COMUNICATO STAMPA 11.02.2016 – SISTEMA TESSERA SANITARIA

COMUNICATO STAMPA

TRASMISSIONE DATI SANITARI E BLOCCO DEL SISTEMA TS

DOPO LA SCADENZA IMPOSSIBILE L’INVIO CORRETTO DEI DATI SCARTATI  

Roma, 11 febbraio 2016

E’ scaduto lo scorso 9 febbraio il termine per l’invio dei dati sanitari del 2015 tramite il sistema Tessera Sanitaria. Dopo le incertezze e le criticità che hanno contraddistinto questo nuovo adempimento, le difficoltà non sembrano avere fine per i professionisti intermediari, in questi giorni alle prese con i dati scartati dal sistema e il conseguente invio dei dati corretti.     

La norma in vigore dal 1 gennaio 2016, nello specifico il comma 5 bis dell’art. 3 del Decreto Legislativo n. 175 del 21.11.2014 “Semplificazione fiscale e dichiarazione dei redditi precompilata” (introdotto dall’articolo 23 del Decreto Legislativo n. 158 del 24.09.2015) stabilisce che “nei casi di errata comunicazione dei dati la sanzione non si applica se la trasmissione dei dati corretti è effettuata entro i cinque giorni successivi alla scadenza, ovvero, in caso di segnalazione da parte dell’Agenzia delle Entrate, entro i cinque successivi alla segnalazione stessa.”.

Se il contenuto della legge appare chiaro e non sembra lasciare spazio alle interpretazioni, nella realtà dei fatti, come spesso purtroppo accade, la sua applicazione è tutt’altra cosa.  

“Ci sono state segnalate situazioni – spiega Marco Cuchel Presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti – che attestano il blocco della procedura di invio dei dati già dal giorno successivo alla scadenza, con la conseguente impossibilità, contrariamente a quanto dispone la legge, di sanare le errate comunicazioni attraverso l’invio dei dati corretti. In caso di dati scartati, infatti, dal giorno 10 febbraio il Sistema TS non elabora gli invii dei file corretti, rilevando l’errore dell’avvenuta trasmissione oltre il termine previsto e la conseguente mancata comunicazione dei dati all’Agenzia delle Entrate.”.

“Oggi – prosegue il Presidente Cuchel – la nostra Associazione ha avuto conferma di questa condizione rivolgendosi all’assistenza del Sistema TS, la quale riferisce che i file dei dati corretti, inviati successivamente al termine previsto (per questo motivo classificati con il codice di errore S35) confluiscono in un database il cui impiego, evidentemente, è da ritenersi tutt’altro che certo, in ragione del fatto che ancora non si conosce se e quando tali dati saranno messi a disposizione dell’Agenzia delle Entrate.”.

Un aspetto, quest’ultimo, che conferma le forti perplessità espresse dall’ANC nei confronti dell’intera operazione 730 precompilato, per quanto riguarda l’incompletezza e quindi l’inattendibilità dei dati contenuti nella dichiarazione precompilata. 

Non è accettabile che i professionisti intermediari debbano operare in una simile condizione di ambiguità e di incertezza. Restano pochi giorni a disposizione per sanare, senza incorrere nelle sanzioni, gli invii scartati.

Come si devono comportare i professionisti intermediari? Quando la procedura consentirà l’invio regolare dei dati corretti? Per quale motivo la norma relativa ai casi di errata comunicazione è ignorata? Quali le conseguenze per gli intermediari?

“A tutte queste domande – conclude Cuchel – pretendiamo dall’Amministrazione Finanziaria risposte certe e tempestive, fermo restando che, per i casi evidenziati, è da escludere l’applicazione di sanzioni in capo ai professionisti così come ai contribuenti loro assistiti.”.

ANC – Comunicazione

Comunicato Stampa ANC 11.02.2016 – Dati scartati Sistema TS

RASSEGNA STAMPA – Alcuni articoli di stampa sulla problematica denunciata dall'ANC con il comunicato.

Ansa Professioni 11.02.2016 – Invio dati sanitari

Eutekne.info 11.02.2016 – Invio dati sanitari

Fiscal Focus 12.02.2016 – Invio dati sanitari

IlSole24Ore 12.02.2016 – Invio dati sanitari

FiscoPiù 12.02.2016 – Invio dati sanitari

 

COMUNICATO CONGIUNTO ANC – FIMMG 01.02.2016

COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO ANC – FIMMG

DICHIARAZIONE PRECOMPILATA E TRASMISSIONE DATI SANITARI

PROROGA AL 9 FEBBRAIO: INADEGUATA E NON RISOLUTIVA

Roma, 1 febbraio 2016

L’Associazione Nazionale Commercialisti e Federazione Italiana Medici di Medicina Generale, per le aree professionali di loro rispettiva competenza, esprimono un profondo disagio e malessere per i provvedimenti che in questi giorni stanno interessando in particolare le due categorie professionali dei Medici di Famiglia e dei Commercialisti.

Purtroppo non sono bastate le numerose criticità evidenziate dai professionisti coinvolti nell’operazione di trasmissione dei dati sanitari per la dichiarazione precompilata, così come evidentemente non sono stati sufficienti gli appelli rivolti al Ministro dell’Economia e al Direttore dell’Agenzia delle Entrate affinché fosse concesso un tempo congruo per espletare l’adempimento dell’invio dei dati. La mini-proroga al 9 febbraio, resa nota nei giorni scorsi dall’Agenzia delle Entrate, è infatti completamente inadeguata e lascia irrisolte tutte quelle questioni, sia procedurali che interpretative, che fanno sì che il Sistema Tessera Sanitaria – 730 precompilato, diventasse un nuovo complicatissimo appesantimento per i professionisti e le loro attività.

“Un vero e proprio tsunami burocratico si sta abbattendo in questi giorni sulla categoria dei Medici di Famiglia – sostiene Giacomo Milillo Segretario Generale Nazionale della FIMMG – mentre siamo impegnati nelle crescenti attività assistenziali ai cittadini caratteristiche di questo periodo di incrementata prevalenza delle malattie, ci troviamo costretti ad applicare provvedimenti che appesantiscono il nostro lavoro, togliendo tempo clinico ai nostri pazienti. Non solo le problematiche del 730 pre-compilato – aggiunge Milillo – ma contemporaneamente trova applicazione il recente Decreto sulle indicazioni della appropriatezza prescrittiva. Applicazione di fatto impossibile per una evidente incongruenza tra codici delle note prescrittive e formati delle ricette del SSN, che rischiano di mandare in tilt tutti i sistemi erogativi delle prestazioni sanitarie. Sarebbe stata opportuna una diversa modalità di consultazione dei Medici di Famiglia in tale vicenda, per altro prevista dai vigenti Organi Consultivi del Ministero della Salute, che avrebbe contribuito a delineare uno scenario più realistico di tali provvedimenti che così come strutturati non potranno trovare applicazione, anzi rischiano di provocare una paralisi della erogazione delle prestazioni ai Cittadini.”   

“Siamo alle solite – denuncia il Presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti Marco Cuchel – sulla categoria dei commercialisti ricadono le conseguente dell’inadeguatezza e delle inefficienze dell’Amministrazione Finanziaria, la quale, con il suo atteggiamento, non tiene in alcuna considerazione il lavoro dei professionisti, che costituisce un tassello fondamentale per il funzionamento del sistema fiscale del Paese”.  

La proroga di pochi giorni è con assoluta evidenza del tutto ininfluente, ma ha anche il sapore amaro della beffa se pensiamo alle ulteriori difficoltà che in queste ultime ore si registrano sul fronte del funzionamento della procedura. 

“E’ da ieri – spiega il Presidente Cuchel – che il portale del Progetto Tessera Sanitaria va in crash a seguito dei numerosi accessi, condizione questa che viene confermata quando ci si rivolge al numero verde di assistenza che è stato istituito.  Se il sistema già si blocca per gli accessi che si effettuano in questi giorni, non osiamo neppure immaginare la situazione che i professionisti saranno costretti a subire a ridosso della scadenza”.

Avviata l’anno scorso in via sperimentale, l’operazione 730, presentata come una rivoluzione epocale per il nostro Fisco, non ha dato i risultati attesi e milioni di contribuenti hanno preferito fare ricorso al canale tradizionale, affidandosi ai commercialisti e ai centri di assistenza fiscale.

“Quest’anno – evidenzia Cuchel – se consideriamo anche la confermata esclusione dell’inserimento delle spese farmaceutiche relative ai prodotti da banco, come pure le implicazioni legate alla privacy, occorre prendere atto che ci troviamo ancora nel pieno della fase sperimentale della dichiarazione precompilata e che, anche per questo, ai professionisti intermediari è doveroso riconoscere un periodo di tempo maggiore per espletare l’attività di trasmissione, senza che ciò comprometta alcunché.”.  

A tutto questo è necessario aggiungere che entro il 28 febbraio è previsto l’invio di altri dati, quali spese universitarie, funebri e delle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e per riqualificazione energetica, senza contare la scadenza del 7 marzo relativa all’invio della Certificazione Unica.

L’ANC e la FIMMG, in più occasioni hanno rappresentato la necessità di intervenire in maniera più coerente e organica, attraverso una maggiore condivisione con le categorie interessate, su una serie di norme e scadenze che, così come oggi si sta delineando è diventata insostenibile. Le due Associazioni di Rappresentanza intendono dunque ribadire con fermezza l’urgenza di interventi normativi meno improvvisati, che mettano fine all’attuale labirinto di scadenze, adempimenti e rinvii nonché difficoltà applicative.

FIMMG – ANC – Comunicazione

Comunicato_congiunto ANC_FIMMG 01.02.2016

RASSEGNA STAMPA

Ansa Professioni 01.02.2016 – Comunicato ANC – FMMG

FiscoPiù 02.02.2016 – Comunicato ANC-FMMG