o di infortunio, i presupposti sui quali si basa il parere della Ragioneria Generale dello Stato siano concettualmente errati e determinino stime sulla copertura finanziaria che sono palesemente falsate.
Nella sua relazione tecnica – evidenzia ANC nella sua missiva – la Ragioneria Generale dello Stato ipotizza un tasso di infortunio o di malattia del professionista pari al 2,1% per l’anno 2021, ma lo fa considerando l’attuale quadro pandemico e la stessa ricomprende nel valore stimato anche la malattia da Covid -19.
Una valutazione ritenuta inesatta in ragione del fatto che la sospensione dei termini per malattia da Covid-19 del professionista è stata già oggetto di un provvedimento normativo (decreto sostegni dell’aprile 2021) con relativa copertura finanziaria.
In merito alla percentuale d’incidenza di malattia e infortunio ipotizzata dalla RGS, l’inesattezza riguarda sia l’anno di riferimento iniziale, che non è evidentemente il 2021 bensì il 2022, primo anno nel quale la misura produrrebbe i suoi effetti finanziari, sia la sua stessa entità, dalla quale infatti dovrebbe essere opportunamente scorporata la quota d’incidenza attribuibile a malattia da Covid-19.
L’inesattezza determina un quadro falsato anche degli effetti finanziari delle misura, per la cui copertura le risorse necessarie non corrispondono ai 24 milioni di euro stimati, ma si attesterebbero sotto i 20 milioni.
ANC ha chiesto che la sorte di questo emendamento, la cui approvazione è attesa da tempo da tutti i professionisti, non sia determinata da un parere tecnico basato su dati che sono palesemente errati.
ANC Comunicazione