COMUNICATO STAMPA

Riforma dell’Ordinamento e voci di proroga: urge chiarezza sull’incontro del 15 luglio

Roma, 11 luglio 2025

Secondo fonti attendibili, il prossimo 15 luglio è previsto un incontro tra il presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, Elbano de Nuccio, e rappresentanti del Governo. Non si tratterebbe soltanto di un confronto sulla riforma del D.Lgs. 139/2005, ma soprattutto di una possibile richiesta di proroga dell’attuale mandato del Consiglio Nazionale.

Il nostro auspicio è che tali informazioni non abbiano alcuna fondatezza, se confermate, infatti, rappresenterebbero una contraddizione palese rispetto a quanto dichiarato, in più occasioni, dallo stesso presidente de Nuccio, dagli Stati Generali fino all’ultima Assemblea dei Presidenti degli Ordini territoriali, in cui ha assicurato che il mandato in corso si concluderà nei termini previsti dalla legge.

A rafforzare questa posizione, c’è quanto emerso proprio ieri durante l’Assemblea dei Presidenti: la volontà, netta e condivisa, di andare al voto in tempi brevi. È un messaggio inequivocabile, che va ascoltato e rispettato. Non può essere aggirato con scorciatoie istituzionali né messo in discussione da iniziative poco trasparenti.

Per queste ragioni, riteniamo doverosa una smentita pubblica e immediata da parte dei protagonisti dell’incontro.

Da parte di chi, solo poche settimane fa, dichiarava di avere il consenso della maggioranza assoluta della categoria, risulterebbe incomprensibile l’urgenza di una richiesta di proroga.

Sarebbe, inoltre, grave se il Governo decidesse di assecondare chi oggi, con una richiesta di prolungamento del proprio mandato, dimostrerebbe platealmente di aver perso il sostegno necessario a rappresentare con piena legittimità l’intera categoria.

ANC intende ribadire con fermezza che ogni ipotesi di proroga, tanto più se discussa informalmente e senza il coinvolgimento della base, è da respingere in modo categorico.

Vogliamo credere che tutto ciò di cui siamo venuti a conoscenza sia totalmente infondato.

Chiediamo però chiarezza, nulla di più di quanto è dovuto.

Il rispetto delle regole non è un dettaglio formale: è il fondamento della fiducia nella rappresentanza.

I mandati si rinnovano nel confronto democratico, senza ricorrere a scorciatoie.

Una professione che ogni giorno chiede legalità ai cittadini, non può permettersi zone d’ombra al proprio interno.

La categoria merita rispetto, e il rispetto comincia dalla verità.

ANC Comunicazione

CS 11.07.2025_Riforma Ordinamento

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