Scadenze fiscali: rivedere il calendario
L’Anc scrive al Ministero e all’Agenzia proponendo accurate e puntuali modifiche al sistema delle scadenze fiscali.
Scadenze fiscali: rivedere il calendario
L’Anc scrive al Ministero e all’Agenzia proponendo accurate e puntuali modifiche al sistema delle scadenze fiscali.
L’ANC scrive al MEF e Agenzia per proroga del 770 e riorganizzazione delle scadenze
COMUNICATO STAMPA
LETTERA APERTA ANC
RIORGANIZZAZIONE CALENDARIO FISCALE E PROROGA SCADENZA TRASMISSIONE MODELLO 770/2013
Roma, 27 giugno 2013
L’Associazione Nazionale Commercialisti ha inviato oggi una lettera aperta al Ministro dell’Economia e delle Finanze e al Direttore dell’Agenzia delle Entrate per rinnovare il suo appello, così già accaduto lo scorso anno, affinché sia attuato un intervento di riforma teso alla definizione di un nuovo assetto delle scadenze fiscali nel Paese.
Nella missiva l’ANC ha voluto ancora una volta richiamare l’attenzione sull’attuale organizzazione del calendario fiscale che determina notevoli difficoltà per i cittadini contribuenti e per i professionisti intermediari, difficoltà che soprattutto in questo periodo dell’anno si ripresentano puntualmente.
La proroga delle scadenze non può rappresentare la soluzione e dovrebbe avere carattere straordinario, mentre in realtà si presenta come il solo strumento al quale dover ricorrere per far fronte a situazioni divenute insostenibili per contribuenti e professionisti, costretti quest’ultimi a svolgere il loro lavoro in condizioni di stress e disagio.
Questa condizione è la prova dell’inadeguatezza dell’attuale sistema fiscale nel suo complesso e dell’esigenza, non più procrastinabile, di intervenire per mettere in atto una riforma che preveda una nuova organizzazione delle scadenze e del numero degli adempimenti nei confronti del Fisco.
L’ANC, che è stata inclusa nei mesi scorsi nel novero dei soggetti interpellati dall’Agenzia delle Entrate nell’ambito del progetto per la rilevazione degli adempimenti fiscali, ha cercato di apportare fattivamente il suo contributo elaborando un documento nel quale sono stati individuati gli adempimenti ritenuti superflui e quelli per i quali sono state formulate delle proposte di modifica.
L’Associazione Nazionale Commercialisti ha rinnovato la sua richiesta alle Istituzioni preposte di voler dare corpo ad un progetto di riforma in tempi rapidi e in merito alla trasmissione della dichiarazione modello 770 ha chiesto con urgenza un provvedimento di proroga al 30 settembre 2013.
Il Presidente – Marco Cuchel
COMUNICATO STAMPA
Il mancato possesso del titolo si paga con 300 euro
Roma, 26 giugno 2013
La notizia che il Prefetto di Parma ha comminato una sanzione amministrativa di 300 euro ad un signore che, senza alcun titolo, esercitava la professione di dottore commercialista, richiama nuovamente all’attenzione della categoria, ma anche della collettività che quotidianamente si confronta con un mercato delle prestazioni professionali sempre più confuso, l’assoluta necessità di mettere ordine in questo settore.
Il caso in questione, è doveroso precisare, sembra riguardare una persona che non è neanche riconducibile alle categorie regolate dalla legge che attualmente disciplina l’attività delle professioni non ordinistiche e ne definisce gli ambiti di intervento (L. 4/2013)…
COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO
LA FORMAZIONE COME MOTORE PER LA RIPRESA
Roma, 24 giugno 2013
Le Associazioni nazionali dei commercialisti ADC, ANC, ANDOC, UNAGRACO, UNGDCEC e UNICO si esprimono criticamente nei confronti del decreto recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri che prevede, tra le misure finalizzate al rifinanziamento della Cig in deroga, anche il taglio delle risorse per le attività di formazione, con la riduzione dell’entità del contributo dello 0,30% destinato alla formazione, intervento che si tradurrà in un taglio significativo delle risorse disponibili.
Le risorse destinate alla formazione e alla qualificazione professionale, in Italia già limitate rispetto a quelle previste in altre realtà europee, finiranno per subire un considerevole ridimensionamento.
Penalizzare la formazione significa disincentivare le politiche attive del lavoro e sottovalutare questo strumento sul quale occorre invece puntare, ancor più nei momenti di profonda crisi come quello che stiamo attraversando, per ridisegnare una prospettiva di crescita e riuscire ad arginare la disoccupazione, i cui numeri sono drammatici.
Per il comparto degli studi professionali come pure per il sistema delle imprese è bene ricordare il ruolo prezioso dei Fondi Interprofessionali per la formazione continua, le cui attività nel nostro Paese permettono di finanziare formazione e aggiornamento per milioni di lavoratori e le cui risorse devono poter continuare ad essere garantite.
Il rifinanziamento della Cig in deroga è un provvedimento importante, questo strumento, infatti, oggi costituisce un’ancora di salvezza per moltissimi lavoratori, compresi i dipendenti degli studi
professionali, comparto anch’esso aggredito pesantemente dalla crisi e che dal 2009 ha accesso alla Cig. Tuttavia è altrettanto importante che agli interventi di politiche passive, alle quali ricorrere per fronteggiare situazioni emergenziali, siano affiancate esperienze capaci di promuovere la crescita e la competitività.
Riteniamo, pertanto, che sia un macroscopico errore sacrificare la formazione, la quale dovrebbe essere invece supportata e migliorata nell’ambito degli interventi che il Paese è chiamato ad attuare, affinché sia finalmente avviata una ripresa dell’economia e la creazione di nuove opportunità di sviluppo per il lavoro.
Vilma Iaria Presidente ADC – Associazione Dottori Commercialisti
Marco Cuchel Presidente ANC – Associazione Nazionale Commercialisti
Amedeo Sacrestano Presidente ANDOC – Associazione Nazionale Dottori Commercialisti
Raffaele Marcello Presidente UNAGRACO – Unione Nazionale Commercialisti ed Esperti Contabili
Eleonora Di Vona Presidente UNGDCEC – Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili
Domenico Posca Presidente UNICO – Unione Italiana Commercialisti
Commercialisti solidali con gli Avvocati della Turchia
Le Associazioni nazionali dei commercialisti ADC, ANC e UNICO hanno espresso la loro piena solidarietà ai legali turchi che sono stati arrestati nei giorni scorsi perché intervenuti in difesa dei cittadini manifestanti.
COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO
SOLIDARIETA’ AGLI AVVOCATI DELLA TURCHIA
Roma, 20 giugno 2013
Le Associazioni nazionali dei commercialisti ADC, ANC e UNICO esprimono la loro piena solidarietà ai legali turchi che sono stati arrestati nei giorni scorsi perché intervenuti in difesa dei cittadini manifestanti.
Si tratta di atti gravissimi che calpestano i principi della democrazia e della libertà e costituiscono un’intollerabile violazione del diritto alla difesa di ogni cittadino e del diritto, per gli avvocati, di esercitare la professione, rappresentando i loro assistiti in piena libertà, senza dover subire ritorsioni e intimidazioni.
Siamo anche noi liberi professionisti e animati dalla consapevolezza di quanto la volontà di compiere semplicemente il proprio lavoro possa anche costare duramente, vogliamo testimoniare la nostra profonda vicinanza agli avvocati della Turchia, rivolgendo al Consiglio nazionale forense del nostro Paese la richiesta di voler rappresentare questo nostro sentimento al Consiglio nazionale forense turco.
Vilma Iaria Presidente ADC – Associazione Dottori Commercialisti
Marco Cuchel Presidente ANC – Associazione Nazionale Commercialisti
Domenico Posca Presidente UNICO – Unione Italiana Commercialisti
Avvisi bonari. Commercialisti irritati dall’Inps
Non va giù ai Commercialisti la nuova procedura di comunicazione introdotta dall’INPS sugli avvisi bonari per gli artigiani e commercianti