COMUNICATO STAMPA

STATUTO DEL CONTRIBUENTE

RIFERIMENTO INTERNAZIONALE IGNORATO IN PATRIA

Roma, 15 maggio 2013

Sulla pubblicazione FiscoOggi.it del 13 maggio scorso apprendiamo che tre associazioni internazionali di operatori e professionisti economici hanno elaborato una preliminare bozza di una Carta del contribuente che possa trovare applicazione a livello globale.

Il modello di riferimento è certamente quello italiano, in quanto la legge del 27 luglio 2000 n. 212, meglio conosciuta come Statuto del Contribuente, costituisce un avanzatissimo esempio di corpus di norme a garanzia dei cittadini e a difesa della certezza del diritto.

Avremmo quindi, come cittadini di questo paese, di che essere orgogliosi nel rappresentare, per una volta, un faro nell’applicazione dei principi della civiltà giuridica e nel corretto svolgimento dei rapporti tra Stato e Cittadino.

Purtroppo, non riusciamo a gioire più di tanto di questo primato, se consideriamo come e quanto lo Statuto del Contribuente in Italia sia inesorabilmente disatteso, se non calpestato, nei suoi sacrosanti principi.

Sarebbe forse il momento, prima che lo Statuto del Contribuente, nella sua forma internazionalmente riconosciuta, veda la luce, di restituire alla legge 212 del 2000 la sua dignità e, anzi, di farla salire di grado, elevandola finalmente a norma di rango costituzionale, considerando anche le diverse proposte di legge che in tal senso giacciono in Parlamento.

Proprio rispetto a tale opportunità, l’Associazione Nazionale Commercialisti e la Fondazione Commercialistitaliani da tempo sostengono l’esigenza dell’elevazione a norma di rango costituzionale della legge 212, la prima già in sede di audizione presso la Commissione Finanze del Senato del 18 luglio 2007, sul tema dei rapporti Fisco-Contribuente e sull’attuazione dello Statuto del Contribuente, la seconda in occasione dell’audizione dell’8 novembre 2011, sempre presso la Commissione Finanze del Senato, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla riforma fiscale.

Sul doveroso rispetto e sull’applicazione delle norme dello Statuto del Contribuente l’ANC e la Fondazione intendono richiamare l’attenzione delle Istituzioni affinché non siano più consentite deroghe.

Marco Cuchel – Presidente  ANC                          Michele Cinini – Presidente F.CI.

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