Il Presidente ANC Marco Cuchel è stato intervistato dal TGCom 24 sulla proroga al 15 settembre
Il Presidente ANC Marco Cuchel è stato intervistato dal TGCom 24 sulla proroga al 15 settembre
COMUNICATO STAMPA
ROTTAMAZIONE QUATER E PROROGA AL 15 SETTEMBRE
UNA PROROGA NECESSARIA MA TARDIVA E ANCORA NON UFFICIALE
Roma, 31 luglio 2024
Oggi scadeva la quinta rata della Rottamazione quater, la cui proroga al 15 settembre è stata comunicata nella giornata di ieri alla stampa dal MEF.
“Questa volta” spiega Marco Cuchel, Presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti, “il problema è che non solo la proroga arriva praticamente a meno di 24 ore dalla scadenza, ma si tratta di un provvedimento che, nonostante coinvolga milioni di cittadini contribuenti ed imprese, è ancora privo di un atto che ne sancisca ufficialmente l’entrata in vigore”.
Sicuramente lo slittamento del termine è da ritenersi positivo, ciò anche in considerazione dell’importante carico fiscale di questo periodo, tuttavia l’ultimo intervento che il Governo ha varato in materia di definizione agevolata appare carente e destinato a limitare l’efficacia della misura nel suo complesso.
“In primo luogo” spiega il Presidente Cuchel “come la nostra Associazione ha ribadito numerose volte, sarebbe assolutamente necessario che fosse introdotta la remissione in bonis per tutte le rate scadute della rottamazione quater, rate le cui scadenze, come abbiamo avuto modo di evidenziare più volte, erano troppo ravvicinate ed eccessivamente onerose rispetto al piano di ammortamento”.
Permettere ai contribuenti, che hanno omesso il versamento di una o più rate delle prime 4 o semplicemente le hanno pagate oltre i termini previsti, di non decadere dai benefici della definizione agevolata sarebbe nell’interesse stesso dell’Erario, considerato che in caso di decadenza per molti di loro si prospetterebbe il fallimento con la conseguenza di veder vanificate le previsioni di recupero del gettito.
Inoltre non risulta prevista, contrariamente alle indiscrezioni di questi giorni, la possibilità di una rottamazione quinquies che permetterebbe ai contribuenti di regolarizzare tutte quelle cartelle notificate successivamente ai termini di adesione alla definizione agevolata della rottamazione quater, con l’opportunità quindi di dilazionare il pagamento delle ulteriori somme dovute.
“Per questo” conclude Cuchel “ci auguriamo che il Governo decida di intervenire con urgenza per quanto riguarda sia la remissione in bonis sia la possibilità di un provvedimento per una nuova definizione agevolata in mancanza del quale la situazione diverrebbe irreversibile per molti contribuenti”.
ANC Comunicazione
CS 31.07.2024 Proroga Rottamazione Quater
COMUNICATO STAMPA
DIFFUSA LA NUOVA BOZZA DI RIFORMA DEL D. LGS. 139/2005
Roma, 25 luglio 2024
Con comunicazione del pomeriggio del 23.07 u.s., il Consiglio Nazionale ha diffuso la nuova bozza della proposta di riforma del D.Lgs 139/05 con destinatari i Presidenti degli ODCEC.
In premessa, si osserva che la “nuova” bozza è priva della riformulazione dell’art. 25 sul quale è presente l’annotazione “le osservazioni pervenute sono in corso di approfondimento”.
Ciò apre ad almeno un paio di considerazioni: la tempistica assegnata al cronoprogramma (15.07) non è stata rispettata da chi la imponeva; la nuova bozza contiene già le osservazioni (tutte dunque con esclusione di quanto afferente l’art. 25) puntualmente approfondite.
Sono considerazioni amare che non possono essere sottaciute dal momento che siamo Commercialisti o Esperti Contabili e che sul tempo riservato all’esecuzione degli adempimenti nonché sulla mancanza di chiarezza normativa manifestiamo, quando opportuno, disappunto e non omettiamo di riservarvi critiche.
In ordine al tempo, ricordiamo che il cronoprogramma presentato ai Presidenti l’11 e 12.06 u.s. ed alle associazioni sindacali il 19.06 u.s. indicava il 15.07 la data di diffusione delle nuove bozze pervenute nel pomeriggio del 23 luglio, ergo inevitabilmente ci si domanda oggi se i nove giorni di ritardo saranno resi utili in aggiunta alle successive date previste dal cronoprogramma.
Ma, a voler essere fiscali giacché siamo Commercialisti o Esperti Contabili, vi è anche di più!
Lo stesso cronoprogramma, infatti, a pag. 21 “Gli step della riforma” indicava alla data 11.07 “CNDCEC approva il testo di proposta riformulata a seguito di confronto con Ordini Territoriali”.
Orbene, non si può facilmente ritenere che la nuova bozza, incompleta dell’art. 25 e priva di disposizioni transitorie, di coordinamento e finali (per le quali si fa riferimento alla nota 2 e 3 e si indica che dovranno essere formulate a seconda dell’atto normativo con cui sarà realizzata la riforma dell’Ordinamento professionale, così come rispettivamente rilevabili alle pagg. 6 e 8 con riferimento agli artt. 2 ter e 4), possa essere stata nella sua interezza approvata nel corso di seduta dell’11/7.
Sarebbe come dover ipotizzare che la riforma del D. Lgs. 139/2005 stia avanzando a tentoni, se non a macchia di leopardo e nel quale la riforma del sistema elettorale, malgrado le smentite, evidentemente è il cuore o almeno una questione centrale al punto di riservarvi una specifica seduta di Consiglio Nazionale, imponendo un ritmo che lo stesso imponente non riesce a mantenere, che procede per step senza una concreta visione d’insieme.
Ci si chiede, pertanto, se ai nove giorni di ritardo già indicati supra non debbano ricomprendersi anche tutti i giorni intercorrenti dalla definitiva approvazione del testo riformato alle date precedentemente assegnate.
Ergo, non essendo ancora stato approvato il nuovo testo di riforma completo in ogni sua parte, dalla data che di detta approvazione avremo contezza (per mezzo della diffusione che interverrà nei successivi giorni, verosimilmente 4 al pari di quelli che intercorrevano fra l’11.07 e il 15.07 – gli step della riforma) si ritiene doversi ripartire con un nuovo cronoprogramma.
E se ciò, pur in premessa, non fosse bastevole per comprendere che sulla nostra Carta Costituzionale occorrerà lavorare con la dovuta condivisione e con una tempistica tale da consentire l’opportuna valutazione delle proposte, si aggiunga pure che la bozza incompleta, pervenuta ai Presidenti degli Ordini dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili nel pomeriggio del 23 luglio, non evidenzia le modifiche effettuate in seguito alle eventuali osservazioni recepite.
Una tabella di raccordo o almeno una nuova evidenza con caratteristiche di colore e/o carattere diversi agevolerebbe sicuramente i Presidenti ed i tanti, siamo certi, volenterosi colleghi nell’eseguire la opportuna ricognizione delle variazioni.
In ultimo, parrebbe anche, da segnalazioni pervenute, che il file allegato contenente le osservazioni dalle varie fonti inviate, non sia completo.
È verosimile dunque che talune osservazioni siano ancora… in osservazione.
E se così dovesse essere, ci si vuol consentire di chiedere: perché non fermarsi a riorganizzare l’intero impianto, nonché le comunicazioni trasmesse ai Presidenti onde evitare di dover inoltrare ulteriori documenti, file, bozze che produrranno ulteriori pagine da leggere in un periodo di intenso lavoro o di ferie estive?
Siamo Commercialisti o Esperti Contabili e già lottiamo con i termini e le assurdità normative quando le Pubbliche Amministrazioni ne danno motivo.
Il mese di agosto crediamo debba rimanere riservato alle legittime ferie estive e siamo convinti che nessuno desideri trascorrerlo alla ricerca e/o verifica delle nuove bozze di D. Lgs. 139/05 prive di un semplice aiuto nella lettura di cui espressamente chiediamo consegna.
È una legittima richiesta e su questo non crediamo di sbagliare!
In fondo, il nostro CN dovrebbe essere il primo a rispettare i colleghi, offrendo loro tutti gli strumenti e i tempi necessari per operare agevolmente.
E su questo siamo certi di non sbagliare!
ANC Comunicazione
COMUNICATO STAMPA
DICHIARAZIONE PRECOMPILATA 2024
LA CAMPAGNA ISTITUZIONALE DI DISINFORMAZIONE
Roma, 12 luglio 2024 – Sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri si legge che lo spot della campagna istituzionale sulla dichiarazione precompilata 2024, realizzata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e dall’Agenzia delle Entrate “ha come obiettivo quello di informare i cittadini sull’avvio della stagione dichiarativa, sulle modalità di accesso della precompilata e la possibilità di utilizzare la nuova modalità semplificata”.
Premesso che uno spot di pochi minuti su un adempimento importante per milioni di cittadini, che ha la sua complessità e può comportare errori sanzionabili, non ci sembra essere una scelta particolarmente felice nell’ambito di una comunicazione istituzionale, il messaggio che viene veicolato può ritenersi quanto di più lontano possa esserci da una informazione veritiera poiché fa credere ai cittadini contribuenti che il 730 sia una dichiarazione semplice, quando invece non lo è affatto”.
La precompilata inoltre non è frutto di dati elaborati dall’Agenzia delle Entrate e dunque non è per suo merito che la dichiarazione viene messa a disposizione di tutti i cittadini, sono infatti i diversi operatori coinvolti che alimentano il sistema attraverso la trasmissione di dati e informazioni.
“Questo adempimento fiscale” spiega Marco Cuchel Presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti “che tra l’altro quest’anno si arricchisce di nuovi quadri oltre a portarsi dietro il suo immancabile carico, tutt’altro che leggero, di istruzioni e circolari, viene banalizzato in un modo assolutamente inaccettabile”.
“Siamo stanchi” prosegue il Presidente Cuchel “di dover denunciare ogni volta limiti e criticità della precompilata, sistema nei confronti del quale l’ANC ha sempre espresso la sua contrarietà, sistema che anche quest’anno non ha mancato di far registrare ben quasi tre milioni di dichiarazioni precompilate sbagliate, con anche conseguente un problema di danno erariale (per le dichiarazioni accettate senza modifiche) che dovrebbe preoccupare l’Amministrazione Finanziaria e le Istituzioni, e che invece sembra essere ignorato.
Nella maggioranza dei casi i contribuenti per l’invio della loro dichiarazione continuano ad affidarsi ai Professionisti e ai Caf, il numero di quanti inviano autonomamente la dichiarazione proposta dall’Agenzia delle Entrate resta contenuto e tra questi la percentuale di chi accetta senza apportare modifiche è appena del 4%, ciò a riprova del fatto che la dichiarazione precompilata è ritenuta imprecisa e inattendibile.
Crediamo sia arrivato il tempo di mettere seriamente in discussione la validità del sistema della precompilata che è stato messo in piedi, analizzandone i dati a disposizione per un raffronto costi/benefici nell’arco dei 10 anni dalla sua introduzione.
“Ci auguriamo” conclude Cuchel “che questo prima o poi accada, nel frattempo però ci aspettiamo che l’informazione istituzionale sia perlomeno trasparente e veritiera, mettendo fine a messaggi fuorvianti secondo cui per presentare la dichiarazione precompilata sono sufficienti pochi click”.
ANC Comunicazione
CS 12.07.2024_Spot Precompilata
COMUNICATO STAMPA
Concordato Preventivo Biennale e le altre misure in materia fiscale
L’audizione di ANC presso le Commissioni Finanze di Camera e Senato
Roma, 9 luglio 2024
L’Associazione Nazionale Commercialisti è stata ricevuta oggi in audizione dalle Commissioni Finanze congiunte di Camera e Senato sullo schema di decreto legislativo recante Disposizioni integrative e correttive in materia di regime di adempimento collaborativo, razionalizzazione e semplificazione degli adempimenti tributari e concordato preventivo biennale (AG 170).
La delegazione di ANC, guidata dal Presidente Marco Cuchel e formata dalla Vicepresidente Miriam Dieghi, dalla consigliera Loredana Lesto e dal componente del Comitato Scientifico Andrea Bongi, ha avuto l’opportunità di illustrare la sua posizione nei confronti delle misure che sono oggetto del provvedimento normativo.
L’intervento dell’Associazione ha riguardato prevalentemente gli articoli 2 e 3 del D. Lgs. n. 13/2024 rispettivamente Razionalizzazione e semplificazione delle norme in materia di adempimenti tributari e Disposizioni integrative e correttive in materia di Concordato Preventivo Biennale (CPB).
Nel premettere la sua contrarietà, espressa anche in diverse altre circostanze, nei confronti di sistemi di tipo statistico/induttivo ai fini della determinazione e dell’accertamento dei redditi per i loro limiti oggettivi, l’ANC ha potuto rappresentare alle Commissioni le criticità ravvisate nello strumento del CPB, una misura, che così come accade per la riforma fiscale nel suo complesso, annovera molti punti critici ed altrettanto numerose incertezze da sanare.
A dispetto dalle intenzioni sostenute dal Governo, gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) non solo non sono stati superati ma restano protagonisti poiché alla base del nuovo strumento del concordato. Si assiste dunque ad una sorta di doppio passo indietro, se si pensa che gli ISA sono stati il nuovo strumento che ha sostituito gli studi di settore, ma tale strumento utilizza informazioni meno specifiche e pertanto i suoi risultati si possono ritenere più grossolani e meno attendibili.
Per rendere più attrattivo ed efficace il nuovo istituto, a giudizio di ANC si rendono necessari ulteriori correttivi (al momento siamo alla terza versione del provvedimento rispetto all’originaria), ciò che si propone è di prevedere più tutele ai contribuenti che accettano la proposta ed ulteriori sistemi premiali rispetto a quelli già previsti per coloro che hanno un punteggio ISA pari o superiore ad 8.
Nel documento che è stato dall’Associazione consegnato in sede di audizione sono riepilogate le proposte formulate dall’Associazione riguardanti il termine di adesione alla proposta CBP, il termine per il pagamento delle imposte per i soggetti ISA, i requisiti di adesione da parte dei soggetti che applicano gli ISA, le decadenze dal CBP e l’attività di accertamento.
Oltre all’opportunità di interventi correttivi è stata evidenziata altresì quella di interventi integrativi rispetto all’attuale formulazione del CPB, l’Associazione infatti non ha mancato di soffermarsi sulle carenze della norma, che producono incertezza presso la platea dei contribuenti e mettono a rischio le finalità stesse del nuovo strumento. Tra i punti considerati meritevoli di interventi integrativi da parte del legislatore la malattia grave e infortunio quali condizioni eccezionali per la decadenza dal concordato, l’assenza debiti fiscali e contributivi superiori ai 5000 euro, le operazioni straordinarie, le modifiche alla compagine societaria, variazioni del reddito concordato, il decesso del contribuente, le variazioni di regime contabili e fiscale.
Nell’ambito del dibattito intercorso e su richiesta dello stesso Presidente della Commissione Sen. Massimo Garavaglia in merito ad una valutazione del nuovo redditometro, l’ANC ha avuto modo di esprimere le sue forti perplessità anche nei riguardi di questo strumento, che di fatto ripropone sostanzialmente lo stesso schema del vecchio redditometro.
“Auspichiamo” conclude il Presidente Cuchel “che le nostre proposte possano trovare ascolto da parte del legislatore, riteniamo che le modifiche al decreto siano sostanziali e necessarie per far sì che la misura del concordato possa trovare attuazione nel rispetto delle sue finalità originarie, senza subire stravolgimenti che ne minerebbero l’efficacia”.
ANC Comunicazione
In allegato il documento ANC consegnato in sede di audizione.
Documento ANC_Audizione 09.07.2024
COMUNICATO STAMPA
RILASCIO CERTIFICAZIONE DEL REVISORE LEGALE INVESTIMENTI ZES UNICA
INCOMPRENSIBILE DISCRIMINAZIONE DA SANARE
Roma, 2 luglio 2024 – Il recente D.M. 17 maggio 2024 in materia di ZES prevede che l’effettivo sostenimento delle spese ammissibili e la corrispondenza delle stesse alla documentazione contabile, predisposta dall’impresa, debbano risultare da apposita certificazione rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti, prevedendo che siano esclusivamente i soggetti iscritti nella sezione A del Registro al rilascio di tale certificazione.
“L’esclusione” spiega Marco Cuchel Presidente ANC “dalla possibilità del rilascio della certificazione per i Revisori Legali con incarichi non attivi da un triennio, e quindi transitati nella sezione B del Registro dei Revisori Legali, appare incomprensibile e priva di logica, tanto più che gli stessi sono assoggettati ai medesimi obblighi formativi annuali dei soggetti attivi della sezione A”.
Per sanare questa disparità, a giudizio di ANC, si rende necessaria da parte del Legislatore la modifica dell’art. 7, del decreto ministeriale 17 maggio 2024, nella parte in cui prevede che l’effettivo sostenimento delle spese ammissibili e la corrispondenza delle stesse alla documentazione contabile debbano risultare da apposita certificazione rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti iscritto nella sola sezione A, ampliando tale opportunità professionale anche ai Revisori iscritti nella sezione B del Registro. Ciò in ragione del fatto che la differenza tra le due sezioni è data dalla sola circostanza di aver svolto attività di revisione legale negli ultimi tre anni, che consente di mantenere l’iscrizione nella sezione A del registro, essendo la sezione B riservata a coloro che nell’ultimo triennio non hanno svolto attività di revisione legale.
Il Revisore viene pertanto iscritto nella sez. B del Registro Revisori non per demerito ma per la sola condizione di non avere incarichi in corso.
Tale differenza non preclude, in ogni caso, agli iscritti nella sezione B, come chiarito da una faq del MEF, “lo svolgimento di altre attività o prestazioni, diverse dalla revisione legale, previste dalla legge. La distinzione tra le sezioni “A” e “B” è legata esclusivamente allo svolgimento di incarichi di revisione legale, e non incide sullo status di revisore regolarmente iscritto”.
“Si rende pertanto urgente” conclude il Presidente Cuchel “una modifica del D.M. 17 maggio 2024 che ripristini pari opportunità tra Revisori attivi sezione A e Revisori non attivi sezione B, non avendo ragione di esistere questa disparità, preso atto anche della medesima formazione specialistica che gli iscritti di entrambe le sezioni sono chiamati obbligatoriamente ad assolvere”.
ANC Comunicazione