CS 27.06.2024 – ANC INCONTRA IL VICEMINISTRO DELL’ECONOMIA

COMUNICATO STAMPA

ANC INCONTRA IL VICEMINISTRO DELL’ECONOMIA  

Roma, 27 giugno 2024

Il Viceministro dell’Economia Maurizio Leo ha incontrato oggi l’Associazione Nazionale Commercialisti rappresentata dal suo Presidente Marco Cuchel e dalla Vicepresidente Miriam Dieghi, i quali hanno avuto modo di portare all’attenzione del Viceministro alcuni temi in materia di fisco.

Diverse le questioni affrontate in questo caldo clima di stagione fiscale; dalla criticità contenute nell’ambito del concordato preventivo biennale, alle necessità di porre opportuno rimedio alla non assicurabilità per le sanzioni dirette cui incorre il professionista nell’esercizio del proprio mandato.

In un’ottica di creare percorsi a sostegno dei contribuenti è stata prospettata la possibilità di  riapertura delle definizioni agevolate (rottamazioni quater) come pure l’introduzione di un nuovo istituto quale l’eventuale rottamazione quinquies.

È stata poi affrontata con il Viceministro l’opportunità di prevedere la remissione in bonis per irregolarità formali crediti edilizi, inoltre sono state evidenziate le anomalie del bonus sud 2023 per l’agricoltura e la pesca.

Argomento sul quale ci si è ampiamente intrattenuti nel corso dell’incontro con il Viceministro è il persistere delle difficoltà nei rapporti fisco – contribuenti, che evidentemente si sono acuite a seguito di un sistema telematico che ha dato prova di non essere in grado di rispondere adeguatamente alle situazioni di “stress” che, in questo particolare periodo dell’anno, prevedono una molteplicità di accessi.

È di questi giorni infatti la mole di segnalazioni per il down dell’area relativa all’accesso ai cassetti fiscali, che insieme ai numerosi disservizi, ciclicamente segnalati da ANC, rendono difficile il procedere ad una opportuna programmazione degli adempimenti fiscali.

“Riteniamo” conclude il Presidente Marco Cuchel “che l’incontro di oggi sia stato proficuo poiché ha permesso all’ANC di confrontarsi con il Viceministro, sempre con lo spirito collaborativo che le appartiene, su aspetti importanti che riguardano il funzionamento del nostro sistema fiscale e che impattano sui cittadini contribuenti, sulle imprese e sul lavoro dei professionisti economici; l’augurio pertanto è che gli spunti che sono emersi possano trovare un seguito sul piano dei provvedimenti”.

 ANC Comunicazione

CS 27.06.2024 Incontro Viceministro MEF

 

Riforma Ordinamento della Professione – Comunicato stampa ANC

COMUNICATO STAMPA

SULLA RIFORMA DEL 139 È NECESSARIA UNA RIFLESSIONE CONDIVISA

 

Roma, 6 giugno 2024

Lo scorso 30 maggio, l’ANC ha trasmesso al Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili le proprie osservazioni sulla bozza di riforma del 139/2005, licenziata dal Consiglio Stesso.

Riteniamo imprescindibile il coinvolgimento dei Colleghi su un processo di riforma così importante, anzi, storico per la Categoria” sostiene il Presidente ANC Marco Cuchel “È necessario tenere conto di tutti i soggetti interessati, altrimenti la conseguenza sarà un ulteriore allontanamento delle realtà più periferiche della nostra professione, per questo deve essere dato più tempo per organizzare assemblee territoriali per un approfondito confronto con i Colleghi.

Così come è stata concepita, la proposta di del D. Lgs. n. 139/05 non sembra avere una visione di ampio respiro e rimane concentrata su questioni attinenti alle modalità di elezione del Consiglio Nazionale e sulle specializzazioni.

Gli altri articoli oggetto di riforma non contengono particolari novità, anche se alcuni presentano criticità che, forse, se fosse stato adottato un approccio maggiormente condivisivo, avrebbero potuto essere evitate.

Circa le modalità di espletamento delle procedure elettorali, il testo, oltre ad essere carente in alcune informazioni relative al computo dei voti, presenta diversi punti critici, come l’introduzione e le modalità della sottoscrizione delle liste elettorali da parte degli Ordini territoriali che, oltre a limitare lo spazio per il necessario dibattito interno, mal si conciliano con la previsione dell’attribuzione della funzione di elettorato attivo alla totalità degli iscritti.

Inoltre, la sottoscrizione delle liste, da depositarsi nei 60 giorni prima della data fissata per le elezioni, inevitabilmente comporterà una corsa alle alleanze tra soggetti consolidati dal punto di vista della riconoscibilità e notorietà istituzionale, che inevitabilmente penalizzerà liste alternative che vorranno costituirsi dal basso, formate da colleghi che non ricoprono cariche negli Ordini.

Pertanto, la modifica dell’art. 25 “Composizione ed elezione del Consiglio nazionale” non può non prevedere la preventiva espressione della Categoria in tutte le sue componenti, pena l’ulteriore aumento della distanza tra gli iscritti e il Consiglio Nazionale.

Per quanto riguarda le specializzazioni, atteso che determinante è conoscere il regolamento, in assenza di riserve o esclusive, si rischia di mettere i Colleghi in una situazione ancora peggiore rispetto all’attuale, dove quelle competenze su cui si vorrebbe normare in modo così stringente, fuori dal nostro Albo sono tranquillamente svolte da altri soggetti.

Vale anche la pena di ricordare che gli Esperti Contabili rimangono fuori da qualsiasi previsione sulle specializzazioni, subendo così una ingiustificata e iniqua penalizzazione.

Altri punti critici di questa proposta di riforma sono: la riduzione delle quote di genere, l’eccessiva discrezionalità attribuita ai Consigli degli Ordini nella valutazione di eventuali condotte che violano l’ordinamento, la nomina diretta e la revoca delle cariche di vicepresidente, segretario e tesoriere, l’esclusione dei Revisori dalle sedute di Consiglio.

Anche le incompatibilità con l’esercizio della professione andrebbero riviste, così come le disposizioni sui compensi, che risultano confliggenti rispetto a quanto prevede il nuovo Codice Deontologico sulle prestazioni gratuite.

Da ultimo, sono sicuramente da rivedere le modalità di approvazione del rendiconto nazionale che necessariamente devono essere armonizzate con quelle degli ordini territoriali e le ipotesi di trasferimento dell’iscritto in caso di procedimenti penali oltre che disciplinari da essi derivanti.

L’auspicio è pertanto che possa di fatto realizzarsi l’auspicato preventivo confronto fra il Consiglio Nazionale e le Associazioni sindacali; pertanto l’invito pervenuto ieri ad un incontro che si terrà il 19 giugno p.v., ci vede propositivi nei confronti dell’avvio di un progetto di riforma del nostro Ordinamento, che sia innovativo e condiviso e che veda il pieno coinvolgimento degli iscritti.

ANC Comunicazione

 

CS 06.06.2024 rif ord

Comunicato Stampa ANC – Modifiche all’art. 2407 c.c.

COMUNICATO STAMPA

MODIFICHE ART. 2407 C.C.

 Roma, 3 giugno 2024

Lo scorso 29 maggio la Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità dei presenti il disegno di legge che modifica l’art. 2407 del codice civile, dettando alcuni parametri per la limitazione delle responsabilità degli organi di controllo.

“Esprimiamo la nostra soddisfazione” dichiara il Presidente ANC Marco Cuchel “per il risultato raggiunto, che mitiga una problematica che ha allontanato nel tempo molti colleghi dallo svolgimento del ruolo di sindaco, per le conseguenze imprevedibili e sproporzionate che un incidente di percorso poteva comportare.”

Il nostro plauso” prosegue Cuchel “va, in primis, all’On.le Marta Schifone, prima firmataria della proposta di legge, e a tutti i sostenitori del provvedimento, in particolare gli On.li Congedo, De Bertoldi, Matera, Testa e Varchi e al Consiglio Nazionale che in questa direzione ha lavorato in questi mesi.

Non ultimo, l’orgoglio di appartenere a una Categoria capace di mettere da parte i contrasti interni per raggiungere un obiettivo comune e l’unanimità del voto alla Camera ne è la dimostrazione. Non uno dei 120.000 Colleghi ha sollevato il minimo dissenso sulla norma, rischiando di pregiudicarne il percorso.

La stessa ANC, che da anni segue il tema, ha rilevato alcuni punti di fragilità che confidiamo, in sede di approvazione al Senato, possano essere affrontati e sanati, per mettere al riparo il provvedimento dal controllo di costituzionalità.

Mi riferisco, in particolare, alla parametrazione degli scaglioni di compenso: si potrebbe verificare l’ipotesi di un professionista con compensi minori sanzionato più del collega con compenso maggiore, in forza del meccanismo dei tre scaglioni introdotto dal provvedimento.

Rimangono ancora da risolvere la spinosa questione della limitazione degli incarichi e della rotazione degli stessi, della terzietà del ruolo in merito alla nomina e al pagamento delle competenze, oltre alla proporzionalità tra l’atto addebitato e il tempo per il quale il professionista ha ricoperto l’incarico, aspetti su cui ANC intende intervenire mettendo in atto tutti gli strumenti di interlocuzione necessari.

Confidiamo anche che Consiglio Nazionale, che oggi si è impegnato per la responsabilità civile (ad onor del vero già ricompresa dalle nostre assicurazioni obbligatorie), intervenga sulla responsabilità penale, dalla quale nessuna assicurazione ci protegge”.

 

ANC Comunicazione

CS 03.06.2024 resp sindaci revisori