Errori sui Modelli precompilati 730/2024 – Comunicato stampa ANC

COMUNICATO STAMPA

Tre milioni di Dichiarazioni 730 precompilate errate: cosa dobbiamo ancora attendere per chiamarlo fallimento?

 

Roma, 27 maggio 2024

Da tutto il territorio nazionale giungono numerose segnalazioni di dichiarazioni precompilate trasmesse, di cui l’Agenzia delle Entrate chiede la rettifica. Fonti CISL confermano che più di 3 milioni di modelli 730 precompilati messi a disposizione dei contribuenti risultano errati. L’Agenzia delle entrate sta notificando la cosa ai contribuenti interessati, tramite comunicazione nell’area riservata del cittadino.

Ancora una volta assistiamo alla smentita fattuale dei proclami che attribuiscono pieno successo all’operazione Precompilate, che sembrava essere il punto di svolta della semplificazione fiscale, nonché il primo passo per l’automatizzazione totale del sistema dei dichiarativi (cittadini, imprese, professionisti)” dichiara il Presidente ANC Marco Cuchel “Ci chiediamo cosa ne sarà di quei contribuenti che già hanno provveduto alla trasmissione: dovranno naturalmente farsi carico di provvedere a trasmettere una dichiarazione integrativa, con conseguente disagio e aggravio di costi. Da tempo ANC chiede che all’assunzione di responsabilità in caso di errore, l’Amministrazione prenda su di sé il maggior costo pagato dal cittadino”

“E poi” conclude Cuchel “oltre a manifestare l’esigenza di un sereno esame su costi e benefici di diverse stagioni di precompilate, anche questo da noi sempre richiesto, riteniamo che, da parte dell’Agenzia, non procedere con una comunicazione pubblica di questa nuova  défaillance, ma scegliere la sottotraccia delle notifiche ai singoli interessati, quando gli interessati sono più di 3 milioni, sia un segnale della consapevolezza di un sistema strutturalmente e colpevolmente fragile

 

CS 27.05.2024 Precompilate errate

ANC Comunicazione

Blocco cessione crediti edilizi – Conferenza Stampa in Senato

Domani 28 maggio, alle ore 12:00, conferenza stampa presso la Sala Caduti di Nassirya organizzata dal Sen. Luigi Nave (Commissione industria, commercio, turismo e agricoltura)  sul tema del blocco della cessione dei crediti edilizi. Interverranno, oltre al Sen Nave, il Sost. Procuratore Fulvio Baldi, Marco Cuchel Presidente ANC, Francesco Cacciola Presidente Osservatorio sul debito con banche e  finanziarie e l’Avv. Marco Greggio giurista d’impresa.

Modera: Paolo Corsini – Direttore Approfondimento RAI

Diretta dell’evento su webtv.senato.it

 

Scarica qui il programma della Conferenza Stampa

 

Riforma Ordinamento della Professione – La bozza del CNDCEC e le proposte dei Colleghi

Care Colleghe, Cari Colleghi,

il Consiglio Nazionale ha elaborato di recente una bozza per l’aggiornamento e la revisione del D.lgs 139/2005 .

L’ANC, come sempre, ritiene fondamentale il coinvolgimento dei Colleghi e l’utilizzo degli strumenti di democrazia partecipativa. Vi invitiamo pertanto a prendere visione di tale documento e a far pervenire le vostre osservazioni all’indirizzo segreteria@ancnazionale.it entro il 27 maggio 2024.  ANC, in ossequio al proprio mandato statutario, procederà ad una sintesi dei contributi pervenuti e provvederà a veicolarla ai nostri vertici istituzionali.

Pur nella consapevolezza delle difficoltà legate ai ritmi della nostra vita professionale, siamo certi che non mancherete di dedicare del tempo a quella che a tutti gli effetti, è la nostra “carta costituzionale”.

Attendiamo quindi le vostre osservazioni, con l’impegno da parte nostra che ogni contributo sarà preso in considerazione.

Un cordiale saluto.

Marco Cuchel – Presidente ANC

MODIFICHE ORDINAMENTO PROFESSIONALE_CN

 

 

Comunicato Stampa ANC – DL 39/2024 – Urgente riconsiderare la remissione in bonis

Comunicato stampa

DL 39/2024 – Urgente riconsiderare la remissione in bonis

Roma, 13 maggio 2024. Tra gli emendamenti presentati dal Governo al Decreto-legge n. 39, entrato in vigore lo scorso 30 marzo 2024, non sembra esserci spazio per la remissione in bonis relativa alle comunicazioni dell’opzione ex art 121 dl 34/2020.

L’auspicio” dichiara il Presidente ANC Marco Cuchel “era che in questa fase fossero introdotte delle modifiche al citato decreto che consentissero di reintrodurre la remissione in bonis per gli interventi per i quali la comunicazione è stata trasmessa all’Agenzia delle Entrate con errori od omissioni”

“A tal proposito, ricordiamo” continua Cuchel “che il DL 39/2024 aveva definitivamente bloccato tale facoltà: è scaduto infatti il 4 aprile 2024 il termine per l’invio delle comunicazioni inerenti sconto in fattura e cessione del credito relative alle spese sostenute nell’anno d’imposta 2023”.

Fermo restando che in considerazione dell’aggravio generato sui conti pubblici, non può essere posto in contestazione lo stop imposto al superbonus, risulta incomprensibile la presa di posizione del Ministro sulla remissione in bonis in relazione alle comunicazioni di cessione e, nello specifico, l’attuale impossibilità per i contribuenti che hanno commesso errori nelle comunicazioni di cessione trasmesse a marzo e aprile 2024 di rimediare a detti errori tramite questo strumento.

In particolare, si potrebbe ipotizzare la riapertura dei termini per la remissione in bonis per  consentire a coloro che hanno già inviato le comunicazioni di cessione al fine di consentire la correzione di errori quali, ad esempio, il codice identificativo della tipologia di intervento, i codici fiscali di cedente e cessionario ecc, senza modificare    “l’importo della spesa” e “l’importo della detrazione”. Ciò, peraltro, non genererebbe conseguenze sui conti pubblici.

Auspichiamo un cambiamento di rotta in tal senso” conclude Cuchel “che permetterebbe ai colleghi di tutta Italia, che a pochi giorni dalla scadenza hanno subito l’ennesima modifica normativa in materia, di rettificare eventuali comunicazioni non corrette, ponendo rimedio a  errori sostanziali ma che non impattano sul bilancio dello stato, oggi rettificabili solo con l’invio di una nuova comunicazione, non essendo percorribile la strada della correzione degli errori formali prevista dalla circolare dell’Agenzia delle entrate n. 33/E del 2022”.

ANC Comunicazione

 

CS 13.05.2024_Remissione in bonis

CS 29.04.2024 | Nuovo Codice Deontologico dei Commercialisti e degli Esperti Contabili, ANC deposita il suo ricorso al TAR

Comunicato stampa

 Nuovo Codice Deontologico dei Commercialisti e degli Esperti Contabili

ANC deposita il suo ricorso al TAR

Roma, 29 aprile 2024

“Lo consideriamo un atto dovuto nei confronti della categoria, anche in ossequio a quanto previsto dal nostro Statuto” dichiara Marco Cuchel, presidente dell’ANC, all’indomani del deposito del ricorso presso il TAR del Lazio contro il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili per l’annullamento della delibera di approvazione del nuovo Codice deontologico, criticandone il metodo oltre che il merito.

Dopo aver esperito tutti i tentativi possibili per modificare il testo della bozza, messa in consultazione dal Consiglio Nazionale per un tempo troppo esiguo, insufficiente a rendere i colleghi consapevoli dei contenuti del documento e a stimolare il necessario dibattito all’interno della categoria” prosegue Cuchel “e dopo aver inoltrato i nostri rilievi, il testo è stato approvato con alcune modifiche, non sostanziali. Permane, quindi, una serie di criticità che a nostro avviso non possono essere ignorate, poiché rischiano di compromettere seriamente l’attività di tutti noi iscritti, oltre a minare i principi fondativi della nostra professione”.

L’Associazione ha ritenuto necessario ricorrere al TAR, denunciando varie criticità; in particolare le forti limitazioni che il nuovo codice impone in termini di comunicazione con la potenziale clientela, già disciplinata da norme di natura superiore.

Un altro punto oggetto di rilievo è la riduzione della libertà di critica e l’eccessivo arbitrio consegnato ai Consigli di disciplina, nel ravvisare comportamenti lesivi e ricondurli alla violazione delle norme.

Si contesta, inoltre, l’illegittima ingerenza del Consiglio Nazionale nella libertà degli iscritti di determinare i compensi per la propria clientela non soggetta all’equo compenso, in assenza di limiti stabiliti dalla legge.

“Ci auguriamo” conclude Cuchel “che questa vicenda possa concludersi a breve e che vi sia una redde rationem da parte di chi, forse, ha sottovalutato la nostra attenzione e la nostra determinazione”.

 ANC Comunicazione

CS 29.04.2024 – Ricorso TAR di ANC