COMUNICATO STAMPA
MEDIAZIONE TRIBUTARIA
LA TERZIETA’ E’ UN PRINCIPIO INDEROGABILE
Roma, 20 aprile 2017
Il decreto sulla manovra correttiva interviene anche sulla mediazione tributaria, la cui operatività, stando al testo non ancora ufficiale, viene ulteriormente ampliata con l’innalzamento del valore delle controversie dagli attuali 20 mila ai 50 mila euro.
Introdotto con il D.L. 98 del 2011, convertito in Legge n. 111 del 15.07.2011, questo strumento deflativo del contenzioso è stato già oggetto di intervento normativo, con il Dlgs 156/2015, che ne ha previsto l’allargamento a tutte le tipologie di tributi.
Rispetto al tema di questo specifico strumento deflativo del contenzioso tributario, l’Associazione Nazionale Commercialisti, premesso che riconosce la bontà dell’istituto e le sue potenzialità nell’ambito di un assetto normativo più efficace, ha sempre evidenziato l’imprescindibile centralità dell’autonomia del soggetto preposto alla gestione delle controversie e quindi del principio di terzietà.
E’ naturale – afferma il Presidente dell’ANC Marco Cuchel – che il Legislatore si adoperi per potenziare strumenti alternativi alla tutela giurisdizionale nella risoluzione delle controversie, tuttavia, è molto difficile credere che la mediazione tributaria, così come oggi strutturata, possa essere uno strumento in grado di assolvere, con piena efficacia, la sua funzione.
Questo istituto, nell’interesse generale della collettività, ha l’obiettivo di contribuire a contenere il numero dei contenziosi e a favorire l’attuazione di una procedura agile per la definizione delle liti di natura tributaria, che dovrebbe essere improntata alla rapidità, semplicità ed economicità e quindi….. CONTINUA
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Italia Oggi 21.04.2017 – Mediazione tributaria