CASSE DI PREVIDENZA: ENTI PUBBLICI SENZA SOLDI PUBBLICI

Roma, 3 dicembre 2012

La sentenza n. 6014 del 28 novembre 2012 del Consiglio di Stato, che equipara le Casse previdenziali private ad Enti Pubblici, lascia nello sconcerto i professionisti iscritti.

Ci si chiede come si possa concepire che un ente pubblico viva esclusivamente di contributi privati, sia gestito in piena autonomia e non riceva alcun finanziamento da parte dello Stato o di altro Ente.

Riuscire a trovare una ragione plausibile alla decisione del Consiglio di Stato, che non sia unicamente il tentativo, neanche troppo celato, di appropriarsi di risorse che allo Stato non competono, appare francamente difficile.

Se la situazione economica del Paese impone di attuare ogni possibile sforzo per risollevare le finanze pubbliche, ciò non significa che si possa stravolgere in questo modo la natura giuridica degli enti previdenziali privati, colpendo in modo grave e ingiustificato la loro autonomia.

La prima conseguenza di questo assurdo castello giuridico sarà quella della legittimità del prelievo da parte dello Stato derivante dalle nuove norme in materia di spending review.

Non solo: in un diabolico effetto domino si rischia lo stravolgimento della gestione del patrimonio immobiliare, dei rapporti contrattuali intrattenuti con fornitori e consulenti e della gestione del personale.

L’ANC porterà avanti, nelle sedi opportune, il suo impegno a tutela degli iscritti, agendo anche a supporto dell’azione che le Casse e la Confederazione di riferimento (Adepp) sapranno porre in essere.

ANC – Comunicazione

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