CS ANC 25.11.2024 |  CREDITI FISCALI: PROCEDURA BLOCCATA

COMUNICATO STAMPA

 CREDITI FISCALI: PROCEDURA BLOCCATA

Roma, 25 novembre 2024

Sono di questi giorni numerose segnalazioni da parte di Colleghi i cui contribuenti assistiti, con punteggio ISA superiore a 8, non riescono ad utilizzare i crediti fiscali maggiori di 5.000 euro maturati, poiché il modello ISA, regolarmente trasmesso con la dichiarazione dei redditi (certificazione di invio presente), non risulta nel cassetto fiscale.

Fino allo scorso anno tale problema non si è mai verificato, infatti come previsto dal dettato normativo, trascorsi 10 giorni dalla trasmissione della dichiarazione, le compensazioni erano pienamente operative, mentre ora risultano scartate.

Ci risulta che le segnalazioni dell’anomalia, inviate dai Colleghi al servizio assistenza di Sogei, abbiano ricevuto una risposta di conferma del problema e la precisazione che la risoluzione dovrebbe essere effettuata entro la fine di novembre, mentre quelle trasmesse all’Agenzia delle Entrate sono rimaste al momento inevase.

“Questo ulteriore disservizio da parte del sistema informatico fiscale” dichiara il Presidente ANC Marco Cuchel “determina un grave danno ai contribuenti che si sono visti negare la legittima possibilità di compensare i propri crediti fiscali, oltre a ingenerare imbarazzo e disagio tra i Commercialisti che si trovano a dover giustificare il motivo dello scarto ai propri clienti. È quanto mai opportuno conoscere le cause di questa disfunzione e quale comportamento l’Amministrazione finanziaria intenda assumere nei confronti di quei contribuenti che si sono visti scartare il modello F24 contenente la compensazione effettuata nel rispetto della norma”.

ANC Comunicazione

CS 25.11.2024 Compensazioni

CS ANC 20.11.2024 – APPROVAZIONE RIFORMA D.LGS 139/2005, DAL CNDCEC SIA APERTO UN VERO CONFRONTO INTERNO ALLA CATEGORIA

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APPROVAZIONE RIFORMA D.LGS 139/2005

DAL CNDCEC SIA APERTO UN VERO CONFRONTO INTERNO ALLA CATEGORIA

Roma, 20 novembre 2024

Nei riguardi della riforma del Decreto 139/2005, che è stata approvata ieri dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, le Associazioni di categoria ANC – ANDOC – UNICO non possono che esprimere il loro profondo dissenso per un processo di revisione che ha avuto luogo in modo non trasparente, senza un adeguato coinvolgimento degli ordini territoriali, delle rappresentanze sindacali e dei singoli Colleghi, come invece meriterebbe la modifica della carta costituzionale della Categoria qual è il decreto 139/2005.

Si ritiene infatti particolarmente grave che la proposta di riforma approvata non sia stata prima condivisa con gli interlocutori istituzionali della categoria, facendo così venire meno il confronto e la partecipazione, indispensabili per garantire una rappresentanza autentica e consapevole.

Ad oggi sembra che il nuovo testo integrale, comprensivo delle relative osservazioni, non sia stato messo a disposizione neppure degli Ordini, ed è solo dalla stampa specializzata che si è appresa la soluzione prescelta in merito alle modiche all’art. 25 del decreto riguardante la composizione ed elezione del Consiglio Nazionale e di altri aspetti quali ad esempio le specializzazioni e i compensi.

“Abbiamo formulato e trasmesso al Consiglio Nazionale “spiegano i Presidenti delle tre sigle sindacali nazionali” le nostre osservazioni e, sulla base di quanto riscontriamo sempre dalle informazioni di stampa, le criticità rappresentate non sembrano aver ricevuto adeguata considerazione, criticità che, se non affrontate, rischiano di compromettere la coerenza normativa e la stessa applicabilità delle disposizioni.”.

Ancor prima del contenuto della proposta di modifica della legge fondamentale per la professione, seppur discutibile dal punto di vista degli effetti per la categoria, si ritiene che la stessa proposta sia irricevibile innanzitutto per il metodo e le tempistiche adottate, che di fatto hanno reso il processo impermeabile a qualsiasi tentativo di confronto.

I Presidenti ANC – ANDOC – UNICO intendono riaffermare l’urgenza di adottare un approccio partecipativo nella gestione di provvedimenti che incidono in modo significativo sull’esercizio della professione e sulla tutela dei suoi interessi. La condivisione delle scelte normative, precedute da una opportuna relazione illustrativa delle questioni che sono alla base del progetto di riforma, attraverso il coinvolgimento attivo di tutti gli interlocutori, è imprescindibile per costruire una riforma realmente equilibrata e democraticamente condivisa.

Al Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili le scriventi Associazioni rivolgono la richiesta di aprire sul testo di modifica del decreto 139/2005, prima che lo stesso sia inviato al legislatore, un vero confronto democratico e costruttivo per un processo di revisione che tenga nella dovuta considerazione le osservazioni e le istanze provenienti dalla base.

ANC – ANDOC – UNICO Comunicazione

CS 20.11.2024_Riforma 139

CS ANC 14.11.2024 |  RATEIZZAZIONE IMPOSTE, SIA CONFERMATA DAL GOVERNO ANCHE PER IL 2024

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 RATEIZZAZIONE IMPOSTE

SIA CONFERMATA DAL GOVERNO ANCHE PER IL 2024

Roma, 14 novembre 2024

È sicuramente un’ottima notizia che il Governo stia valutando positivamente la possibilità di prevedere, anche quest’anno, la rateizzazione del secondo acconto delle imposte di novembre per i titolari di partita Iva, misura introdotta per la prima volta per l’anno di imposta 2023”.

Con queste parole il Presidente ANC Marco Cuchel commenta la risposta del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, al Presidente della Commissione Attività produttive, Commercio e Turismo, On. Alberto Luigi Gusmeroli, che sul tema si è speso in modo particolare, al quesito dallo stesso presentato in occasione del Question Time di ieri alla Camera.

La rateizzazione, da gennaio a maggio, del secondo acconto delle imposte è una misura, da sempre caldeggiata da ANC, che non impatta sui conti pubblici e che permette a imprese e professionisti di non dover pagare in anticipo le imposte, ma di farlo solamente a reddito conseguito.

La rateizzazione delle imposte ha sempre riguardato esclusivamente il saldo e il primo acconto, il secondo acconto al 30 novembre i contribuenti titolari di partita iva erano invece tenuti a versarlo in un’unica soluzione, con conseguenti problemi di liquidità e con il rischio di incorrere nelle sanzioni per eventuali ritardi.

“Una misura, la rateizzazione, di assoluto buon senso e di attenzione nei confronti dei contribuenti, la cui attuazione” conclude il Presidente Cuchel “nell’ottica del nuovo rapporto cittadini – fisco che il Governo sostiene di voler perseguire, ci aspettiamo sia confermata non solo per quest’anno, ma sia adottata stabilmente con l’introduzione di tutte le imposte, contributi previdenziali compresi, e senza limiti di volume d’affari”.

ANC Comunicazione

CS 14.11.2024 Rateizzazione imposte

CS ANC 12.11.2024 | LA BEFFA DELLA RIAPERTURA TERMINI DEL CPB

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LA BEFFA DELLA RIAPERTURA TERMINI DEL CPB

Roma, 12 novembre 2024

Avevamo ragione noi: l’adesione al Concordato Preventivo Biennale è stata ben sotto le aspettative del Governo, e questa riapertura dei termini al 12 dicembre ne è la dimostrazione” Così Marco Cuchel, Presidente ANC commenta la decisione di ieri del Consiglio dei Ministri.

“Si tratta di una situazione che il nostro osservatorio aveva ampiamente previsto” prosegue  “ e una riapertura dei termini difficilmente concretizzerà un extra gettito soddisfacente o comunque utile al raggiungimento dei 2,5 miliardi previsti originariamente, finalizzati alla riduzione di due punti dell’aliquota del secondo scaglione Irpef”

L’Associazione Nazionale Commercialisti ha chiesto più volte, con insistenza, la proroga della scadenza originaria a causa dell’oggettiva difficoltà operativa che si era determinata con le modifiche normative introdotte nel mese di ottobre. Purtroppo la richiesta è caduta nel vuoto e prevedere ora una riapertura dei termini risulta una beffa per i contribuenti e i commercialisti, di nessuna utilità, per altro al raggiungimento degli obiettivi fissati dal Governo.

Da indiscrezioni trapelate sembrerebbe che la riapertura dei termini sia riservata esclusivamente a coloro che hanno presentato la dichiarazione dei redditi al 31 ottobre scorso. Tale decisione risulterebbe incomprensibile rispetto all’obiettivo sul numero di adesioni che il Governo si pone. Non solo, sarebbe anche ulteriormente discriminante nei confronti dei contribuenti i quali,  per motivi diversi, hanno trasmesso la dichiarazione dei redditi successivamente alla scadenza, anche attraverso dichiarazioni tardive, che possono comunque essere trasmesse legittimamente entro novanta giorni dalla scadenza. Ricordiamo che l’adesione al Concordato Preventivo Biennale è parte integrante della dichiarazione fiscale e pertanto non può essere effettuata in forma autonoma, almeno per il 2024. 

ANC Comunicazione

CS 12.11.2024 Riapertura CPB.docx

 

 

 

CS ANC 06.11.2024 | TERRITORI ALLUVIONATI E PROROGA FISCALE, INSOSTENIBILE IL SILENZIO DEL GOVERNO

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TERRITORI ALLUVIONATI E PROROGA FISCALE

INSOSTENIBILE IL SILENZIO DEL GOVERNO

Roma, 6 novembre 2024

A due settimane dall’alluvione che ha messo in ginocchio i territori dell’Emilia Romagna e delle Marche il silenzio del Governo in merito alla doverosa proroga fiscale che anche l’Associazione Nazionale Commercialisti ha con forza e prontamente invocato non trova giustificazione ed è insostenibile. 

“Non è pensabile” spiega Marco Cuchel Presidente ANC “che cittadini e imprese, che già si trovano a dover fare i conti con i pesanti danni subiti, siano lasciati soli e non abbiano risposte dalle Istituzioni in una situazione così drammatica. Ci sono infatti imprese le cui attività sono completamente saltate e sono tantissimi i professionisti che si ritrovano con studio inagibili, senza più gli strumenti per poter svolgere il proprio lavoro. “Su tutto questo” prosegue il Presidente “le Istituzioni hanno il preciso dovere di intervenire dando risposte concrete”.

“Non ci stancheremo mai di chiedere al legislatore” conclude Cuchel “l’introduzione di una norma che, in presenza della proclamazione dello stato di emergenza, disponga la sospensione di tutti gli adempimenti fiscali per i contribuenti che risiedono nei territori colpiti dalle calamità”.

Al Governo ANC chiede nuovamente di disporre con urgenza, per i territori colpiti dalla recente alluvione, la sospensione di tutti gli adempimenti fiscali.

ANC Comunicazione 

CS 06.11.2024 _ Territori alluvionati

CS 06.11.2024 | F24 erroneamente “scartati”. L’Agenzia delle Entrate si defila ancora una volta

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F24 erroneamente “scartati”. L’Agenzia delle Entrate si defila ancora una volta

Roma, 06 novembre 2024

Con il comunicato del 30 ottobre, l’Associazione Nazionale Commercialisti denunciava gli scarti ai mod. F24 con motivazione “squadratura contabile sezione erario” e chiedeva la remissione in termini delle scadenze oggetto dei mancati pagamenti non dipendenti dalla volontà dei contribuenti e dei professionisti incaricati alla trasmissione telematica degli addebiti.
Con un certo sollievo per chi, a causa di detto malfunzionamento, non aveva potuto, suo malgrado, adempiere ai versamenti, è giunto il comunicato stampa dell’Agenzia delle Entrate che rimanda al provvedimento Prot. N. 402623/2024 del 31 ottobre e che proroga il termine delle scadenze interessate dal periodo di malfunzionamento sino al decimo giorno successivo alla pubblicazione sul web dell’Agenzia delle Entrate; ne consegue che dette scadenze sono differite al 10 novembre prossimo.
“Non vi è pertanto nessuna possibilità” commenta amaramente il presidente ANC Marco Cuchel “contrariamente alle rassicurazioni pervenute tramite call center dei servizi telematici dell’Agenzia, che un intervento risolutivo sul sistema possa completare l’iter di addebito dei modelli F24 erroneamente scartati. Ancora una volta, l’onere di provvedere alla ritrasmissione del modello di pagamento, previa attenta verifica dell’esito delle trasmissioni effettuate nei giorni interessati dal problema, sarà trasferito su contribuenti e professionisti”.

ANC Comunicazione

CS 06.11.2024 F24.docx

CA 05.11.2024 | CPB, PREVEDIBILE IL DATO SULLA SCARSA ADESIONE | NECESSARIA LA PROROGA, PERO’ PER L’INVIO DELLE DICHIARAZIONI

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CONCORDATO PREVENTIVO BIENNALE, PREVEDIBILE IL DATO SULLA SCARSA ADESIONE

NECESSARIA LA PROROGA, PERO’ PER L’INVIO DELLE DICHIARAZIONI

 Roma, 5 novembre 2024

A pochi giorni dal termine per l’invio delle dichiarazioni dei redditi, i dati riportati dalla stampa specializzata di una adesione al Concordato Preventivo Biennale sotto la soglia del 15% non sono certo una sorpresa, bensì confermano in pieno ciò che l’Associazione Nazionale Commercialisti aveva previsto e dichiarato da tempo.

I risultati, ad oggi, in termini di gettito fiscale corrispondono di fatto solo alla metà delle entrate che complessivamente il Governo aveva prospettato di ottenere tramite il nuovo strumento di “compliance”, entrate che sembrano meno di 1,3 miliardi, quindi ampiamente sotto le attese.

“C’è da dire” spiega il Presidente ANC Marco Cuchel “che di quel 15% di partite iva che hanno aderito al CPB, nella maggior parte dei casi si tratta di contribuenti affidabili ossia con voto ISA da 8 a 10, le cui previsioni di reddito sono già oggi superiori rispetto alla proposta di concordato che hanno ricevuto dall’Agenzia delle Entrate, determinando un minor gettito complessivo rispetto all’ordinario, circostanza anche questa prevedibile e denunciata più volte dall’ANC in questi mesi.

Infatti per rendersi conto effettivamente se questa nuova misura abbia giovato o meno alle finanze pubbliche sarebbe interessante poter verificare l’entità del gettito che si sarebbe ottenuto sottoponendo i redditi delle circa 500mila partite iva aderenti al CPB alla tassazione ordinaria. “Con molta probabilità” sottolinea Cuchel “si sarebbero registrate entrate fiscali ben superiori agli 1,3 miliardi”.

Se tra quanti hanno aderito al nuovo concordato ci sono anche soggetti che possono ritenersi evasori, questo non è certamente il caso delle 160mila partite iva con voto ISA inferiore a 8, è bene ricordare infatti che gli indici ISA sono sostanzialmente degli alert, non intercettano assolutamente i redditi effettivi e di per sé non attestano certo una condizione di evasione.

Siamo rammaricati che non sia stata disposta una proroga dei termini per il CPB e siamo dell’idea che prevederla adesso non solo non sarebbe di alcun vantaggio in termini di una maggiore adesione ma risulterebbe incomprensibile ai Commercialisti per tutti gli sforzi a cui sono stati costretti, tuttavia, è per gli stessi Commercialisti che hanno pagato le inefficienze dell’Amministrazione Finanziaria, con le difficoltà dovute alle continue modifiche normative del CPB, e ai quali è stata limitata la possibilità di adempiere nei termini alla trasmissione delle dichiarazioni, che la proroga si prospetta come un atto dovuto.

“Per tale ragione” conclude CuchelANC rivolge al Governo la richiesta di una proroga che però riapra i termini per l’invio delle dichiarazioni dei redditi, riconoscendo un tempo congruo ai Commercialisti che non hanno potuto effettuare l’invio delle dichiarazioni nel rispetto della scadenza prevista”.

 ANC Comunicazione

CS 05.11.2024_Dati adesione CPB