COMUNICATO STAMPA
CONTRASTO ALL’EVASIONE E PRIVACY
LE PRESCRIZIONI DEL GARANTE IMPARTITE ALL’AGENZIA DELLE ENTRATE
Roma, 3 ottobre 2022
In merito alla valutazione di impatto sulla protezione dei dati relativa al trattamento di analisi dei rischi e dei fenomeni evasivi/elusivi, mediante l’utilizzo dei dati presenti nell’archivio dei rapporti finanziari e l’incrocio degli stessi con le altre banche dati a disposizione dell’Agenzia delle Entrate, si è espresso nuovamente il Garante per la protezione dei dati personali, con il provvedimento 276 del 30 luglio 2022, reso noto in questi giorni, stabilendo le condizioni che l’Agenzia è chiamata a rispettare per scongiurare i rischi di un utilizzo improprio dei dati dei cittadini contribuenti, con la conseguente violazione dei loro diritti.
Va bene dunque incrociare le informazioni provenienti dalle diverse banche dati nell’azione di contrasto all’evasione a patto però di rispettare determinate condizioni nell’ambito dei trattamenti delle informazioni. Tra le condizioni poste dal Garante spiccano in particolare l’adozione da parte dell’Agenzia di efficaci tecniche di pseudonimizzazione, attualmente ritenuta non pienamente adeguata, e l’adozione di misure idonee ad impedire l’utilizzo dei dati relativi ai consumatori finali presenti nelle fatture elettroniche, anche in considerazione del fatto che il cedente/prestatore non ha l’obbligo di identificare il cessionario/committente.
“Nonostante – spiega Marco Cuchel Presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti – il Garante abbia da tempo evidenziato criticità nel trattamento delle informazioni dei contribuenti da parte dell’Amministrazione finanziaria in materia di fatturazione elettronica e non solo, delineando il perimetro delle necessarie azioni di prevenzione da attuare, non sembra che l’Agenzia delle Entrate, almeno fino ad oggi, si sia adoperata fattivamente per adempiere alle prescrizioni ricevute, o che comunque sia riuscita a farlo efficacemente.”.
Nel suo provvedimento, dello scorso mese di luglio, il Garante per la protezione dei dati personali torna dunque a richiamare l’attenzione sull’importanza e l’urgenza di garantire azioni e strumenti efficaci nel gestire la mole di informazioni di cui l’Agenzia delle Entrate dispone.
“Quest’ultimo provvedimento dell’autorità – conclude il Presidente Cuchel – ribadisce un concetto sostanziale, che da sempre è evidenziato dall’Associazione Nazionale Commercialisti, ossia che le finalità che appartengono all’Amministrazione finanziaria e che sono certamente nell’interesse della collettività non possono compromettere in alcun modo il rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali dei cittadini contribuenti.”.
ANC Comunicazione