CS ANC 04.07.2022 | MODELLO REDDITI: MANCA LA CIRCOLARE ESPLICATIVA MA IL FISCO NON PUÒ ATTENDERE – CUCHEL, “PROROGA ATTO DOVUTO”

COMUNICATO STAMPA

MODELLO REDDITI: MANCA LA CIRCOLARE ESPLICATIVA MA IL FISCO NON PUÒ ATTENDERE – CUCHEL, “PROROGA ATTO DOVUTO”

Roma, 04 luglio 2022

Anche quest’anno la categoria, in tutte le sue espressioni e articolazioni, ha chiesto lo spostamento delle scadenze di pagamento dal 30 giugno al 20 luglio, senza la maggiorazione dello 0,40 per cento. Tale richiesta (negli ultimi anni mai disattesa) si è resa quest’anno più che mai necessaria, a fronte dell’enorme ritardo, da parte dell’Agenzia delle Entrate, nel rilascio degli strumenti tecnici necessari a portare a termine gli adempimenti. I dati relativi ai modelli delle dichiarazioni precompilate 730  e Redditi PF segnano, infatti, un mese di ritardo rispetto al calendario fiscale; stessa situazione si registra per gli adempimenti relativi agli ISA, il cui applicativo è stato pubblicato il 3 maggio e le cui istruzioni hanno visto la luce solo il 25 del mese (Circ. 18/E).

A questo scenario si aggiunge la mancata uscita, ad oggi, nonostante l’annuncio televisivo del Direttore dell’AdE (il quale ha anche specificato il superamento delle 539 pagine del 2021) della guida alla dichiarazione dei redditi PF e all’applicazione del visto di conformità, che lo scorso anno era stata rilasciata con la Circolare 7/E del 25/06. Siamo, quindi, ancora senza il documento che fornisce i necessari chiarimenti e che permette, per quanto possibile, di non incorrere in errori.

In sostanza: contribuenti e professionisti, per poter ottemperare correttamente a quanto il fisco richiede, saranno costretti ad utilizzare la scadenza del 22 agosto, con conseguente maggiorazione da aggiungere agli importi dovuti a titolo di saldo 2021 e di primo acconto 2022.

“Ancora una volta” lamenta Marco Cuchel, Presidente ANC “ci troviamo tutti a pagare per le inadempienze dell’amministrazione finanziaria: i contribuenti in termini economici e i commercialisti, come al solito, in termini di super-lavoro e conseguente stress; il tutto nel totale spregio dei sessanta giorni che lo Statuto del contribuente prevede tra il rilascio della norma (essendo la circolare da ritenersi parte integrante e attuativa di essa) e la sua applicazione”

 “Non siamo a favore delle proroghe, ma ci aspettiamo” conclude Cuchel “che il MEF rompa questo incomprensibile e ingiustificato silenzio assordante con un gesto di responsabilità, un atto dovuto che sposti il termine al 20 luglio 

 ANC – Comunicazione

CS_04.07.2022_Proroga

CS CONGIUNTO 27.06.2022 – SCADENZA VERSAMENTO IMPOSTE SUI REDDITI, IRAP E IVA, URGE PROVVEDIMENTO DI PROROGA

 COMUNICATO STAMPA

 SCADENZA VERSAMENTO IMPOSTE SUI REDDITI, IRAP E IVA

URGE PROVVEDIMENTO DI PROROGA

Roma, 27 giugno 2022

Le molteplici criticità che caratterizzano la stagione dichiarativa 2022 rendono indispensabile un differimento dei termini di versamento delle imposte sui redditi, dell’IRAP e dell’IVA in scadenza al 30 giugno.

Sull’opportunità di una proroga si è espresso già nei giorni scorsi il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, il cui Presidente Elbano de Nuccio lo scorso 17 giugno ha scritto al Ministro dell’Economia e delle Finanze e al Direttore dell’Agenzia Entrate rappresentando per contribuenti e commercialisti la necessità di un differimento dei termini di versamento delle imposte al 20 luglio, come del resto previsto in altre circostanze, con  la possibilità di versamento delle stesse entro il 22 agosto applicando la maggiorazione dello 0,40% a titolo  di interesse corrispettivo.

Come opportunamente evidenziato, si sono registrate difficoltà operative che hanno determinato dei ritardi, le cui conseguenze hanno interessato anche il lavoro delle software house e condizionato l’operatività degli stessi studi professionali: dalle modifiche degli ISA approvate solo a fine aprile alla possibilità per gli studi di richiedere i dati relativi alle  precalcolate Isa 2022 solo dallo scorso 4 maggio, dal ritardo con il quale sono state rese disponibili le dichiarazioni precompilate (23 maggio anziché dal 30 aprile) alla possibilità per contribuenti di accettare o modificare la precompilata solo a partire dal 31 maggio. 

Una situazione complicata dunque, che obbliga anche a tenere conto sia degli ulteriori adempimenti in scadenza a fine giugno, sia del carico di lavoro che ha caratterizzato l’attività dei commercialisti anche nei primi mesi del 2022 nell’assicurare assistenza a cittadini e imprese.

Le Associazioni nazionali ADC – AIDC – ANC – ANDOC – FIDDOC – UNAGRACO – SIC – UNGDCEC – UNICO si uniscono alla richiesta avanzata dal Consiglio Nazionale e sollecitano anche loro un intervento da parte del MEF e dell’Agenzia delle Entrate per un tempestivo provvedimento di rinvio della scadenza del 30 giugno. 

 ADC – AIDC – ANC – ANDOC – FIDDOC – UNAGRACO – SIC – UNGDCEC – UNICO Comunicazione 

CS congiunto 27.06.2022_ Proroga versamenti imposte

CS 24.06.2022 –  NOTIFICA AVVISI AGENZIA DELLE ENTRATE, PER CONTRIBUENTI E PROFESSIONISTI GLI UFFICI RESTANO INACCESSIBILI

 COMUNICATO STAMPA ANC

 NOTIFICA AVVISI AGENZIA DELLE ENTRATE

PER CONTRIBUENTI E PROFESSIONISTI GLI UFFICI RESTANO INACCESSIBILI

 Roma, 24 giugno 2022

In questo periodo nel quale si assiste ad una accelerazione dell’attività di notifica degli avvisi da parte dell’Amministrazione finanziaria, con un agire organizzato in modo poco razionale e sovente utile solo a congestionare il sistema, i contribuenti e i professionisti che li assistono non sono in alcun modo agevolati nell’avere accesso agli uffici dell’Agenzia delle Entrate, il cui funzionamento si dimostra ancora una volta del tutto inadeguato rispetto alle esigenze dell’utenza.

La miriade di avvisi di pagamento ai sensi dell’art. 36 bis D.P.R. 600/73, emessi all’esito di controlli automatizzati, cartelle esattoriali anni 2017-2018-2019, lettere di compliance,  ecc… che, in questi giorni resi caldi non soltanto dal meteo, stanno giungendo ai cittadini e alle imprese, avrebbe dovuto assicurare una adeguata disponibilità a ricevere il flusso di pubblico presso gli uffici delle Agenzie delle Entrate, mentre invece la situazione rasenta il collasso. 

Senza contare che tra gli avvisi che vengono notificati in questi giorni ci sono anche, stando alle numerose segnalazioni pervenute ad ANC, quelli riguardanti la richiesta del saldo Irap 2019, nonostante il Decreto n. 34 del 19.05.2020 (Decreto Rilancio) abbia disposto la cancellazione di tale tributo.

Sarebbe auspicabile, in ogni caso, che per gli avvisi notificati dall’Amministrazione finanziaria   a prevalere fosse il criterio di urgenza, volto a favorire una gestione razionale della documentazione anche in funzione dell’eventuale rischio di prescrizione, evitando così l’emissione generalizzata e indiscriminata degli avvisi.  

È in atto una tempesta tutt’altro che perfetta per i cittadini contribuenti: se da una parte l’amministrazione finanziaria provvede a notificare atti a giudizio dei quali emergerebbero tributi non pagati, dall’altra preclude al contribuente e al professionista che lo assiste la possibilità di recarsi presso gli uffici per documentare opportunamente i pagamenti e le circostanze meritevoli di produrre l’annullamento degli stessi atti entro i termini.

Non si può pensare di affidarsi unicamente ai canali informatici che, evidentemente, non possono essere la soluzione di tutto: il canale Civis non consente di allegare documentazione, normalmente non va oltre l’abbinamento di pagamenti eseguiti e nell’assoluta maggioranza dei casi rimanda agli inaccessibili uffici l’esame delle pratiche, il canale Pec si rivela addirittura inutilizzabile, incapace di dare risposte poiché non opportunamente presidiato.

Per assicurare un servizio adeguato ed efficiente ai contribuenti, è opportuno che siano attivati canali di accesso alle sedi degli uffici finanziari dedicati esclusivamente ai commercialisti, una soluzione questa che sarebbe sicuramente di lungimiranza e di buon senso, anche correlata al tempo necessario alla risoluzione delle diverse problematiche contenute in ciascun atto.

ANC Comunicazione

CS 24.06.2022_Disservizi AE

Lettera delle Associazioni dei Commercialisti ai Garanti del Contribuente

In merito alla nota a firma del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 06.06.2022 che le Associazioni dei Commercialisti ADC – AIDC – ANC – ANDOC – FIDDOC – UNAGRACO – SIC – UNGDCEC – UNICO hanno ricevuto dai Garanti del Contribuente in risposta alla loro segnalazione riguardante l’adempimento della dichiarazione sugli aiuti di stato, le stesse Associazioni oggi hanno scritto nuovamente ai Garanti per replicare con alcune osservazioni a quanto espresso dall’Agenzia delle Entrate.

Di seguito la lettera indirizzata ai Garanti del Contribuente e il Comunicato Stampa diffuso dalle Associazioni.

99_Lettera congiunta Garanti Contribuente

CS congiunto 23.06.2022_ Lettera ai Garanti Contribuente

 

CS Congiunto 22.06.2022 – RICORSO SU AIUTI DI STATO: IL TAR RESPINGE LA RICHIESTA DI SOSPENSIVA

COMUNICATO STAMPA ANC – SIC – UNAGRACO

RICORSO SU AIUTI DI STATO: IL TAR RESPINGE LA RICHIESTA DI SOSPENSIVA

Roma, 22 giugno 2022

Il TAR del Lazio, dopo aver accolto favorevolmente l’istanza di anticipazione al 21 giugno della discussione in sede cautelare del ricorso per l’annullamento del provvedimento di approvazione del modello di autodichiarazione sugli aiuti di Stato, non ha ritenuto di concedere la sospensiva e di procedere, pertanto alla valutazione in sede di merito, la cui data non è ancora stata fissata.

Le Associazioni ricorrenti, pur rispettando la decisione del Tribunale amministrativo, esprimono forte delusione, anche perché, leggendone le motivazioni (che si addentrano insolitamente nel merito della questione), si evince che non si è riusciti a far comprendere appieno le ragioni che hanno determinato la richiesta di sospensiva.

È di questi minuti il provvedimento di proroga al 30/11/2022, cosa che non cambia nessuna delle motivazioni di merito che hanno determinato il ricorso.

Attendiamo ora l’udienza di merito, che auspichiamo sia fissata in tempi ragionevolmente antecedenti alla nuova scadenza; avremo modo di rappresentare le ragioni di chi non ritiene degno di uno Stato civile obbligare il contribuente a fornire dati e informazioni già in possesso dell’amministrazione pubblica.

ANC –  SIC – UNAGRACO

CS_Cong_22.06.2022

CS Congiunto 13.06.2022 | RICORSO SU AIUTI DI STATO: CAMERA DI CONSIGLIO ANTICIPATA AL 21 GIUGNO

COMUNICATO STAMPA  AIDC – ANC –  SIC – UNAGRACO – UNGDCEC

RICORSO SU AIUTI DI STATO: CAMERA DI CONSIGLIO ANTICIPATA AL 21 GIUGNO

Roma, 13 giugno 2022

Il TAR del Lazio ha accolto favorevolmente l’istanza di anticipazione della discussione in sede cautelare del ricorso per l’annullamento del provvedimento di approvazione del modello di autodichiarazione sugli aiuti di Stato da parte dell’Agenzia delle Entrate, modificando la decisione presa lo scorso 8 giugno, di fissare la camera di consiglio per il giorno 5 luglio. La trattazione avverrà pertanto il prossimo 21 giugno, prima della scadenza del 30 giugno, stabilita per la presentazione delle autodichiarazioni.

Nel provvedimento, datato 9 giugno, il Presidente della Sezione Seconda Ter ha ritenuto che le ragioni addotte a supporto dell’istanza di anticipazione della data di camera di consiglio fossero, alla luce delle ragioni rappresentate dagli istanti, meritevoli di favorevole apprezzamento e, “in via assolutamente eccezionale”, ha accolto la richiesta.

A questo punto, non rimane che attendere il 21 giugno, auspicando una decisione favorevole del Tar sull’annullamento e la conseguente revisione generale, da parte della PA, del modello in questione, rispetto alle esigenze di semplificazione a cui il ricorso fa specifico riferimento.

AIDC – ANC –  SIC – UNAGRACO – UNGDCEC

CS_Cong_13.06.22_TAR

 CS 13.06.2022 | CU 2022 SBAGLIATE, L’INPS SCARICA LE CONSEGUENZE DEI SUOI ERRORI SULLE SPALLE DEI CITTADINI

COMUNICATO STAMPA

 CU 2022 SBAGLIATE 

L’INPS SCARICA LE CONSEGUENZE DEI SUOI ERRORI SULLE SPALLE DEI CITTADINI

Roma, 13 giugno 2022

Immancabile, anche quest’anno, l’appuntamento con le CU sbagliate dell’Inps da parte di tanti e sfortunati contribuenti che proprio in questi giorni stanno ricevendo dall’Istituto la comunicazione della mancata correttezza dei dati fiscali e delle somme riportate nelle precedenti CU e della conseguente necessità di acquisire le certificazioni rettificate per i relativi obblighi dichiarativi.

“Questa situazione – afferma Marco Cuchel Presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti – nell’indifferenza generale si ripete come se nulla fosse, senza una comunicazione ufficiale da parte dell’istituto, che si limita, come abitualmente accade, ad informare in modo scarno i diretti interessati senza fare il minimo accenno ai disagi che le rettifiche comportano, e senza poi che ci sia da parte dei suoi vertici una qualche assunzione di responsabilità.”.

Le conseguenze delle CU errate sono molteplici e non di poco conto, ma evidentemente l’Inps le ignora o comunque preferisce farlo: oneri esclusivamente a carico del cittadino, dichiarazione precompilata non allineata ai nuovi importi, disagi e aggravio di costi per la ripresentazione della dichiarazione, violazione del principio di legittimo affidamento riguardante il perimento degli atti della PA, entro il quale il cittadino dovrebbe essere indenne da conseguenze di qualsiasi natura.

“Naturalmente ad essere ignorato – sottolinea il Presidente Cuchel – è anche il lavoro dei professionisti intermediari, i quali si trovano costretti, per riparare agli errori dell’Inps, a riaprire e rettificare dichiarazioni già trasmesse, come se il loro lavoro non fosse già sufficientemente pressato dal peso degli innumerevoli adempimenti previsti.”.

“Questo comportamento non è accettabile – conclude Cuchel – e cittadini e professionisti non devono essere costretti a subirlo ancora, sarebbe opportuno ci fosse un agire diverso che prevedesse anche per la Pubblica Amministrazione, così come accade per tutti i cittadini, l’obbligo di rispondere degli errori commessi.”.

ANC – Comunicazione

CS 13.06.2022 – CU errate Inps

CS CONGIUNTO 07.06.2022 – AIUTI DI STATO: IL RICORSO AL TAR DELLE ASSOCIAZIONI E DEI COMMERCIALISTI ITALIANI

COMUNICATO STAMPA

 

AIUTI DI STATO: IL RICORSO AL TAR DELLE ASSOCIAZIONI E DEI COMMERCIALISTI ITALIANI

Roma, 07 giugno 2022

È stato presentato oggi il ricorso presso il TAR del Lazio contro l’Agenzia delle Entrate per l’annullamento del provvedimento con il quale è stato approvato il modello di “Dichiarazione sostitutiva di atto notorio del Temporary Framework per le misure di aiuto e sostegno all’economia nell’emergenza epidemiologica da covid-19 (c.d. Aiuti di Stato)”, in scadenza il 30/06/2022.

Il ricorso è stato promosso dalle Associazioni AIDC, ANC, SIC, UNAGRACO, UNGDCEC, nelle persone dei rispettivi Presidenti, ai quali si sono aggiunti numerosi colleghi da tutto il territorio nazionale, i quali hanno agito in proprio e come amministratori di società.

Secondo i ricorrenti, l’adempimento presenta evidenti elementi di illegittimità, in quanto L’Agenzia delle Entrate, in aperto contrasto con le norme dello Statuto dei Diritti del Contribuente (art. 6, comma 4, legge 212/2000), richiede la comunicazione di dati che sono già nella sua disponibilità, esponendo anche il dichiarante al rischio di errori e conseguenti sanzioni civili e penali. Inoltre, detto provvedimento, delinea un quadro nel quale si scorgono i profili di un eccesso di potere e di travisamento della delega ministeriale da parte dell’Agenzia delle Entrate la quale, non attenendosi alla richiesta del MEF di una dichiarazione sintetica attestante il non superamento dei massimali, richiede la compilazione di un modello di 8 pagine.

In ogni caso, la scadenza stabilita del 30 giugno è illogica, in ragione del fatto che i dati da riportare nel modello di autodichiarazione sono quelli relativi agli aiuti ricevuti dal 1° marzo 2020 al 30 giugno 2022, un arco temporale, quindi, che si conclude il giorno stesso della scadenza, in palese violazione dello Statuto dei Diritti del Contribuente.

Il ricorso evidenzia infatti come il contribuente subisca un aggravio procedimentale inutile e dalle modalità articolate e complesse che richiedono il supporto di un professionista e che sono ad alta probabilità di errore.

I ricorrenti, considerati i tempi stretti della scadenza del 30 giugno, e la non sussistenza di “reale e concreta esigenza che possa giustificare di gravare in misura così rilevante sul contribuente, imponendo degli adempimenti particolarmente complessi e delle scadenze immediate” hanno richiesto la misura della sospensiva del provvedimento.

Il ricorso si va ad aggiungere all’azione svolta sempre dalle Associazioni nel maggio scorso, presso i Garanti del Contribuente regionali, affinché gli stessi si attivino nei confronti dell’Agenzia per chiedere ragione di questa palese violazione dei diritti.

AIDC – ANC –  SIC – UNAGRACO – UNGDCEC

CS congiunto 07.06.2022 Ricorso Aiuti di Stato

 

Articolo Presidente ANC – Quando il Commercialista è libero di ammalarsi

Di seguito pubblichiamo l’articolo a firma del Presidente ANC pubblicato sulla rivista bimestrale Noi & il lavoro del Gruppo ODCEC Area Lavoro.

di Marco Cuchel*

Il 2021, secondo anno pandemico, è stato un periodo molto impegnativo e stressante per la categoria. Svolgere la nostra professione è stata una vera e propria corsa ad ostacoli, nella quale molti di noi, purtroppo, sono rimasti indietro ed altri non ce l’hanno fatta. È a loro che deve andare il nostro primo pensiero quando volgiamo lo sguardo al raggiungimento di uno dei nostri grandi obiettivi e cioè all’introduzione, nell’ambito della legge di stabilità 2022, della norma sullo slittamento degli adempimenti in capo al professionista in caso di malattia o infortunio grave, senza che questo comporti conseguenze per il cliente. Per più di vent’anni abbiamo condotto questa battaglia con grande determinazione, nonostante lo scetticismo di molti.

Dopo sette  disegni  di  legge  in  Parlamento, emendamenti proposti, audizioni, incontri, comunicati, conferenze stampa e decine di convegni sul tema, il risultato è finalmente arrivato, anche grazie ad interlocutori attenti in Parlamento, come il Sen. De Bertoldi, il quale essendo anche un nostro collega, ha ben presente cosa voglia dire ammalarsi quando si ha la responsabilità delle scadenze dei clienti. Ora l’impegno dell’Associazione è di rendere consapevoli tutti e centodiciottomila colleghi che finalmente hanno questo strumento e possono utilizzarlo… Continua a leggere

CS ANC-CONFIMI 31.05.2022 | NUOVO ESTEROMETRO, TEMPISTICA INADEGUATA

ANC – CONFIMI INDUSTRIA

 Nota congiunta

NUOVO ESTEROMETRO, TEMPISTICA INADEGUATA

L’87% degli operatori dichiara che non sarà in grado di rispettare i nuovi termini

Roma, 31/05/2022. Le precompilate Iva sperimentali sono considerate utili, al momento, da meno del 2% degli operatori mentre le scadenze del nuovo esterometro, al debutto fra un mese, nella gestione degli acquisti da non residenti, saranno problematiche per l’87% degli operatori. Lo rileva il sondaggio realizzato nel corso del mese di maggio da ANC e Confimi su un campione di circa 900 imprese e professionisti. Quasi il 70% ha già aggiornato i software per il nuovo esterometro ma solo 18% sta già utilizzando le nuove modalità imposte, come obbligo, dalla legge di bilancio 2021 con effetto per le operazioni effettuate da luglio 2022 (specifiche tecniche 1.7) ancorché, di fatto, fossero già utilizzabili facoltativamente (versione 1.6) fin da ottobre 2020. Per i 46% dei contribuenti l’aggiornamento del software è compreso nel canone annuo mentre gli altri hanno dovuto sostenere un costo aggiuntivo.

La criticità principale riguarda la gestione degli acquisti da non residenti ed è avvertita dall’87% del campione. La preoccupazione scende, invece, al 50% con riferimento alle operazioni attive; una buona parte delle aziende, infatti, già da tempo adotta facoltativamente la fatturazione elettronica attiva (evitando l’esteromentro) anche verso i non residenti ancorché 1/3 sia rallentato in tale scelta quando si tratta di fatture da emettere in valuta estera. La criticità per gli acquisti è in particolare dovuta dalla nuova tempistica. Lo pensa non solo la grande maggioranza (77%) di chi considera critica la novità (87% cit) ma anche la metà (cioè il 4%) di chi considera invece positivamente l’evoluzione (8% del totale). Solo il 5% dichiara di ritenere invece operativamente irrilevanti l’impatto delle novità (percentuale decisamente contenuta rispetto al lato attivo dove il 37% si dichiara invece non particolarmente preoccupato).

Sarà l’ennesima estate da incubo, evidenzia Marco Cuchel, Presidente dell’ANC nazionale, quella che i professionisti dovranno affrontare: dal prossimo 1° luglio oltre all’estensione della fatturazione elettronica ai forfetari over 25.000 euro e per le operazioni da/verso San Marino, partiranno anche novità ad impatto generalizzato (ordinari e forfetari compresi) legate al nuovo esterometro. Tralasciando i dubbi su cui si attendono chiarimenti, il problema, sottolinea Cuchel, “non è il metodo, ossia che il formato diventi lo stesso della FE, ma sono le scadenze a flusso continuo e troppo stringenti rispetto a tempistiche che, nella migliore delle ipotesi, vanno gestite entro il 15 di ogni mese ma in taluni casi anche entro 12 giorni”. Si tratta di scadenze indubbiamente inadeguate rispetto all’operatività di studi e aziende, come evidenzia chiaramente il sondaggio.

Come sistema Confimi Industria, sottolinea Flavio Lorenzin, Vicepresidente con delega alla semplificazione e ai rapporti con la PA, “non siamo contrari al processo in corso, ma non può definirsi semplificazione quella che porta ad una drastica riduzione delle tempistiche per gli operatori”. Ricordiamo che la totalità delle microimprese affida la tenuta della contabilità al professionista di fiducia o alla propria associazione e la quasi totalità delle altre piccole e medie imprese, anche se la tengono in proprio, dispongono in amministrazione, ben che vada, di una o due persone che entro il giorno 15 devono occuparsi di svariati adempimenti. Servono pertanto soluzioni di equilibrio fra esigenze dell’AdE e le difficoltà degli operatori.

A tal riguardo, le due associazioni, nei giorni scorsi, sono tornare a suggerire al Parlamento la ricerca di soluzioni maggiormente distensive. Proroghe o soluzioni che dovrebbero quantomeno rassicurare sul fatto che i tutt’altro che improbabili invii tardivi saranno considerati alla stregua di violazioni meramente formali laddove gli operatori abbiano rispettato i rituali termini di annotazione e liquidazione dell’Iva.

 ANC Comunicazione

Ufficio stampa Confimi Industria

 Allegati

Sondaggio maggio 2022 nuovo esterometro | Proposte ANC e Confimi Industria 2

Confimi Industria e ANC_nuovo esterometro, tempistica inadeguata_310522

Allegato1_Confimi Industria e ANC_nuovo esterometro, tempistica inadeguata_310522-2Allegato2_ Confimi Industria e ANC_nuovo esterometro, tempistica inadeguata_310522