LETTERA APERTA ALLA CATEGORIA – Elezioni rinnovo Ordini Territoriali

LETTERA APERTA

                                              Elezioni rinnovo Ordini territoriali

  Roma, 7 gennaio 2022                                                                                                        

 Care Colleghe, Cari Colleghi,                                                                                                     

abbiamo atteso qualche giorno, dopo l’ennesima sospensione delle elezioni del Tar Lazio, per consentire a tutti una serena riflessione su quanto la nostra Categoria, da troppo tempo, sta subendo.

Naturalmente l’Associazione Nazionale Commercialisti non ha mai ritenuto di entrare nel merito dei ricorsi, non le compete.

Giova però ricordare che l’ANC, lo scorso agosto, in una lettera aperta rivolta a tutti gli Ordini, aveva sostenuto l’opportunità di utilizzare il voto elettronico. Una scelta di responsabilità, condivisa anche dal Consiglio Nazionale, per favorire la più ampia partecipazione dei Colleghi anche in ragione del perdurare della pandemia.

Probabilmente oggi, se quell’appello fosse stato accolto, lo scenario sarebbe stato diverso e la nostra categoria non si sarebbe trovata a fare i conti con un nuovo stallo elettorale, che rischia di ledere ulteriormente l’immagine e la credibilità delle sue Istituzioni.

Anche oggi, come nelle altre occasioni, assistiamo ad una levata di scudi collettiva nei confronti di chi chiede un giudizio poiché, evidentemente, ritiene di essere stato danneggiato.

A questo punto, però, alcune domande è legittimo porsele: chi ha sbagliato in questo ultimo anno e mezzo?

La Collega che si rivolge al TAR, il Consiglio Nazionale o il Ministero vigilante incapace di recepire un regolamento rispettoso della normativa? Il Collega che rileva l’incompetenza di chi convoca le elezioni, chi, forse, (il giudizio è ancora pendente) quelle elezioni non poteva convocarle, o sempre il Ministero Vigilante che ha dato il nullaosta per la convocazione? O ancora, i Colleghi romani che volevano che fosse consentita una modalità di voto capace di garantire la salute di chi il diritto al voto è chiamato ad esercitarlo? oppure  un Commissario che ha preferito adottare il voto in presenza?

Come già evidenziato, non è compito dell’ANC esprimere giudizi e la nostra Associazione non ha le riposte a queste domande, ma sono interrogativi che la stessa ritiene opportuno porsi e condividere con tutti i Colleghi.

Di fatto, il primo ricorso ha bloccato la procedura per più di un anno, il secondo per pochi mesi e l’ultimo, si può presumere, non le bloccherà per più di qualche settimana. Questo merito, forse, di un ritrovato dinamismo del Ministero della Giustizia.

Dunque non è poi così azzardato pensare che l’appuntamento con le elezioni possa essere non troppo lontano e che, avendo ancora un po’ di pazienza, riusciremo presto a lasciarci alle spalle questa condizione di incertezza.   

Con viva cordialità

Marco Cuchel – Presidente ANC

03_Lettera ai colleghi__Elezioni Ordini