Lettera Aperta per riorganizzazione calendario degli adempimenti fiscali e proroga scadenza trasmissione telematica del modello 770/2012

Al Ministro dell’Economia e delle Finanze
Sen. Prof. Mario Monti

Al Direttore dell’Agenzia delle Entrate
Dott. Attilio Befera

Loro Sedi

Per i professionisti economico-contabili del nostro Paese il mese di luglio è decisamente un mese rovente, non certo dal punto di vista metereologico bensì sul piano lavorativo, trattandosi di un periodo rispetto al quale il calendario degli adempimenti fiscali da espletare è particolarmente fitto.

Come ogni anno, in questi giorni, per i cittadini contribuenti si susseguono le scadenze da rispettare e per i professionisti intermediari il carico di lavoro, che quotidianamente sono chiamati ad affrontare, si appesantisce ulteriormente, diventando oltremodo difficile da sostenere.

In un quadro simile che evidentemente costringe i commercialisti ad operare in condizioni di stress e di disagio, la richiesta di proroga delle scadenze ha sempre rappresentato una sorta di ancora di salvataggio; è del tutto evidente però che la proroga non può essere la soluzione, se non per rispondere ad una emergenza contingente. Ciò che occorre realmente è mettere in atto una riforma organica e funzionale del sistema fiscale, prevedendo una riorganizzazione del calendario e del numero degli adempimenti nei confronti del Fisco.

L ’ Associazione    Nazionale    Commercialisti    chiede    che    le    Autorità    preposte    si adoperino con urgenza per la definizione di un nuovo assetto delle scadenze fiscali, che tenga nella giusta considerazione il lavoro svolto dai professionisti intermediari nell’interesse dei cittadini contribuenti e della stessa Amministrazione Finanziaria.

L’ANC attende fiduciosa la possibilità di addivenire ad un riassetto del sistema fiscale e si
mette naturalmente a disposizione per un possibile confronto in ordine alla Riforma
Fiscale, presto oggetto del dibattito parlamentare. Tuttavia, l’Associazione è altresì consapevole che per far fronte all’attuale situazione, lo strumento al quale dover
necessariamente fare ricorso è ancora una volta la proroga.

La consueta corsa ad ostacoli da parte dei professionisti intermediari, per riuscire a dare seguito agli adempimenti in calendario, anche quest’anno non è venuta meno: dopo l’introduzione dell’Imu con tutte le sue ripercussioni sul piano operativo, si è registrato il rilascio tardivo dell’applicazione Gerico per la determinazione degli studi di settore, disponibile solamente da pochi giorni.

A tale situazione si aggiunge la scadenza relativa alla presentazione della dichiarazione modello 770, da effettuarsi entro il prossimo 31 luglio, per la quale si profila evidentemente l’opportunità di una proroga.

L’Associazione Nazionale Commercialisti, infatti, chiede che per la trasmissione della dichiarazione modello 770 sia disposto con urgenza un provvedimento di proroga al 30 settembre 2012, contestualmente all’invio del modello Unico, in virtù anche del fatto che la suddetta proroga, considerata la tipologia della dichiarazione, non comporterebbe per l’Amministrazione Finanziaria alcuna ripercussione sotto il profilo del gettito erariale e dell’accertamento.

Con osservanza.

Roma, 3 luglio 2012

  Il Presidente

                                                                                          Dott. Marco Cuchel

 

 

 


Lettera aperta dell’Anc al Ministro dell’Economia e delle Finanze e al Direttore dell’Agenzia delle Entrate

Roma, 3 luglio 2012

Il Presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti Marco Cuchel ha inviato oggi una lettera aperta al Ministro dell’Economia e delle Finanze e al Direttore dell’Agenzia delle Entrate per richiamare l’attenzione sulla questione del calendario degli adempimenti fiscali, particolarmente fitto nel mese di luglio, e sulla condizione in cui si trovano i professionisti economico-contabili.

“Come ogni anno, in questi giorni – scrive il Presidente Cuchel – per i cittadini contribuenti si susseguono le scadenze da rispettare e per i professionisti intermediari il carico di lavoro, che quotidianamente sono chiamati ad affrontare, si appesantisce ulteriormente, diventando oltremodo difficile da sostenere”.

Nell’evidenziare come la proroga delle scadenze non possa rappresentare la soluzione ma solamente una risposta possibile per far fronte ad una emergenza contingente, l’ANC sostiene la necessità di mettere in atto una riforma organica e funzionale del sistema fiscale, prevedendo una riorganizzazione del calendario e del numero degli adempimenti nei confronti del Fisco. Alla luce di questo, l’Associazione chiede che le Autorità preposte si adoperino con urgenza per la definizione di un nuovo assetto delle scadenze fiscali, che tenga nella giusta considerazione il lavoro svolto dai professionisti intermediari nell’interesse dei cittadini contribuenti e della stessa Amministrazione Finanziaria.

“La consueta corsa ad ostacoli da parte dei professionisti intermediari – afferma il Presidente Cuchel – per riuscire a dare seguito agli adempimenti in calendario, anche quest’anno non è venuta meno: dopo l’introduzione dell’Imu con tutte le sue ripercussioni sul piano operativo, si è registrato il rilascio tardivo dell’applicazione Gerico per la determinazione degli studi di settore, disponibile solamente da pochi giorni”.

“A tale situazione – prosegue il Presidente – si aggiunge la scadenza relativa alla presentazione della dichiarazione modello 770, da effettuarsi entro il prossimo 31 luglio, per la quale si profila evidentemente l’opportunità di una proroga”.

Per la trasmissione della dichiarazione modello 770, infatti, l’ANC avanza la richiesta di un provvedimento urgente di proroga al 30 settembre 2012, contestualmente all’invio del modello Unico, “in virtù anche del fatto – conclude il Presidente – che la suddetta proroga, considerata la tipologia della dichiarazione, non comporterebbe per l’Amministrazione Finanziaria alcuna ripercussione sotto il profilo del gettito erariale e dell’accertamento”.

 

Dismissioni case. “Chiederemo incontro a sindaco e prefetto di Roma”

ROMA – “Chiederemo un incontro con il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro e con il sindaco Gianni Alemanno per discutere delle azioni di dismissione del patrimonio immobiliare degli Enti di previdenza privatizzati, che sono da tempo oggetto di una costante denigrazione e disinformazione”. Lo scrivono, in una nota congiunta, Raffaele Marcello, presidente Unagraco – Unione nazionale commercialisti ed esperti contabili, e Marco Cuchel, numero uno Anc – Associazione nazionale commercialisti.
“Il patrimonio destinato ad essere venduto, infatti, servirà in futuro per pagare le pensioni degli iscritti alle diverse Casse di previdenza oggi impegnate in operazioni di dismissione. Per questo motivo – hanno continuato – va preservato e ben gestito”. “Oltre alle esigenze e necessità degli inquilini, è doveroso che siano tutelati anche i patrimoni degli Enti e quindi le prestazioni previdenziali dei circa 30mila iscritti alla Cassa nazionale di previdenza dei ragionieri, uno degli Istituti che ha approntato un’operazione di dismissione del proprio patrimonio. Ricordiamo che le Casse di Previdenza Private sono Organismi sottoposti a vigilanza ministeriale ed a controllo parlamentare e pertanto non devono rendere conto della propria buona gestione ai soli iscritti, ma anche alla collettività, garantendo la propria sostenibilità. Per questo motivo – concludono Marcello e Cuchel – gli immobili non possono essere svalutati ma vanno ceduti a prezzo di mercato”.

Roma, 20 giugno 2012

 

Proroghe fiscali per le comunità colpite dal terremoto

Roma, 23 maggio 2012.

L’Associazione Nazionale Commercialisti, a seguito del grave evento sismico che ha colpito pesantemente le popolazioni dell’Emilia, ritiene indispensabile che il Governo intervenga tempestivamente con un immediato provvedimento di proroga di tutti gli adempimenti tributari, previdenziali, di natura processuale, nonché delle scadenze nei confronti degli istituti di credito, a favore delle comunità che si trovano nella condizione di emergenza. Circoscrivere l’eventuale proroga alla sola Imu, costituirebbe una misura dall’effetto limitato rispetto alla gravità della situazione.
L’Associazione Nazionale Commercialisti ritiene inoltre improcrastinabile l’esame, da parte del Legislatore, di una normativa atta a rendere automatico, in occasione della dichiarazione dello stato di calamità naturale e dello stato di emergenza, il provvedimento di proroga di tutti gli adempimenti fiscali previsti.
L’assenza di una norma che preveda questo “aggancio”, ritiene il Presidente ANC Marco Cuchel, rallenta non poco i tempi necessari all’iter che il Governo prima (con l’emanazione di un decreto ad hoc) e il Parlamento poi (in sede di conversione) affrontano quando si trovano a dover decidere la concessione di una proroga fiscale, la cui necessità si determina a seguito di eventi come quello dell’Emilia di questi giorni e come quello dell’Abruzzo tre anni or sono.
In momenti come questo, chi è direttamente colpito da disastri di diversa natura, ha assoluto bisogno di essere rassicurato, se non altro da qualche certezza, nei riguardi dell’attenzione che lo Stato gli riserva, a parziale riequilibrio di una situazione altrimenti insopportabile e a sostegno di una rinnovata fiducia nei confronti delle Istituzioni.